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Michael arrivò all'ospedale tutto sudato, con il ciuffo di capelli biondi ormai moscio e una grossa scatola di cioccolatini. Aveva pensato anche a dei fiori, ma non essendo commestibili pensò che a Patty non sarebbero interessati. Michael si avvicinò alla reception, cercando di sembrare il più calmo possibile. Odiava sudare.

«Buongiorno, sono qui per la signora Patty Drizzle».

L'infermiera scocciata lo guardò da sopra gli occhiali.

«Temo che sia in ritardo, signore. La signora Drizzle se n'è andata».

Michael ebbe un sussulto e per poco non svenne. Si portò una mano al petto, colpito da quella notizia terribile. Patty lo aveva accolto a Pie Town con l'affetto di una mamma. Michael osservava spesso lei e Alan fare finta di allenarsi al parco. Senza di lei Pie Town non sarebbe più stata la stessa.

«Oh! Intendo che ha lasciato l'ospedale» si corresse l'infermiera, vedendolo impallidire. Michael tirò un sospiro di sollievo. Aveva avuto un calo di zuccheri.

Si sedette su una sedia di plastica nella sala d'attesa e scartò un cioccolatino. Aveva davvero bisogno di riprendersi. 

Fu allora che riconobbe una voce familiare che si lamentava. Un brivido gli percorse la schiena. Avrebbe riconosciuto quella sua voce nasale tra mille ma cercò di restare calmo. Si guardò attorno, circospetto, ed ecco che in effetti non si era sbagliato.

Suo padre era seduto in un angolo della sala d'attesa, vicino al distributore di caffè. Sua madre gli teneva una mano, preoccupata. 

Michael ebbe un tuffo al cuore perché per la prima volta notò quanto fossero diventati bianchi i capelli dei suoi genitori. Stavano invecchiando.

«Non preoccuparti, Jack. L'aria di mare ti farà bene, ora che siamo qui» disse Bonnie con tenerezza. Il padre di Michael soffriva di una terribile psoriasi che gli causava disagio. Ogni anno, prima della consueta e non tanto spontanea visita a Michael, suo padre peggiorava drasticamente. Michael sapeva che la colpa era sua, che quel viaggio era per suo padre un'enorme stress, ma lo era anche per lui. Stava decidendo se andarsene o meno, quando purtroppo sua madre si accorse di lui.

«Michael!» urlò, sbracciandosi come se fosse in piazza.

Michael vide il terrore serpeggiare negli occhi di suo padre. Entrambi alzarono gli occhi al cielo nello stesso istante. Poi, come erano abituati a fare da anni, si stamparono in faccia il solito sorriso di circostanza, Michael per non deludere sua madre, Jack per non deludere sua moglie.

«Ciao, come state?».

Michael abbracciò sua madre, con suo padre si scambiò una rigida e imbarazzata stretta di mano.

«Tuo padre ha il solito sfogo annuale di psoriasi. Siamo qui perché sembra un dalmata e non vuole andare in spiaggia».

Michael trattenne una risata. Jack imbronciato si risistemò sulla sedia, sembrava un bambino impaziente.

«Ma tu che ci fai qui?» chiese sua madre preoccupata.

«Ero venuto a far visita ad un'amica, ma purtroppo se n'è andata».

Bonnie si portò le mani alla bocca, sconvolta.

«No, non in quel senso mamma!».

Michael sentiva l'urgente desiderio di tornare in città. Avrebbe parlato volentieri con sua madre, ma la presenza di suo padre lo metteva a disagio come sempre. 

Il telefono di Michael squillò.

«Michael, ce l'hai fatta!» gridò Tom all'altro capo.

La voce di Tom sciolse il cuore di Michael come neve al sole.

Michael guardò gli occhi di suo padre, temeva che la sua espressione cambiasse sentendo che l'aveva chiamato un uomo, Così si allontanò.

«Sei sindaco, Michael!» Tom era entusiasta. Michael davvero non poteva crederci.

«Ma come è possibile? Le elezioni non sono finite».

Il suo cuore batteva forte, era l'occasione che aveva aspettato tanto a lungo.

«Non si è mai candidato nessuno. Il sindaco Potter ha colto la palla al balzo e si è ufficialmente ritirato».

La gioia inondò il cuore di Michael che iniziò a saltellare. Non vedeva l'ora di sbattere il suo successo in faccia a suo padre.

«Mamma, papà, andiamo a festeggiare. Vi porto a pranzo fuori, ho una bellissima notizia da darvi!».

Jack sembrò piacevolmente sorpreso.

«Hai messo incinta una ragazza?»

Maratona a Pie TownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora