6. ~ Una bambina demone-umana ~

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Remi guardò la bambina confusa, cercando di capire che cosa voleva dire.

- "Però?" - chiese la creatura
- "Mi devi aiutare a trovare la mia famiglia." - spiegò Michi
- "Ah beh, allora sarà facile, no? Posso sapere dove abiti?"
- "E-Ehm... abito a Londra."
- "O-Oh, ehm... cazzo... sai? Non sarà proprio così facile..."
- "Perchè? È troppo lontano?"
- "Pensa te, abbiamo l'oceano Atlantico davanti."
- "Che vuol dire?"
- "Siamo in America. Dall'altra parte del mondo."
- "Oh. Quindi come facciamo ad andare lì? Perchè non andiamo in aereo? È più veloce!"
- "Sì... ma ascolta. Tu sei solo una bambina di 6 anni, giusto? Io invece sono un demone di 709 anni, e non posso farmi vedere dagli umani. Beh... gli scienziati sono una cosa a parte... ma hai capito? E poi non abbiamo il passaporto, no?"
- "A-Aspetta... 709 anni? Mi aspettavo molto di meno! Però hai ragione... allora? Hai qualche idea?"

Remi si sedette su una sedia per pensare a un piano. Improvvisamente gli venne in mente un idea. Aprendo le mani il demone evocò dei tentacoli neri dal suolo che presero la bambina per il braccio.

- "Questi? Sono abbastanza forti per sollevarmi e... possiamo attraversare l'oceano!" - disse Michi
- "In realtà non era questa la mia idea... anche perchè non funzionerebbe, perchè hanno bisogno di un appoggio solido per venir evocati. Infatti nell'oceano non c'è nulla... però ne parleremo più tardi di quello. Volevo infatti insegnarti a usare i tuoi poteri." - spiegò Remi
- "I miei poteri? Imparerò a creare questi... noodle??"
- "Non sono noodle. Ti ho spiegato prima che possono uccidere le persone. Per questo servono."

Remi fece scomparire i tentacoli che fecero cadere la bambina, ma fortunatamente la creatura la prese in braccio. Poi la lasciò andare.

- "M-Ma, io non voglio uccidere nessuno! Non hanno fatto nulla di male!" - disse Michi
- "Per ora. Tu pensi che le persone non ti faranno del male, ma ti sbagli di grosso." - spiegò il demone
- "Ugh... tu insegnami a utilizzarli e basta. Questo è quello che conta"
- "E va bene. Però... magari domani? Oramai è tardi, e avremo più tempo."
- "Oh. D'accordo..."

Remi tolse il cappello della bambina e le scompigliò i capelli. Poi le rimise il cappello. La bambina guardò altrove con una faccia un po' delusa.

- "Buonanotte, Esperimento 709."

Disse la creatura sorridendo prima di scomparire. Michi si sedette sul letto scomodo, poi si guardò attorno. In tutto questo tempo non si era nemmeno accorta dei suoi vestiti, molto diversi da quelli che aveva indossando per andare al parco. Che fine avevano fatto? Non si sa. Però iniziò a guardare cosa stava indossando in quel momento. Aveva una maglietta a maniche corte celeste pastello con scritto sopra "#709", dei pantaloncini corti bianchi e dei calzini dello stesso colore. Sul collo aveva un collare piuttosto stretto, ma non così tanto da strozzarla e sul polso aveva un bracciale bianco con scritto quello che c'era sulla maglietta, quindi il numero.
Michi si sdraiò sul letto e guardò il soffitto. Le luci abbaglianti erano ancora accese, e non c'era nessun interruttore in giro per la stanza per poterle spegnere.
Improvvisamente la bambina si accorse che Remi le aveva scompigliato i capelli, cosa che anche sua madre le aveva fatto, perciò, mettendo la faccia sul cuscino, si mise a piangere silenziosamente. Dopo qualche minuto, la bambina si addormentò.

[9 ore dopo...]

La bimba si svegliò e si trovò il demone davanti.

- "Oh. Sei già sveglio? Mi hai spaventata..." - disse l'esperimento
- "Scusa. Ero qui per svegliarti. Comunque sei pronta per ottenere il tuo primo potere?" - chiese Remi
- "Sisi... Ma fermo. E la colazione?"
- "Ecco a te uno snack" - disse evocando uno snack particolarmente strano e lo diede alla bambina
- "Aspetta un attimo. Mi sono appena svegliata. Poi almeno mi lasci andare in bagno?"
- "Voi umani e questi funzionamenti strani... va bene. Dobbiamo sbrigarci però. Abbiamo molto lavoro da fare. Però sono sicuro che ti piacerà."
- "Sisi. Come no..."

La bambina si alzò per andare in bagno. Dopo pochi minuti, quando uscì, notò la creatura davanti a lei.

- "Finalmente. Ci hai messo troppo." - disse il demone
- "Eh? Ma stavo solo- vedo che sei molto impaziente..." - disse la fanciulla
- "Io? Nah. Ora però iniziamo l'addestramento!"

Michi si mise davanti a Remi e ascoltò ciò che lui aveva da dirle.

- "Beh, perchè non iniziamo con la tua trasformazione? Non puoi mica usare i tuoi poteri conciata così..." - spiegò la creatura
- "Che intendi con trasformazione? Diventerò come te?" - chiese la bimba confusa
- "Più o meno. Ora... dammi entrambe le mani."
- "Non mi farai male? Ho già sofferto abbastanza."
- "Tranquilla! Ora dammi le mani!"

L'esperimento diede le mani a Remi, aspettando che facesse qualcosa. Inaspettatamente, a Michi successe qualcosa di strano. Non provava alcun dolore, ma sentiva semplicemente un peso in più.
Dopo un po', il demone lasciò le mani di Michi e sorrise.
Alla bambina comparsero delle corna, un paio di ali e una coda, tutte quante nere e piccole.

- "C-Cosa... sarebbe tutta 'sta roba?" - chiese Michi spaventata
- "È la tua forma demoniaca. Nulla di cui preoccuparsi. Ora sei come me." - disse il mostro facendo un sorrisetto inquietante

~ Spazio autrice ~

Michi sembra essere un po' spaventata dal fatto di essere proprio come Remi. Secondo voi perchè? Scopritelo nel prossimo capitolo!

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