Padre Nicholas guardava commosso la Chiesa gremita.
Definiva spesso Pie Town una città di buddisti, perché in pochi frequentavano la Chiesa. La cosa lo addolorava molto.
Dopo la doccia si era rimesso la tonaca e si era sbarbato con cura. Aveva aspettato paziente che tutti avessero mangiato e bevuto. Poi, chiuse le porte, iniziò la Messa.
Non tutti caddero nella sua trappola, ma vedere alcune panche occupate, fu per padre Nicholas motivo di orgoglio. Non importava quanti lo avrebbero effettivamente ascoltato, erano finalmente lì con lui.
Uno dei concittadini, per sbaglio, scambiò il suo bicchiere con quello di Padre Nicholas. E così, al posto di un innocuo bicchiere d'acqua, il povero Padre ingurgitò del bourbon. Lui, che era sobrio da anni, cadde in tentazione suo malgrado. Iniziò a sudare come un maiale su un girarrosto ma finì la Messa nonostante tutto.
Michael Pollan, anche lui accaldato e stordito dal bourbon di Patty, si accasciò su una panca in fondo alla Chiesa, incapace di muoversi ancora.
Iniziò a sognare la montagna, c'erano sirene maschi con la faccia di Tom Bower. Si chiese se esistessero davvero sirene maschi.
Quando aprì gli occhi la Chiesa era vuota. Il sole non filtrava più dalle finestre, doveva già essere sera. Bicchieri di plastica rossi giacevano sparsi ovunque come tristi soldati.
Michael si alzò stordito.
Cercò di uscire dalla porta principale ma si rese conto con orrore di essere rimasto chiuso dentro.
Il suo stomaco era di nuovo ridotto ad una poltiglia.
Perché Tom non era andato a cercarlo? Non era possibile che nessuno lo avesse svegliato. Cercò di forzare il pesante portone ma si spezzò un unghia. Percorse la navata in preda al panico.
Poi ruttò, generando una terribile eco. Si portò subito le mani alla bocca. Non era riuscito a trattenersi, si fece il segno della Croce certo che comunque Dio avesse il senso dell'umorismo.
Poi notò qualcosa sull'altare.
Padre Nicholas giaceva a terra, coperto di fiori bianchi. Uno dei grossi vasi sul pulpito era ridotto in mille pezzi.
Qualcuno lo aveva assassinato.
Michael urlò preso dal panico. Si nascose tra le panche, forse l'assassino era ancora lì intrappolato come lui. L'assassino non avrebbe lasciato testimoni. Il cuore gli batteva forte per la paura.
Cercò il suo cellulare per chiedere aiuto ma si ricordò della maratona. La sua tutina non aveva tasche ed un marsupio era fuori discussione. Non si sarebbe mai abbinato.
Michael gattonò nella penombra e fu allora che vide una via di uscita.
Udì dei passi, così scattò in piedi e si gettò con un grido attraverso un piccolo lucernario.
Suor Maria arrivò un attimo dopo.
Urlò vedendo il povero Padre Nicholas a terra, ma in quel momento lui si lamentò debolmente. Stava riprendendo conoscenza, era soltanto svenuto.
«Oh, Padre! Che è successo?».
Suor Maria lo aiutò ad alzarsi. Padre Nicholas era completamente ubriaco.
«Quel vaso mi è caduto addosso suor Maria. E' un vaso cattivo. Molto cattivo». Suor Maria lo mise a sedere su una panca.
«Padre, siete ubriaco?».
Padre Nicholas scosse la testa.
Suor Maria cercò un bicchiere d'acqua da gettargli in faccia, per fargli passare la sborni, ma tutti i bicchieri abbandonati erano vuoti.
«Arrivi tardi sorella, non c'è più bourbon in quei bicchieri!».
Suor Maria alzò gli occhi al cielo, incredula.
«Li avevano lasciati qui. Era peccato gettarli via!»
Padre Nicholas fece spallucce.
Aveva ancora un bel problema con l'alcol, a distanza di anni.
Fece le valigie quella stessa notte, sarebbe partito subito, si vergognava troppo di ciò che aveva fatto.
Michael Pollan, però, lo credeva ancora morto.
Dopo essere caduto in un cespuglio di rose si diresse alla stazione di polizia con le braccia piene di graffi.
C'era un assassino in città, andava fermato!
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Maratona a Pie Town
HumorPie Town è una piccola e deliziosa cittadina sul mare. I suoi abitanti sono collegati da un filo invisibile. Michael e il suo amore segreto per Tom, l'affascinante barista di Starbucks. Patty e le sue torte di mele e bourbon, con cui fa merenda ogn...