James aveva già visto il suo futuro marito raggiungerlo mentre lui aspettava, fermo, vicino a qualcuno che aveva il potere di unirli in un matrimonio. Ma era stato anni prima e in un sogno. Mentre quello... beh, quello era reale.
Irwin era davvero bellissimo quel giorno, più del solito si intende. Indossava un normale abito da sposo, ma aveva quella scintilla negli occhi che lo avrebbe reso meraviglioso anche con addosso un sacco di spazzatura. Inoltre, i suoi capelli erano stati attentamente curati da Ruby, rendendoli così morbidi alla vista (e sicuramente anche al tatto, ma quello James lo avrebbe scoperto dopo).
E, diamine, il suo sorriso. Stava sorridendo. Dopo tutto quello che era successo quel giorno, simbolo che effettivamente quella degli sposi che non si dovevano vedere prima del matrimonio non fosse poi così tanto solo una vecchia leggenda, lui stava continuando a sorridere.
Sicuramente adesso vi starete chiedendo di cosa io stia parlando. Be'... è una storia folle, ma merita di essere raccontata, quindi ci occorrerà riavvolgere leggermente il nastro e ritornare alla mattina di quel giorno di dicembre.
Per evitare di fare impazzire i loro amici (cosa che sarebbe successa al cento per cento se avessero scoperto che i due avevano dormito nella stessa stanza), durante la notte Irwin era sgattaiolato giù dalla finestra di James ed era tornato, di soppiatto, al castello così che la mattina dopo tutti credessero che i due sposi non si fossero visti. Ovviamente, con Irwin erano rimasti i suoi testimoni Eleanoire, Ruby e Oliver e Joan, che era l'officiante, mentre da James erano andati Jack, Logan, Danny e Xander.
Eleanoire, per l'occasione, aveva deciso di commissionare ad un fioraio esperto un bouquet enorme, colorato di ortensie, come aveva chiesto Irwin, ed era sicura che stesse andando tutto bene. Fino a che non bussò alla porta di ingresso. "No, mi scusi, ma lei non può dirmelo il giorno stesso del matrimonio, se ne rende conto?" Stava urlando la ragazza, al piano di sotto, mentre Ruby passava vari prodotti tra i capelli del re. "Il matrimonio è oggi e lo sposo è senza fior- sì, dannazione, è un lui! Ed è il re! No, no, lei è un incompetente, che non aveva le ortensie doveva dirmelo almeno ieri! Sì- come si permette? Io so di cosa parlo e sa che le dico?" La ragazza, rossa in faccia, afferrò la maniglia della porta, pronta a sbattergli la porta in faccia. "Che lei deve cambiare mestiere!"
Quando la ragazza tornò al piano superiore, Joan assunse un'espressione preoccupata. "Che... che succede?"
"Succede che alcuni tizi sono proprio degli incompetenti!" Sbottò Eleanoire, cominciando a camminare nervosamente avanti e indietro per la stanza. "Si era dimenticato che Irwin aveva richiesto un bouquet di ortensie e non si è procurato i fiori! E ci pensa la mattina stessa del matrimonio! Che razza di idiota farebbe una cosa del genere?"
Irwin, in tutto questo, guardava la scena tranquillamente. "El, rilassati, troveremo una soluzione."
"Ti sposi tra un'ora!" Strillò Joan, adesso anche lui isterico. "Dove lo troviamo un bouquet di ortensie in un'ora?!"
Anche Irwin, a quel punto, cominciò ad innervosirsi: Joan ed Eleanoire avevano ragione. Sarebbe stato un matrimonio perfetto rovinato da un piccolo ma significante dettaglio. Il bouquet. "Oh no. E ora?"
Ruby sollevò un sopracciglio e fece finta di tossire. "Guarda caso, tre persone su quattro di questa stanza sono in grado di evocare un bouquet..." ricordò lei, facendo scuotere la testa ad Irwin.
"Sono così nervoso che non riuscirei nemmeno ad evocare un pezzo di carta." Confessò, schioccando le dita per dimostrarlo: dalle sue dita, infatti, uscirono a mala pena delle scintille dorate.
Oliver roteò gli occhi, "Ho capito, li evoco io!"
Gli occhi dello sposo si illuminarono. "Sei un tesoro, Oli!" Esclamò, mentre lei cominciava a far comparire fiori di sfumature diverse di blu, fino a comporre un bellissimo bouquet che Eleanoire poi racchiuse con un nastro.
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I Ricordi Di Alvagar -Il Medaglione Di Alvagar 3-
FantasyJames Marblewing, affranto perché il suo fidanzato non ha idea di chi lui sia, si chiude nella sua camera e non parla con nessuno per mesi: non ha nessuna intenzione di ritornare nella vita di Irwin Bèchalot, ancora troppo fragile per sopportare il...