[3 ore dopo...]
Michi, dopo qualche oretta si svegliò e si ritrovò sulle gambe di Remi.
Fu molto sorpresa che lui fosse rimasto lì per tre ore.- "Remi? Sei rimasto qui per...?" - chiese la bimba
- "3 ore. Esatto. Non mi sono mosso" - continuò la frase il demone
- "Com'è possibile? Nemmeno per mangiare?"
- "Noi persone morte non abbiamo più un organismo che funziona. Ciò significa che non abbiamo bisogno di fare cose come mangiare, bere, dormire, andare in bagno, eccetera eccetera..."
- "Oh. Strano. Non pensavo. Non ti sei neanche sgranchito le gambe?"
- "Nemmeno. Sono stato qui tutto il tempo"
- "Ma non ti sei annoiato un po'?"
- "Stavo pensando. Non ti preoccupare per me, inoltre."Disse il demone, facendo scendere Michi dalle sue gambe. Poi si alzò anche lui e si stiracchiò un po'.
- "Comunque, sai? Ora che hai le ali, volevo insegnarti a usarle." - disse la creatura
- "Volare? Non ci credo! Imparerò a volare?! Ma... tu non hai le ali?" - Disse la bambina confusaRemi si fermò un'attimo, ricordandosi che lui non ha le ali. Perciò si diede uno schiaffo.
- "Cazzo. Vero... senti, cambio di programma. Ti dico come non far notare alle persone la tua forma demoniaca" - disse il mostro
- "Come?" - chiese la fanciulla
- "Prendi il tuo cappello e mettetelo in testa."
- "Cosa? Cosa dovrebbe cambiare?"
- "Fidati di me. Io so cosa sto facendo"
- "Okay? Ma prima volevi insegnarmi a volare senza che tu sapessi come farlo"
- "Già. Vero... ma... lascia perdere. Te lo insegnerò un'altra volta. Sempre se riesco..."La bambina fece ciò che il demone le disse. Quando si mise il cappello sul capo le sue parti demoniache scomparirono. Lei fu molto sorpresa.
- "Wow. Ora queste cose non si vedono più!" - esclamò Michi
- "Eh già." - disse Remi
- "Ma com'è possibile? Questo cappello non ha nessun potere. È un normalissimo cappello fatto in foglie e cucito a mano dalla mia mamma."
- "Sicuramente questo cappello ti sarebbe servito a qualcosa. E la cosa è questa."
- "Io lo tenevo come portafortuna e come decorazione... però anche questa cosa non è male! Così le persone non si spaventeranno di me quando mi vedranno fuori di qui!"
- "Beh. Sempre se riuscirai a uscire da qui. Fin ora non ho ancora visto nessuna via di uscita sicura. Anche perchè non credo che riuscirai a convincere il capo. Dovremo chiedere a Sarah se lo ha mai visto camminare in giro. Altrimenti, dovrai fuggire"
- "Cosa intendi con 'dovrai'? Tu non fuggi? Resterai qui?"
- "Cosa? No! Io verrò con te. Però non credo che ti potrò aiutare troppo."
- "Oh. Beh, l'importante è che resti con me"Michi si tolse il cappello e lo appoggiò sul letto. Le parti demoniache apparirono di nuovo. Michi sapeva che aveva le ali, perciò salì sul letto e fece un salto buttandosi, sperando di riuscire a volare.
Sfortunatamente non riuscì, ma Remi evocò dei tentacoli sotto di lei che la fermarono giusto in tempo prima di toccare il suolo.- "Dovresti insegnarmi a usare questi Noodles. Mi saranno utili per salvarmi durante le cadute." - disse la bambina
- "Non sono Noodles. Sono tentacoli. Quante volte te lo dovrò ripetere che servono per uccidere le persone. Non per salvarti dalle cadute. Potrai usare le tue ali, no?" - spiegò Remi
- "Sisi, come no. Ma io le ali ancora non so usarle. Tu non le hai, perciò non puoi insegnarmi."
- "Già... però magari un'altra volta."La bimba provò a toccarsi le corna, ma non appena li toccò, si fece molto male. Così tanto che la sua mano iniziò a sanguinare.
- "AHH!" - urlò la fanciulla di dolore
- "Merda. Devi fare più attenzione..." spiegò il demoneIl mostro le prese la mano sanguinante e la mise sulla sua.
Evocò una benda e la mise sopra alla mano. Poi mise sopra a entrambe le mani dei guanti bianchi della sua misura, in modo che possano proteggere le sue mani.- "Questi ti proteggeranno. Ma sai cosa? È meglio che tu indossi il cappello per tutto il tempo in modo che tu nasconda le corna e non ti faccia male. È per sicurezza." - spiegò la creatura
- "Forse hai ragione. Grazie." - disse MichiPoco più tardi l'esperimento si avvicinò al demone e lo abbracciò. Egli non sapeva come reagire, se abbracciarla oppure stare lì ad aspettare che lei smettesse. Ma decise di ricambiare l'abbraccio.
Dopo l'abbraccio, la bimba prese il suo cappello di foglie e se lo mise in testa, poi tutte parti (corna, coda e ali) scomparirono.
Fuori dalla cella c'erano Sarah e Jack che li guardavano. La donna sembrava essere commossa. L'uomo invece sembrava essere un po' menefreghista.- "Oh andiamo. Cosa c'è che non va? Sono così carini!" - disse Sarah
- "Mhm. Certo..." - rispose Jack - "Sarebbe bello se ci abbracciassimo noi..." - continuò
- "Sicuramente lo faremo."La donna lo guardò in modo un po' sarcastico e si mise a ridere. Jack sembrava un po' deluso invece, sul fatto che lei non volesse mettersi con lui e abbracciarlo.
~ Spazio autrice ~
Un cappello che si credeva essere normale... invece a qualcosa servirà in futuro, vero? Continuate a leggere il libro!
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La Ragazza dal Cappello di Foglie
AdventureMichi è una bambina di 6 anni, molto curiosa e sicura di sé, che trova entusiasmante ogni cosa, dai piccoli dettagli ai mastodontici luoghi. Essendo un'amante della Natura, sua madre le regalò un cappello cucito a mano unendo delle foglie. Lei lo te...