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🎀🩷

MADISON

Sono al nuovo pub che ha aperto, con Claire, la ragazza conosciuta oggi nel bagno di scuola.
Stiamo ballando e bevendo. Due cose che mi piacciono abbastanza. Lei si rivela, oltre che bellissima, molto simpatica.
E se lo dico io è vero, visto che la maggior parte del genere umano mi fa schifo e mi urta il sistema nervoso. 

 Ad un certo punto si avvicina Bruce, e sono abbastanza sicura voglia baciarmi. Sorrido solo al pensiero, visto che voglio assolutamente sentire le sue labbra premere sulle mie e la sua lingua in cerca della mia, con urgenza.

Ma quando arriva, dopo avermi salutata con un cenno rapido e veloce, non succede quello che mi aspettavo, e mi sento stupida ad aver anche solo potuto credere che lui volesse baciarmi di nuovo.

Fa conoscenza con Claire e le propone di ballare.
Il mio cuore va in frantumi. Sento che tutto sta per crollarmi addosso. Ogni cazzo di pezzo del mio cuore, già rotto da anni, si frantuma in altri mille frammenti. 

Lacrime di vergogna vogliono prepotentemente scorrere sul mio viso, e temo che questa volta non riuscirò a fermarle.
Inizio a tremare, l'aria all'improvviso mi si blocca in gola e tutti i rumori si fanno più lontani.
Per questo mi giro e corro via, scappando da questa situazione.

 Fuori nevica e io non ho recuperato la giacca prima di uscire, e me ne pento subito. Il gelo della notte di dicembre mi invade e io mi siedo su un gradino, cercando di farmi piccola e recuperare calore dall'interno del mio corpo.

Avverto una presenza dietro di me, e subito dopo sento una grossa giacca in pelle nera posarsi  sulle spalle, ne riconosco subito il profumo.
Blake si siede accanto a me.
«Bruce non finisce mai quello che inizia» dice accendendo una sigaretta.
Mi asciugo velocemente le lacrime. Non devo mostrarmi debole a nessuno.
«Siete tutti dei coglioni, voi uomini» dico, accendendomi una sigaretta anche io.

 Lui ride aspramente e scuote il capo.

«Parla per quelli che scegli, Carotina. Non giudicare tutti» dice alzandosi e andando via.
Mi alzo e lo fermo.
«Harris. La tua giacca».

 Lui non si degna nemmeno di voltarsi.

«Me la rendi un'altra volta. Ora torna a casa. Stai congelando» dice, prima di sparire dentro il pub.

 Faccio come dice e chiamo Ryan per chiedergli di accompagnarmi a casa. Lui viene a prendermi e si assicura che io stia bene prima di andarsene.

Domani dovrò andare in tribunale per mia madre, e il solo pensiero mi ghiaccia completamente.
Anche Ryan e Ava verranno per farmi compagnia, nonostante subito dopo Ryan dovrà sostenere l'udienza per ottenere la custodia dei fratelli.
Non ho mai conosciuto i fratelli. O meglio, uno sì. A inizio anno scolastico, ma l'altro non ho la minima idea di come sia fatto. Non ho mai conosciuto nemmeno i genitori e non so minimamente dove vivano, però, nonostante questo, provo un senso di empatia assurdo. Se Ryan vuole la custodia un motivo ci deve essere. E io, senza nemmeno pensarci, gli credo.

Mi sveglio e faccio una colazione veloce, in modo da potermi fare una doccia rapida.
Dopo essermi lavata metto un vestito elegante, dei tacchi e un cappotto e salgo sull'auto di Ryan, dove sui sedili posteriori c'è già Ava.

 D'altronde gli amici si vedono nel momento del bisogno, giusto?

Arriviamo in aula e mia madre è già lì.
Le accuse sono tante. E il mio cervello pare non riuscire a reggerle, infatti la testa, d'improvviso, inizia a pesare e un senso di nausea mi travolge. 

Alla fine dell'udienza riusciamo ad ottenere una cauzione di diecimila dollari, che io, naturalmente, non ho.
Tuttavia, dovrà stare in prigione almeno una settimana.

Maybe madly in love with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora