DANIEL
Una figura longilinea in lontananza.
Ferma, immobile, mi da le spalle.
Cerco di raggiungerla
ma rimane distante da me.
È una donna,
adesso riesco a distinguerla in mezzo alla nebbia.
Continuo ad osservarla,
poi lei si volta e mi sorride.
Il suo sguardo è
profondo, familiare.
Mi devasta!
È la mia Ellen,
il mio primordiale amore.
Lei è la prima cosa bella
di tutto l'universo.
Ora l'atmosfera è diversa.
Siamo in una radura
immersa da fiori,
un arcobaleno,
sdraiati su di una coperta di lino,
è fresca al contatto.
Ellen è appoggiata con la schiena alla mia,
facciamo un gioco,
ridiamo.
Io inizio dove finisce lei,
siamo uniti per l'eternità
un'anima sola contro il Firmamento.
Sento la purezza che mi attraversa,
la assorbo con ogni mia cellula
che si nutre, ingorda.
Ellen vede una stella cadente,
la osservo chiudere gli occhi
ed esprimere un desiderio.
Il mio unico desiderio è
rimanere con lei per sempre,
senza di lei non sono niente.
Osservo le stelle,
sono scie luminose,
scompaiono in un piccolo istante
ma ci segnano indissolubilmente.
Vorrei rimanere qui per l'Eternità
ma sento il fuoco bruciare la mia pelle
arde più forte, è insopportabile.
Resisto per non spaventarla
poi la vedo sparire.
Corro ovunque
ma la nebbia è troppo fitta
mi riporta al punto di partenza.
Mi sento perso senza di lei
ma la paura diventa incontrollabile
quando vedo il suo viso.
È diverso, oscuro
mi inchioda con i suoi occhi spenti
dalla sua gola nasce un grugnito sinistro
D a n i e l
chiama il mio nome.
Daniel aprì gli occhi e la prima cosa che vide fu Ellen dormire profondamente al suo fianco. Ringraziò per averla lì con sé, quel sogno l'aveva spaventato a morte. Cercò di scacciarlo via mentre la stringeva tra le braccia.
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Haverock
FantasiLui era Luna ed Ellen era Sole... Nella radura della Versiliana, la scultura N'Uovo di Prasto si illumina. Sotto il tocco di Ellen si risvegliano ignote energie che si scontrano, temporalità diverse si incrociano e il portale si apre su di un altro...