Capitolo 38

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Mi fiondai in mensa come un missile nucleare atto a distruggere un solo obbiettivo.

Il banco del cibo.

Che in quel momento, mi sembrava avvolto da una luce bianca angelica, tanta era la fame che avevo.

Stavo giusto per afferrare un vassoio e schiaffarci sopra tutto quello che potevo ed anche di più, quando mi sentii chiamare da lontano.

Girai la testa scocciata.

Nessuno doveva mettersi tra me e il mio stomaco, durante i miei attacchi di fame più estrema.

Vidi Lucas agitare allegramente un braccio, facendomi segno di andare a sedermi.

Lo guardai storto, indicando con la testa al ben di dio al mio fianco, prima di tornare a girarmi e allungare il braccio verso il tortino di patate fumante davanti a me.

Ma non feci in tempo ad acchiappare il piatto, che il richiamo risuonò di nuovo, facendomi girare più alterata che mai.

Lucas continuò a farmi cenno, indicandomi la sedia di fianco a lui.

Cosa diavolo voleva raccontarmi, per avere tutta quella fretta?

Gli indicai di nuovo il Buffet, pronta a girarmi di nuovo, e arraffare tutto quello che potevo, quando una mano smaltata di viola, afferrò il piatto con il tortino che stavo puntando, sfilandomelo da sotto il naso.

- Ma guardatela, la borsista che si nutre nel suo habitat naturale. Sicuramente fai scorta ora, perché non hai soldi per poter mangiare fuori da qui. - Sputò velenosa Valentine, poggiando il tortino sul suo vassoio, unico alimento presente, assieme ad una bottiglietta d'acqua rigorosamente importata dalla Francia.

Che poi, non avevo mai capito che avesse di diverso, l'acqua francese.

C'ero stata una volta con i miei, durante un incontro con il Visconte di Loren, eppure ricordavo benissimo, che l'acqua avesse lo stesso gusto che al Manor.

La guardai vacuamente, ignorando ovviamente, l'ennesima frecciata malefica, che aveva invece fatto ridere le sue tirapiedi, che come al solito, non avevo neanche notato, tanto erano appiccicate alla sua gonna.

- Valentine. - La apostrofai annoiata, provando di nuovo a girarmi verso quella che oramai era diventata una meta irraggiungibile.

- Povera piccola pezzente. Bisognerà informare Alderton, di nascondere l'argenteria se ti presenterai alla festa, perché sicuramente verrai vero? Così potrai far scorta di cibo per il prossimo mese. - Gracchiò maligna, scatenando un'altra ondata d'ilarità, nelle sue lacchè cartonate. - Anche se ancora non capisco, come possa rivolgere la parola a una stracciona come te. Specialmente quando potrebbe avere di meglio. - Finì allusivamente, i suoi occhi marroni brillanti d'odio.

Non avevo mai capito, perché ce l'avesse così tanto con me.

E solitamente, ero anche brava a farmi scivolare addosso, tutte le sue cattiverie e baggianate.

Perciò, attribuii colpa alla fame, e probabilmente anche alla tensione, per come decisi di agire in quel momento.

Perché se in una situazione normale, l'avrei superata a testa bassa, ignorando il suo cicaleggiare come fosse un rumore di sottofondo, in quel momento mi eressi fiera, assumendo il portamento che avevo imparato a dover usare, durante milioni di noiosissime lezioni di etichetta, la fissai altezzosa, e sorrisi malevola, prima di zittirla una volta per tutte.

- Mia cara Valentine, solo perché i tuoi genitori non ti hanno mai amato abbastanza, non serve che tu te la prenda con gli altri. Giacché, per quanto tu possa insultarci o denigrarci, rimarrai sempre, una piccola e insulsa ragazzina senza amore. Ma non preoccuparti, papino certamente, saprà trovare una cantante giovane con cui rimpiazzarti, e mammina finalmente, smetterà di farsi di botox e Prozac e forse riuscirà a riconoscerti, per una volta. Ora, se non ti dispiace, ho un pranzo che mi attende. Signore. Buona giornata. - E mi voltai allontanandomi, sbattendogli in faccia i miei boccoli colorati, e lasciandola lì stordita, con gli occhi spalancati iniettati di sangue, e forse anche di lacrime che premevano per uscire, la bocca talmente tanto aperta, che la mascella quasi le toccava in terra, mentre le sue portaborse la guardavano con occhi sbarrati.

The Medallione - The Elemental SeriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora