24. ~ Un attacco inaspettato ~

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Mentre stava tornando nella sua cella, dopo aver fatto il pic-nic con la sua migliore amica, Michi sentì un improvviso rumore provenire dalla foresta, che sembrava essere un fischio, perciò si girò e si guardò attorno attentamente.

- "Saranno gli amici del Dr. Rey, giusto...?" - parlò Michi
- "Acqua." - disse una voce distrutta maschile

Improvvisamente qualcuno afferrò la bambina per il collare e la spinse contro un albero.
La figura che l'aggrappò era oscura, e le uniche cose che si potevano vedere erano un solo occhio e un sorriso molto esteso.

- "R-Remi sei tu...? E cosa significa a-acqua...?" - chiese la bimba
- "Non conosci quel gioco? Si dice acqua se sei lontano dalla risposta, fuoco se invece sei vicino. Perciò non sono uno sciocco amico del Dr. Rey. E nemmeno Remi. Ugh, quel ragazzo... il mio nome è Elliot." - disse la figura
- "E-Elliot...? Ho già sentito questo nome da qualche parte..."
- "Te lo avrà detto probabilmente quello STRONZO di Remi."
- "Hey! Remi non è uno... quello che hai detto tu..."
- "Vedo che non ti piace dire parolacce, neh Michi?"
- "Già... ma come fai a sapere il mio nome, e che cosa vuoi da me?!"
- "Affaracci miei, non credi?"

Elliot tolse la mano dal collare della fanciulla e la lasciò andare. Poi si appoggiò contro un albero.

- "Ma posso sapere il motivo della tua scelta? Perchè non dici parolacce?" - chiese l'uomo
- "Per prima cosa, perchè è offensivo; secondo, sono ancora piccola; e terzo... perchè voglio finire in Paradiso." - spiegò l'esperimento
- "Interessante... la cosa che mi interessa di più è il 'finire in Paradiso'. Che ne dici se ti facessi un regalo?"
- "Un regalo? Di che genere!?"
- "Semplice. Io ti posso mandare lassù."
- "Sul serio?! Ma... io volevo mandare anche Remi e Silver..."
- "S-Silver...? Volevo dire... certo, manderò anche loro... ma ti va bene?"
- "Sì! Evviva!"
- "Ora stringimi la mªŋø..."

Il demone disse in un modo glitchato, quasi incomprensibile e allungò la mano, ma poco prima di stringerla con Michi, qualcuno alle sue spalle gli diede un pugno alla schiena e fu spinto in avanti.

- "Porco cazzo..." - disse Elliot ormai con le ginocchia sul suolo
- "Remi! Perchè lo hai fatto?! Mi stava dando l'occasione di mandarci in Paradiso!" - disse la bambina
- "Mandarci in Paradiso? Un coglione del genere?! È solo un falso!" - spiegò Remi
- "Come CAZZO mi hai chiamato...?" - chiese l'uomo

Elliot si alzò in piedi di scatto e si teletrasportò davanti a Remi dirandogli un pugno allo stomaco.

- "C-Cazzo... s-sei comunque un falso! U-uno schifo!" - disse il demone con dolore
- "Non dovresti MAI scherzare con me. Tu sei debole, Remi. Sei solo un pezzo di immondizia. Sei fortunato se non ti ho ancora distrutto l'æňįmª..." - spiegò Elliot mentre tirava calci alla creatura demoniaca

La bimba osservò la scena con terrore. Non voleva star lì a far nulla, perciò decise di agire evocando dei tentacoli che si dirissero in direzione di Elliot.

- "Cosa cerchi di fare? Mocciosa." - disse Elliot teletrasportandosi davanti alla fanciulla, prendendola per il collo e alzandola
- "I-Io voglio mandarlo in P-Paradiso...! L-Lasciami a-andare... t-ti preg..." - spiegò l'esperimento

L'uomo strinse la presa, ma poi prese Michi per il collare e la gettò per terra.

- "Ti avevo già dato una possibilità. E ti sto aiutando." - spiegò il mostro
- "M-Ma mi... s-stai solo facendo del m-male! N-Non mi stai aiutando per niente!" - disse la bambina respirando profondamente
- "Vedo che non sai come funziona questa cosa. Sei ancora troppo giovane per capire... e soprattutto troppo ịņṅœçəŋţę. Dovresti pensare a qualcos'altro. Ad esempio magari diventare come ..."
- "Mai. Un mostro come te? Pfft. Quella cosa di andare in Paradiso non è il mio unico sogno però..."
- "Ah, sì? E quale sarebbe l'altro?"
- "Che tu sparisca IMMEDIATAMENTE!"

Da dietro, Remi che ormai si era alzato, prese il coltello dalla sua tasca, lo stesso che Jack aveva usato per colpire Michi e lo mise dritto nel cuore del mostro.
Purtroppo, essendo un demone, non morì e si girò di scatto.

- "Ti stai mettendo contro di me, per caso? Sappi che entrambi siamo morti e questo è solo un coltello di qualche stupido umano. Non ha nulla di speciale. Proprio come te." - spiegò Elliot

Michi prese il coltello in lontananza evocando dei tentacoli e li avvolse con essi. Poi si avvicinò all'uomo e di scatto glielo inficcò in testa.

- "Pœřĉø ïñfėŕŋø!!" - urlò l'uomo prima di scomparire
- "Mi dispiace... non avrei dovuto fare una cosa simile... spero che il Cielo mi perdoni..." - disse la bambina inginocchiandosi
- "Non hai fatto nulla di sbagliato. Anzi, hai fatto del bene. Quello è un demone, quindi ucciderne uno per loro è una cosa buona. Fidati di me. Ora però... meglio tornare alla tua cella. Voglio che tu mi racconti tutto quello che hai fatto insieme alla tua amichetta. Va bene?" - disse Remi
- "E va bene!"

Entrambi, ormai ricoperti di sangue si dirisero verso il laboratorio, pieni di cose da raccontare.

~ Spazio autrice ~

Quanto odio Elliot. Ma cosa succederà poi? Lo scoprirete solo leggendo!

La Ragazza dal Cappello di FoglieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora