Irwin era stanco di essere trattato come quello fragile solo perché non ricordava più niente degli ultimi tredici anni della sua vita. Ovunque andasse tutti gli parlavano come se fosse sciocco, come se potesse rompersi da un momento all'altro. Non lo lasciavano andare in giro da solo. Mai. Attorno a lui c'era sempre o Logan, o Eleanoire, o Joan -o tutti e tre. Irwin aveva proibito di avere un bodyguard. Stava combattendo contro la sua mente, non contro un pazzo criminale. Dopotutto, cosa avrebbe potuto fare il bodyguard se avesse avuto un'emicrania?
Le emicranie, poi, erano un altro problema. Da quando aveva avuto il primo mal di testa dopo aver posato troppo a lungo gli occhi su James, la prima volta che si incontrarono, non erano passati. Ne aveva avuto uno quando aveva parlato di matrimonio, un altro quando si era seduto vicino a lui e avevano parlato tutta la giornata, poi uno mentre si preparava all'appuntamento e un altro, il più recente, dopo che lui lo aveva chiamato principino. I suoi amici avevano assistito solo ad uno dei suoi episodi di emicranie -quello dell'appuntamento- ma era stato abbastanza perché si preoccupassero a morte. Lui li aveva rassicurati dicendo che non c'erano problemi, erano solo le emozioni forti che provava quando stava intorno a James: il suo corpo non era più abituato e quindi rispondeva con i mal di testa. Sarebbero passati nel giro di poco, ne era convinto.
Ma il problema non erano le emicranie. Era James. L'unico che non lo trattava come un vaso di cristallo in bilico su uno scaffale era lui, con il quale parlava, scherzava, flirtava -e anche spudoratamente, senza ricordare di aver perso i ricordi. Fino a qualche giorno prima, però. Il mal di testa doveva farsi vivo proprio mentre era con lui, e in modo così forte anche? Lo aveva appena chiamato principino, soprannome carino ma non molto azzeccato, visto che era un re, ormai, e lui aveva cominciato ad urlare di dolore per le fitte lancinanti alla testa. Tuttavia la reazione di James fu la cosa che lo infastidì di più: anche lui cominciò a trattarlo come un malato, chiedendogli ogni giorno se stesse bene, se avesse mangiato, se avesse bevuto, se avesse fatto la passeggiata e- che noia! Perchè anche James era così preoccupato per lui? Stava bene!
La situazione però era diventata ingestibile. Per qualche motivo, James lo stava evitando come la peste: alle riunioni sedeva sempre tra Danny e Jack, durante le pause si assicurava di andare sempre in bagno e a fine riunione scompariva ancora prima che Irwin capisse che la riunione fosse finita. James aveva sicuramente i suoi traumi, a causa della perdita del marito, ma ad Irwin sembrava che stesse meglio. Per questo immaginò che James fosse rimasto sconvolto nel vederlo in quel modo e forse solo in quel momento si era reso conto di stare parlando con un malato.
Chi avrebbe mai voluto a che fare con un malato, dopotutto? Dovevi prenderti cura di lui ventiquattro ore su ventiquattro, assicurarti che i suoi esami fossero nella norma e stargli sempre dietro. Irwin per James lo avrebbe fatto. Ma James?
Per questo motivo aveva deciso di metterlo alla prova. E quale migliore occasione se non un party di Halloween con la scusa di festeggiare la mezzanotte per il suo compleanno? Il piano, ideato senza che i suoi amici lo sapessero, perché altrimenti lo avrebbe distolto, era geniale: se James fosse stato ancora lontano da lui nonostante tutto ciò che Irwin avrebbe fatto quella sera, allora il re avrebbe capito che non ne valeva la pena. Certo, sarebbe stata una bella batosta considerata l'enorme cotta che aveva per James, e avrebbe probabilmente pianto per un anno o più, ma alla fine si sarebbe ripreso. Forse.
Comunque, una volta spediti gli inviti a tutto Alvagar (per non sembrare sospetto), cominciò finalmente a riflettere sul suo costume. La sua riflessione venne interrotta da un bussare incessante alla sua porta. "Irwin? Hai un attimo?" Era Joan, e stava urlando. Irwin ridacchiò mentre apriva la porta, immaginando già il motivo del nervosismo del druido. "Ora, amico, io ti voglio bene ma- sinceramente, dovevi proprio farla ora questa festa di Halloween? Oggi?"
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I Ricordi Di Alvagar -Il Medaglione Di Alvagar 3-
FantasyJames Marblewing, affranto perché il suo fidanzato non ha idea di chi lui sia, si chiude nella sua camera e non parla con nessuno per mesi: non ha nessuna intenzione di ritornare nella vita di Irwin Bèchalot, ancora troppo fragile per sopportare il...