Era sempre stato un tipo iperattivo...

Izuku aveva ben presente nella testa il suo modo di essere, quell'allegria capace di coinvolgere tutti, quella spensieratezza che molte volte, anche con lo stesso Katsuki che era un osso duro, ti portava a sorridere ed a vedere il mondo sotto una luce diversa...una luce calda e confortevole...

Ma ora mentre gli ingredienti venivano pesati con cura e precisione, uno dopo l'altro affiancati sul grande bancone di legno,  Kaminari Denki sembrava molto più adulto di ciò che Izuku ricordasse...

I capelli erano stati legati in una codina dietro alla nuca, leggermente rasati sui lati delle orecchie che ora contenevano alcuni piercing, ed anche il suo aspetto fisico era leggermente diverso rendendolo lo stesso Kaminari di sempre ma, in qualche modo, diverso...

Gli occhi di Izuku seguirono per un pò i suoi movimenti controllati,  una lentezza che non avrebbe mai associato a quel volto, per poi sospirare tornando a sistemare i sacchetti e mordendosi l'interno della bocca...

Cosa gli era successo?

Avrebbe tanto voluto chiederlo Izuku ma era come se una forza invisibile,  data dalla poca confidenza che avevano a scuola e da quel cambiamento esteriore che stava notando,  lo frenavano dal porre domande così intime e personali....

Stava andando tutto bene no?

Erano una classe unita...

Avevano combattuto fianco a fianco ed avevano sconfitto il male diventando,  all'improvviso ed in tutto e per tutto,  degli eroi prima ancora del diploma

Molti di loro avevano costruito rapporti che duravano ancora adesso, come Todoroki con Momo o Sero  con Mina, e molti di loro avevano aperto delle agenzie che andavano bene e che li avevano portati a realizzare i loro sogni...

Ma Denki?

Izuku si ricorda ancora l'ovazione con cui era stato accolto l'eroe elettrico alla prima festa/classifica dopo la grande guerra...

Si ricorda ancora le urla dei fan che lo avevano riconosciuto e che avevano assunto la sua posa per rendergli onore,  braccio in alto e segno di pistola  fatto con pollice ed indice, e si ricorda ancora il sorriso pieno e trionfale che aveva l'eroe elettrico con Jirou al suo fianco...

Perché era andato via?

Man mano che i mesi passavano si era accorto che  Denki era sempre meno rintracciabile e si era trovato lui stesso a chiedere a Katsuki cosa diamine fosse successo al loro compagno e dove fosse finito...

Ma nessuno lo sapeva...

Ed Izuku non era così tanto suo amico da potersi permettere di fare ulteriori domande o di insistere no?

"O magari eri troppo impegnato a sopravvivere per farlo"

Questo pensò Izuku continuando a sistemare il banco per la vendita e vedendo il biondino versare gli ingredienti nella grossa planetaria...

Se n'era fregato...

Lui che avrebbe dovuto esserci per tutti loro, le stesse persone che gli avevano evitato una fine orrenda sotto le mani di All for One, se n'era altamente fregato di molti di loro

Allora perché?

Perché a distanza di cinque anni era stato chiamato lì?

Perché Denki gli aveva scritto quella lettera?

E perché lui era andato senza nemmeno porsi una domanda?

Un sospiro spostò un mucchietto di farina , una strisciata lasciata dal pacco che aveva appena spostato, e l'eroe elettrico iniziò a canticchiare prendendo un'altro impasto da una ciotola e facendosi spazio sul pianale di legno

"Io....
Io voglio scoprirlo"

Questo si disse il verdino mettendo a posto le ultime cose, l'orologio sulla parete che segnava le sei di mattina,  per poi affiancarsi a Denki e guardarlo lavorare per qualche secondo prima di puntellargli la spalla con un dito.

I:" posso...p-posso aiutarti a fare qualcosa?"

Il sorriso sul volto del biondo era pieno e luminoso,  un raggio di sole che si fondeva con quelli che penetravano  dalla finestra con le prime luci dell'alba,  e Denki scosse le spalle continuando a sorridere e spegnendo le cuffiette che portava nell'orecchio

D:" quello che vuoi Izuku! C'è qualcosa che vuoi imparare a fare?"

L'impasto sotto le mani del biondo veniva staccato in piccole palline, dalla dimensione sempre uguale e dall'aspetto morbido ed appiccicoso,  per poi venir steso in poche mosse e posato su un canovaccio di lino

I:" cosa stai facendo?"

Altri stecchi sempre uguali vennero posati sul vassoio , il telo bianco e sporco di farina a coprirlo, e Denki scrollò semplicemente le spalle continuando a far lavorare le mani

D:" sto facendo i grissini ai semi di papavero... Tutto il resto è già fatto e questi, dato che si devono asciugare bene, serviranno per lunedì quando riapriremo..."

Le iridi verdi seguirono quel movimento quasi ipnotico, porzione,  pallina e successivamente stecca, per poi affiancarsi ancora di più all'eroe elettrico ed allungare le mani

I:" mi insegni?"

Non notando come tremò la mano di Denki,  quando fece un passo indietro,  nè come si colorarono le sue guance quando lo fece mettere al suo posto e si mise dietro di lui

Allungando poi le mani, vicine a quelle del verdino, e respirandogli letteralmente nell'orecchio quando si schiarì la voce e prese una delle piccole palle

D:" o-ok...I-Izuku..."

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