Capitolo 36

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L'unica gioia di quella settimana fu che alla fine, non ebbi modo di scontrarmi con quei due decerebrati.

Mai ringraziai tanto il Lacrosse per questo.

E il mio San Lucas.

Skywalker, si era davvero meritato una gigantesca crostata di mele, e avevo tutte le intenzioni consegnargliela dopo il grande evento, visto il suo stretto regime di dieta pre partita, un'altra delle sue assurde trovate.

Per questo, ebbi modo di dividere equamente il mio tempo tra lavoro e lezioni, senza lasciare fuori eventuali aggiornamenti sulla situazione Jeremy, delle quali Bart aveva deciso di farsi carico.

Ma l'ombra del consiglio era in agguato, me lo sentivo fin nelle ossa, come se il mio sesto senso di ragno, in questo caso Elementale, mi suggerisse che da un momento all'altro, me li sarei visti piombare a casa, pronti a riportarmi a Hamilton Manor, e ad obbligarmi a assumermi, le mie responsabilità di eredi di uno dei più grandi Ducati d'Inghilterra.

E per questo, ero combattuta.

Non volevo assolutamente lasciare la vita che avevo costruito qui.

Ma non volevo nemmeno, permettere ad Anita di averla vinta.

Certo, ero scappata in principio, ma cosa avrebbe mai potuto una ragazzina quattordicenne, contro una donna adulta?

Con, tra l'altro, tutto il Consiglio dalla sua?

Il nulla più assoluto, ovviamente.

E a nulla sarebbe valso, l'appoggio di Lord Alderton, perché sarebbe comunque stata, la mia parola contro quella di Anita.

Oltre a non avere uno straccio di prova che dimostrasse fosse stata effettivamente lei, a uccidere mio padre.

Ma ora, avevo la possibilità di smascherarla.

Almeno per tutto ciò che mi aveva fatto passare.

Non dimenticavo di certo, le varie e agghiaccianti punizioni cui ero stata sottoposta da bambina, solo perché mi rifiutavo di mangiare qualcosa, oppure perché la mia sola vista dava fastidio a Vostra Grazia, data la mia somiglianza con la precedente Lady.

Le notti passate, chiusa nel buio più totale delle fredde segrete, che neanche sapevo esistessero ad Hamilton Manor, senza uno straccio di coperta, e senza cibo né acqua, circondata da mura Centinee, capaci di nullificare i nostri poteri, motivo per il quale, ogni richiesta di aiuto sarebbe stata vana.

Le percosse, se solo mi azzardavo a parlare non interpellata.

Giorni interi a digiuno, se provavo a disobbedire a qualsiasi ordine, o non sbrigavo qualche faccenda.

La linfa del Diavolo.

Poche gocce di quell'intruglio, erano capaci di tormentare, i sogni di un'Elementale, e trasformarli in incubi capaci di durare per settimane, spossando la vittima, e non dandogli il minimo respiro dalle visioni raccapriccianti.

Ma non era quello il peggio.

Quanto il fatto, che l'incubo, non finiva neanche da sveglia.

Era uno degli intrugli usati, anche per torturare i criminali che non volevano parlare, oltre ad essere una delle tante armi dell'èlite.

La sua particolarità, era che non poteva essere rintracciata, se non entro un piccolo lasso d'ore, dalla fine dell'effetto, oppure durante l'utilizzo.

Motivo per cui, non avevo mai potuto provare che, quella schifosa donnaccia, l'aveva usato più volte su di me.

The Medallione - The Elemental SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora