Capitolo 31

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Mi svegliai di soprassalto qualche ora dopo, quando inconsciamente, buttai tutto il peso sulla spalla malandata, e un dolore inimmaginabile mi riportò a galla fin troppo in fretta.

La camera di Ty era ora in penombra, segno che la sera stava approcciando, ma la luce soffusa delle varie lampade accese illuminava bene l'ambiente.

Fu così che individuai subito la sagoma di Bastian, seduto a bordo letto, con gli avanbracci poggiati sulle cosce toniche e il mento poggiato sulle mani intrecciate.

Un ciuffo di capelli dorati mi bloccava la visuale sul suo sguardo, ma potevo osservare la sua mascella squadrata irrigidita dall'immobilita, e le mani strette talmente forti da sbiancare le sue nocche, di solito baciate dal sole.

Mi presi un minuto per osservarlo prima di palesare il mio risveglio, e dovetti ammettere che era davvero bellissimo nel suo completo blu notte di cotone, anche se al momento la giacca giaceva abbandonata ai piedi del letto, dandomi però così possibilità di ammirare come la camicia bianca di popeline, abbracciasse perfettamente le sue spalle ampie e le sue braccia muscolose, mettendo in risalto i bicipiti contratti per lo sforzo.

Aveva le maniche arrotolate fino ai gomiti, esponendo la sua pelle morbida e solitamente dorata dal sole degli allenamenti.

Notai anche che i primi bottoni della camicia erano stati slacciati, e la cravatta rossa, che sicuramente aveva fatto parte del completo, era ora poggiata sul materasso vicino alla mia gamba sana, liberando così il suo collo da quella costrizione.

Sentii il mio cuore fare una capriola nell'approcciare il suo viso, con quelle labbra piene e il naso dritto, fino a trovare i suoi occhi di quel blu meraviglioso, che quel completo riusciva a risaltare con eccellenza, rendendolo in tutto e per tutto il Lord che era nato per essere.

E fu proprio quando mi accorsi, che quegli occhi stavano ora fissandomi intensamente, che il respiro mi s'incagliò in gola.

Erano di una sfumatura più scura del solito, il che stava a significare che era arrabbiato, se non adirato, aggiungendogli però un'aria ancora più sensuale, quasi pericolosa.

Le labbra tirate in una linea dura, esprimevano tutto il loro disappunto, ma in quel momento non potevo fare a meno di alternare il mio sguardo tra di loro, e i suoi occhi ipnotici.

- La bella addormentata si è finalmente decisa a destarsi. - Commentò con una voce roca che mandò una scarica di brividi giù per la mia schiena.

Mi alzai piano, issandomi a sedere, rendendomi conto subito dopo, di non riuscire più a utilizzare il braccio dislocato.

Il panico cominciò ad assalirmi, ma prima che riuscissi a dire una parola, vidi Bastian avvicinarsi a me, e poggiare entrambe le mani sul mio braccio per esaminare la situazione.

- Sdraiati. - Ordinò imperioso.

Feci come mi aveva detto, cogliendo la vena d'ira nella sua voce.

Non era mai bene contraddirlo mentre era arrabbiato, e mi sdraia supina sul letto, mentre lui si alzava e si metteva alla mia destra.

Mi fece stendere il braccio, poi afferrò saldamente con entrambe le mani il mio polso e, lentamente ma con decisione, cominciò a tirare il mio arto verso di se, ricollocando la mia spalla nella giusta posizione.

Nel momento stesso in cui sentii l'osso tornare al suo posto, lanciai un urlo, un misto d'immenso dolore e immediato sollievo, che cercai però di sopprimere quasi immediatamente per evitare che qualche cameriere curioso decidesse di ficcanasare e ci mettesse ancora più nei guai.

The Medallione - The Elemental SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora