Ballammo per qualche canzone, prima di decidere di fare una pausa.
Questa volta però, ci dirigemmo verso la porta spalancata vicino la consolle, dalla quale potevo scorgere un certo andirivieni.
Eppure ero sicura che la cucina, non fosse stata parte integrante della festa.
Finché entrando, non mi resi conto di essere finita nella patria dei giochini alcolici.
L'ampio locale, solitamente animato da cuochi e camerieri, era diventato il pinnacolo di alcol a profusione, motivo per la quale, almeno un terzo dei partecipanti alla festa era rintanato qui.
Sul lungo tavolo al lato della stanza, era stato allestito un torneo di beer pong, che vedeva al momento come campione Zac Jeffries, lo scagnozzo n°1 di McKinnon, mentre alcuni suoi compagni della squadra di Football e altri di quella di basket, si alternavano per sfidarlo e togliergli il titolo.
Una calca di gente si godeva lo spettacolo, molti prendevano anche scommesse di ogni tipo.
Da "Chi sarebbe stato il prossimo campione" a "Dopo quanti bicchieri, Jeffries avrebbe cominciato a cacciare".
L'eleganza si sperdeva.
Ma puntai comunque, dieci dollari sul settimo bicchiere.
Ehi, mica tutti i giorni riuscivi a guadagnare cinquanta dollari senza dover far nulla.
Sorpassammo anche due tizi del club di chimica, che avevo intravisto durante qualche lezione, mi pareva si chiamassero Albert e Dennis Vickers, gemelli omozigoti di bassa statura, dai capelli castani e gli occhi scuri, che cercavano di capire quale fosse l'esatto ammontare dei vari alcolici, che potevano mischiare tra loro senza rischiare di sentirsi istantaneamente male.
Quando si diceva che lo studio, serviva sempre a qualcosa.
La cosa ancora più divertente era, il capannello di persone interessate al loro esperimento, che prendevano appunti, curiosi di scoprire cosa potesse alla fine, contenere la miscela, e se fosse stata al contempo bevibile.
Mi allontanai scuotendo il capo, puntando poi sull'attrazione principale della stanza.
Sul bancone di granito nero, erano stati allineati vari bicchierini ripieni d'alcool, che venivano passati ai partecipanti che sbagliavano a rispondere, mentre al suo esatto centro, giaceva aperto il tabellone di un famoso gioco di società, su cui erano sparsi vari cartoncini colorati.
Osservai la scena esterrefatta.
Perché dopo la chimica alcolica, stavamo assistendo ad un torneo di Trivial Pursuit alcol Edition.
Tutto si poteva dire degli studenti della Saint Johnson, ma non che non fossero intelligenti.
E, a quanto pareva, tutti i soldi che i loro genitori spendevano in istruzione, credendo di affinare i loro interessi e di renderli i prossimi presidenti o giudici, servivano a far trovare invece, modi più creativi per far svagare i figli usando l'intelletto.
Anche se avere a pochi centimetri un torneo di Beer pong, di certo abbassava un poco lo standard.
- Quale esploratore e navigatore britannico, fu il primo a circumnavigare l'Antartide? - Urlò per sovrastare la folla il mattatore delle domande che scoprii, essere Aidan.
- James Cook! - Rispose prontamente America Harris, una brunetta bassa dal viso paffuto.
Era una forza della natura e dello studio, tanto che era in lizza per la borsa di studio della scuola.
Dalla corporatura robusta e un viso dalla bellezza mozzafiato, con due occhi azzurro ghiaccio e le labbra carnose, era una ragazza davvero dolce e simpatica, se si aveva la possibilità di scambiare quattro chiacchere con lei, ma anche una furia, quando doveva farsi le proprie ragioni.
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The Medallione - The Elemental Series
Fantasy#COPIA CARTACEA E EBOOK DEL ROMANZO DISPONIBILI IN FORMATO INTEGRALE SU AMAZON # La vita di Alexis Hamilton scorreva tranquilla tra scuola, lavoro ed il suo gruppo di fidati amici: Michelle, Erika, Luke ed i gemelli Ashley e Tyler Benson. Quello che...