25.

33 10 18
                                        

«E' morto» disse Ciobar al telefono con il suo capo. 

«No, non ha fatto resistenza. E comunque, io non sbaglio mai.» 

Chiuse la telefonata, esausto e affamato. Pensava ancora alla deliziosa torta di mele della signora grassa e gli venne l'acquolina in bocca. Ciobar aprì il finestrino per rilassarsi e si tolse finalmente il sombrero dalla testa, rivelando una lucida testa pelata.

Guidava il suo pick-up a tutta velocità, allontanandosi da Pie Town. Nella mano destra stringeva il pesante cuore d'oro zecchino. 

«Finalmente potrò fare quel trapianto di capelli che sogno da una vita» disse parlando al cuore d'oro, come se potesse sentirlo. 

«Il capo è davvero un tirchio.» 

Appoggiò il cuore sul sedile del passeggero, accanto alla sua pistola. La strada costeggiava l'Oceano inquieto, ma Ciobar non aveva paura, aveva quasi raggiunto le montagne.

Un'onda improvvisa però si abbatté sul suo pick-up. L'onda si era sollevata dall' Oceano come la lingua di un gigante sommerso. Colpì il furgoncino con furia, sbattendolo contro la parete rocciosa che costeggiava la strada.

Poi ritirandosi, l'onda trascinò con sé il pick-up, riprendendosi così il cuore, che iniziò ad affondare nelle profondità dell'Oceano.

Narciso era esanime nell'acqua gelida della fontana distrutta. Una mano gentile gli accarezzò il volto e poi si sentì trascinare fuori dall'acqua. Sputò l'acqua che suo malgrado aveva inghiottito e aprì gli occhi. 

Sentì il profumo di lei. I suoi capelli lunghi gli solleticarono il viso, lei era china su di lui. Il viso di Jenny era lì, a pochi centimetri dal suo. Narciso le sorrise. 

«Sapevo di non averti persa.» 

Archie gli si accoccolò attorno al collo, cercando di confortarlo. Narciso lo accarezzò. 

«Sei ferito?» gli chiese Jenny appoggiandogli una mano sul petto.

Narciso scostò la camicia nera, rivelando un pezzo della statua di bronzo che aveva fermato il proiettile. Tossì. L'impatto era stato davvero violento e sotto quella protezione improvvisata iniziava a formarsi un grosso livido. 

«Dobbiamo andare in ospedale.»

Narciso scosse la testa, sollevandosi. Guardò verso l'Oceano che si stava preparando ad inghiottire la città. 

«Cerchiamo di portare via tutti» strinse le mani di Jenny. 

«Archie, tu sai cosa fare.» 

L'ermellino iniziò a correre lungo le strade, arrampicandosi sui muri per bussare alle porte con le zampe. Tutti i cittadini rimasti iniziarono ad uscire dalle case, uno dopo l'altro. Ognuno avvisa e aiutava chi poteva. Il tempo stringeva.

Narciso e Jenny corsero a liberare i prigionieri dello Starbucks. Patty restò senza parole nel vedere il suo manichino mano nella mano con Narciso. Toto, che aveva cercato anche lui di liberare i suoi amici ma senza successo, saltò in braccio a Patty. 

«Ah, cucciolo mio ma dove sei stato per tutto questo tempo?»

Tutti guardarono l'acqua che andava sollevandosi. 

«Forse è tardi per fuggire!» 

In quel momento Tom e Michael arrivarono in moto. Michael terrorizzato si strinse a Tom, come del resto aveva fatto durante tutto il viaggio.

L'Oceano si ritirò e un muro d'acqua iniziò a sollevarsi gettando un'ombra scura su Pie Town. Era scesa la notte. L'onda  li avrebbe inghiottiti per sempre, l'acqua, come un grattacielo costruito senza fretta, si sollevava lentamente pronta a cadere

«Non ce la faremo» disse Narciso «l'Oceano sommergerà tutto tra pochi istanti.» 

A volte il destino non si può evitare, semplicemente. 

«Tra qualche minuto sarà tutto finito, temo» Alan sorrise a Patty. 

«Allora questo è un addio» disse Patty con un filo di voce. 

Incapaci di parlare guardavano tutti il loro destino negli occhi.

Jack abbracciò suo figlio, Michael non ricordava fosse mai accaduto. Anche Patty e Alan si strinsero forte, guardando con malinconia alla loro panchina, all'altro lato della Piazza. Bonnie prese per mano Theodore, spaesato e solo. Harry raggiunse Tom e lo abbracciò. Archie si strinse al pelo del piccolo Toto, Narciso e Jenny si tenevano per mano. 

Nessuno di loro era solo, non lo sarebbe stato mai più.

Maratona a Pie TownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora