25. ~ Il mostro dei sogni ~

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Mentre stavano tornando nella loro cella, Michi si accorse che Silver stava sul pavimento a scrivere qualcosa che sembrava essere... un diario?
Non appena l'angelo vide i due li guardò spaventata.

- "Oh, santo cielo! Che cosa vi è successo?! Perchè siete ricoperti di sangue?!" - chiese la ragazza
- "È una lunga storia... ma non ti preoccupare, va tutto bene. Tu che fai?" - chiese la bambina
- "O-Oh. I-Io? Stavo scrivendo sul mio diario."
- "Ha moltissime pagine... quanto hai scritto?"
- "Me lo aveva comprato... Sasha... quando ero su in Paradiso, quindi ho scritto tanta roba..."
- "Quel coglione... non si meritava di avere una ragazza così bella come te." - disse Remi un po' arrabbiato
- "Tu lo conosci...?" - chiese la bimba
- "Certo. Purtroppo..."
- "Già... ho fatto molto male a conoscerlo... ma il Paradiso era molto bello..." - spiegò la creatura angelica
- "Vorrei tanto sapere com'è!" - disse Michi
- "Beh, presto ci andrai..."
- "Come scusa?" - chiese la creatura demoniaca
- "Yay!" - esclamò la fanciulla
- "O-Oh. Non importa..."
- "Sembri essere giù di morale... cosa c'è? È successo qualcosa...?" - chiese il demone
- "Beh. Voglio scop-...! Sto scherzando! Forse... nah comunque non ho niente!"
- "O-Oh... comunque, ne sei sicura?"
- "Te l'ho appena detto!"
- "E va bene...

Poco dopo, nella stanza tutti rimasero in silenzio, perciò Michi decise di interromperlo.

- "Io... vado a fare un giretto." - disse la bambina
- "Non perderti... e fai attenzione..." - disse Remi
- "Tranquillo!"

La bimba uscì dalla cella e iniziò a girovagare per il corridoio. Notò che su tutte le celle c'era il nome dell'esperimento e anche il suo numero, ma non tutti ce l'avevano un numero.
Si accorse di un rumore provenire da una stanza: sembrava come se qualcosa fosse caduto. O meglio, qualcuno...
Entrò nella cella e notò un ragazzino particolare che si trovava sul pavimento, con vicino uno sgabello in legno rotto per terra. Aveva la tonalità di pelle scura, dei capelli bianchi e una parte era viola, un occhio rosa e l'altro viola, delle ali, corna e una coda, degli occhiali sulla testa, un guanto 'mostroso' e dei vestiti simili alle altre persone, ma con qualche altro dettaglio in più di differenza.

- "Ahia..." - disse il bambino
- "Stai bene...?" - disse la bimba
- "Sì... non ti preoccupare. Comunque sono felice che qualcuno fosse venuto a visitarmi! Io sono Yume, esperimento 1111!"
- "Bel nome. Io sono Michi! Esperimento 709..."
- "Come Mickey Mouse, haha! Okay, scusa. Mi piace il tuo cappello, comunque!"
- "Grazie mille! Che stavi facendo, a proposito?"
- "Stavo organizzando i sogni migliori sugli scaffali!"
- "Eh? Non sto capendo..."
- "Vedi, io sono un mostro dei sogni! Posso controllare i sogni miei e altrui. E poi posso anche esporli!"
- "Woah. Non pensavo che fosse possibile una cosa del genere!"
- "Eh, beh. Invece lo è! Però un mio piccolo problema è che sono daltonico, quindi vedo tutto bianco e nero... ma non è grave. Vuoi per caso controllare i tuoi sogni? Sono proprio qui pronto a darti una mano!"
- "Beh... mi farebbe comodo... visto che voglio scoprire chi mi ha rapita e allontanata dalla mia famiglia..."
- "Ooh. Va bene. Però devi darmi qualcosa in cambio."
- "In cambio...? Uh... non saprei... una barretta?"
- "Mh. Affare fatto!"
- "Più facile del previsto..."
- "Però. Non dirlo ai tuoi guardiani. Ti vedo sempre con loro, perciò devi promettermi di non dirglielo."
- "Va bene. Promesso!"

Entrambi sorrisero, poi Michi si guardò attorno.

- "Ma... come faccio a controllarli?" - chiese la fanciulla
- "Molto semplice! È come se tu fossi in una stanza con un giga schermo che ha registrato il tuo sogno, in questo caso una vicenda del passato e tu puoi tornare indietro, per controllarlo attentamente! Se vuoi puoi anche aggiungere e togliere alcune cose!" - spiegò Yume
- "Beh, la seconda non mi interessa tanto... ma per la prima... forse potrebbe servirmi. Grazie!"
- "Non c'è di che!"
- "Posso guardare alcuni tuoi sogni?"
- "Certamente! Sono a portata di tutti! Ma ti prego di non toccarli!"

La bambina si avvicinò a un sogno e lo guardò attentamente: rappresentava il bambino in un prato pieno di fiori con alcuni cagnolini che lo inseguivano.

- "Cagnolini?" - chiese la bimba
- "Sì... ho sempre sognato di avere un cane... soprattutto uno piccolo. E quel sogno mi è piaciuto tanto! Perciò l'ho messo in mostra" - spiegò il ragazzino
- "Anche a me piacciono i cani! Ne avevo uno prima... si chiamava Lulu... ora non so se sia ancora viva o meno... perchè è da due anni che mi sono allontanata dalla mia famiglia..."
- "Mi dispiace tanto... beh, spero che presto tornerai dai tuoi famigliari."
- "Già... io vado. È stato un piacere conoscerti. Ciao!"
- "Ci vediamo in giro! Ciao!"

La bambina prima di uscire dalla cella si ricordò di dare a Yume la barretta. Perciò si voltò e gliela lanciò, e così la prese al volo.
Non appena tornò nella sua cella decise di mettere in prova ciò che il ragazzino aveva promesso, perciò si sdraiò sul letto e si addormentò dolcemente.

~ Spazio autrice ~

Secondo voi funzionerà o no? Lo scoprirete solo leggendo il prossimo capitolo!!

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