Capitolo 33

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Arrivai a casa distrutta, quella sera.

Grazie alla Fiala Ristoratrice, ero riuscita a lavorare, ma purtroppo aveva un effetto limitato, e la spalla aveva cominciato a darmi noie a metà del turno, rendendo quelle ultime ore un vero inferno.

L'unica nota positiva, fu che Bart mi riaccompagnò a casa come aveva promesso, anche se stavolta, niente Fiala.

Motivo per il quale, in quel momento, stavo armeggiando ai fornelli con una mano sola, avendo l'altra stretta al petto, in modo da non dover muovere troppo la spalla.

Sapevo che alla fine, mi sarei dovuta decidere ad andare in ospedale, o almeno a vedere un Medicus, un medico Elementale, ma non avrei potuto permettere, che si sapesse cos'era successo.

Dovevo solo stringere i denti, e andare avanti con l'automedicazione.

Grazie al cielo, avevo anche Glea, che poteva darmi una mano nelle faccende più basiche.

Avrei dovuto farle un regalo enorme, per tutto quello che le stavo facendo passare.

Non fosse stato il mio elemento, credo mi avrebbe già mandato a quel paese.

E a giusta ragione, giacché stavo usando un potentissimo Elemento distruttivo, a farmi non solo da babysitter, ma anche da aiuto cuoca, siccome in quel momento mi stava passando un tagliere, per affettare i peperoni che avevo nel lavello.

Potevo anche essere mezza morta, ma il cibo, prima di tutto.

E proprio mentre il delizioso profumo delle verdure passate in padella, cominciava a invadere la mia piccola casetta, il campanello drillò come un pazzo.

Confusa, mi avvicinai alla porta brandendo il cucchiaio di legno con cui stavo girando i peperoni, e mi avvicinai piano alla porta, mentre il mio cervello girava a mille.

Bart non poteva essere, visto che mi aveva detto che doveva preoccuparsi per la cena, e sapevo che le ragazze avevano allenamento oggi, esattamente come i ragazzi, mentre Ash aveva lezione di violoncello.

Non avevo molti altri amici, e Marilyn era sicuramente impegnata giù al locale.

In più, il postino locale staccava nel pomeriggio, per cui non poteva essere nemmeno né un pacco, né una lettera.

Il che lasciava fuori, una sola persona.

Ed era già abbastanza strano non si fosse presentato prima.

Se davvero era lì, però, ero fritta stavolta.

La stanchezza, in aggiunta alla spalla, mi aveva drenato di tutte le mie energie, e nonostante Glea fosse più che capace di tenergli testa, se avesse anche lui Evocato un Elemento, ci avrebbe sopraffatto.

Dovevo pensare qualcosa, e alla svelta.

Se Jeremy era davvero fuori da quella porta, non sarebbe stato paziente ancora per molto.

E proprio a confermare i miei pensieri, il campanello suonò di nuovo e con più intensità di prima, mandando una scarica di paura giù per la mia schiena.

Glea lo avvertì, e si piazzò tra me e la porta, pronta a balzare ad un minimo movimento.

Se Jer avesse già richiamato il suo Elemento, io e Glea saremmo state lo stesso in svantaggio, per colpa mia.

Ma se avessi avuto dalla mia un altro Elemento, allora saremmo state in maggioranza, e nonostante il mio deficit, ce la saremmo potute cavare.

Anche perché Tierra, nonostante il suo rassicurante aspetto da tartaruga gentile, con la sua gigantesca mole e il suo enorme potere, era capace di spazzare via molti avversari pericolosi, semplicemente con uno sbuffo delle narici.

The Medallione - The Elemental SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora