Capitolo 42

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Stavo osservandomi allo specchio, pensando quanto fosse ridicolo tutto questo, quando un lieve bussare mi fece voltare, scoprendo così Bastian, appoggiato allo stipite della porta semi aperta a braccia conserte.

Era davvero affascinante, non potevo fare a meno di notarlo.

Indossava una camicia nera che gli fasciava perfettamente le braccia muscolose, accompagnata da un paio di Jeans grigi a sigaretta e un paio di Super star bianche, il tutto completato da un gilet bianco a doppiopetto, chiuso sul suo addome piatto.

I suoi capelli ramati, erano stati pettinati di lato, e fermati con un tocco di gel, scoprendogli il viso in cui ancora si poteva scorgere un accenno di quei tratti fanciulleschi che mi erano tanto cari.

Quando incontrai i suoi occhi blu, scorsi subito la scintilla di divertimento mista a lussuria che non cercava palesemente di nascondere, e che mi tinse leggermente le guance di rosso.

Bè, per lo meno così non avrei avuto bisogno del blush.

Specialmente quando il suo sguardo cominciò a vagare per ogni centimetro del mio corpo, analizzando il mio abbigliamento con decisa approvazione, provocandomi dei piacevoli piccoli brividi.

Non sarebbe stato però, il suo sguardo magnetico a farmi crollare inesorabilmente, nonostante mi stesse praticamente spogliando con lo sguardo.

Ecco perché, alzai gli occhi al cielo, girandomi a fissarlo con un sopracciglio inarcato, poggiandomi anche una mano sul fianco, giusto per rimarcare.

- Non ho detto assolutamente nulla. - Mi disse sornione.

- Non ce n'è bisogno, direi che il tuo sguardo dice già tutto. - Risposi eloquente mentre lui continuava a fissarmi imperterrito.

- E cosa direbbe sentiamo?. - Ribatté divertito.

- Che apprezzi questo sciocco vestito. - Affermai sicura, piegando la testa di lato, sfidandolo ad aggiungere qualcosa.

- Allora ti ho dato un'impressione più che giusta. - Soffiò malandrino. - Anche se non avrei usato questi termini, il succo è quello. Anche se preferisco notevolmente di più, quello che ci sta sotto, il vestito. - Concluse ammiccante.

Lo guardai corrucciata, chiedendomi seriamente, come diavolo avessi fatto a prendermi una sbandata per lui.

Ma poi ricordai tutte le volte in cui mi era stato vicino, e tutti i meravigliosi momenti d'infanzia passati insieme.

Le scaramucce che avevamo avuto, ma anche le risate che c'eravamo fatti, insieme alle innumerevoli nottate passate a parlare senza sosta.

Se ripensavo a tutto questo, mi sarei invece dovuta domandare, come avevo fatto a non prendermela prima una sbandata del genere.

Sorrisi tra me e me.

Quello sarebbe rimasto il mio piccolo segreto, almeno per ora.

Anche perché il mio ramato amico d'infanzia, non era l'unico che aveva cercato di prendere residenza nel mio cuore ultimamente.

Non avevo avuto la possibilità di vedere Ty dopo la partita, per cui lui non sapeva cosa sarebbe successo al più tardi quella sera, e non l'avrebbe saputo.

Perché mentre mi accingevo a indossare la mia armatura, avevo preso una decisione.

Dopotutto, quella era la mia battaglia.

E se Ty, almeno l'avesse scoperto solo a cose fatte, non sarebbe stato lo stesso per Bastian, poiché stavo per scaricargli addosso la notizia.

Sapevo già, tra l'altro, che non l'avrebbe presa per nulla bene.

The Medallione - The Elemental SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora