Stavo ancora tremando quando riuscii finalmente a uscire dalla massa di corpi in movimento.
Mi guardai intorno, cercando di individuare la sagoma muscolosa di Jeremy, ma per il momento, nessuna traccia.
Uscii dalla sala per dare un'occhiata in corridoio, ma anche lì niente.
Era sparito nel nulla.
...Oppure non c'era mai stato?
Non sarebbe stato innaturale scoprire che uno dei miei drink poteva essere corretto con qualcosa, era già capitato altre volte in passato.
Infatti alcuni studenti l'anno precedente, erano stati espulsi per aver drogato una ragazza del primo anno, e averla filmata mentre ballava mezza nuda su di un tavolo.
Magari avevano scambiato il mio bicchiere al tavolo con quello di qualcun altro.
Sapevo però, che non fosse andata così.
La sensazione di gelo che provavo fin nelle ossa, e la paura squassante che mi annodava lo stomaco, ne erano prove concrete.
Come il livido che stava via via formandosi, dove la sua mano aveva stretto il mio braccio.
Fu lì che crollai.
Mi lasciai scivolare contro la parete e mi portai le ginocchia al petto, sperando di riuscire a rannicchiarmi su me stessa fino a scomparire.
Il tremore non accennava a smettere, e sentivo già le lacrime, che fino a quel momento avevo trattenuto strenuamente, oramai rompere gli argini, inondandomi il viso ed annebbiandomi la vista.
Tutti i ricordi di ciò che ero stata costretta a subire, riaffiorarono con una potenza devastante, annegandomi in un mix di ansia e terrore che minacciava di soffocarmi.
Tutti gli insulti, i dispetti e le violenze, solitamente chiusi a chiave in una scatolina nella mia mente, si erano liberati, portandomi tormento nella notte più spaventosa dell'anno, esattamente come i fantasmi avevano fatto visita al vecchio Scrooge.
Solo che io, non me li ero mai meritati tutti quei soprusi.
Non mi resi conto dei singhiozzi che mi stavano squassando il petto, ne dei lamenti che involontariamente scapparono dalle mie labbra, finché non avvertii una mano poggiarsi delicatamente sulla mia spalla.
- Alex, tesoro che succede? -
Girai la testa spaventata, e sprofondai nell'oceano cioccolato degli occhi di Tyler, che mi guardavano con sguardo preoccupato.
- Ty? Co-Cosa ci fai qui? - Cercai di dire tra i singulti.
- Ti ho seguito. Ho visto che ci stavi mettendo troppo, così ho pensato che vi avessero importunato e stavo venendo a cercarti. Ti ho visto di sfuggita parlare con un tizio strano vestito di nero, e poi ti ho di nuovo persa. Che cosa voleva? Ti ha fatto del male? - Mi chiese con delicatezza, ma potevo notare la tensione nella sua stretta.
Quelle domande però, non fecero che scatenare delle nuove crisi di pianto irrefrenabile, tanto da impedirmi di respirare.
La testa mi girava, e rivivevo nella mente attimi della mia vita, che avrei voluto dimenticare per sempre.
Udii il ricordo d'un sinistro cigolio, odore di vecchio e stantio mi riempii le narici, il sapore del sangue in bocca mandò in tilt le mie papille gustative, l'immagine una segreta umida si stampò nella mia retina, e sentii il freddo del pavimento in pietra sul viso, lenire il suo doloroso pulsare.
Ognuno dei miei sensi, rievocò perfettamente un ricordo talmente nitido, da riuscire a farmi confondere in quel momento, e facendomi domandare se fossi ancora effettivamente in quell'incubo, oppure a scuola.
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The Medallione - The Elemental Series
Fantasy#COPIA CARTACEA E EBOOK DEL ROMANZO DISPONIBILI IN FORMATO INTEGRALE SU AMAZON # La vita di Alexis Hamilton scorreva tranquilla tra scuola, lavoro ed il suo gruppo di fidati amici: Michelle, Erika, Luke ed i gemelli Ashley e Tyler Benson. Quello che...