CAPITOLO V

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L'indomani mattina, all'alba, mentre trafficavo nell'orto, vidi farsi avanti, tra la nebbia, una figura, dapprima indistinta, poi sempre più nitida: era Edmund, indossava la divisa e si avvicinava a me, sorridendo:

- Di' ad Annabelle che sono in pace. –

Prima che potessi rispondere, la sua immagine si dissolse nell'aurora

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Prima che potessi rispondere, la sua immagine si dissolse nell'aurora. Era la prima volta che vedevo un defunto da sveglia. Ero esterrefatta. Non avevo avuto paura, ma ero rimasta molto sorpresa. Prima, avevo avuto accesso all'aldilà soltanto nel mondo onirico. Terminai in fretta il mio compito e corsi a lavarmi. Dovevo raggiungere subito Annabelle. Mi recai al panificio, dove stava lavorando, e chiesi di lei. Uscì fuori, imbiancata di farina:

- Cos'è successo, Gardenia? – mi chiese, un po' in apprensione.

- Ho visto Edmund, mi è apparso mentre lavoravo nell'orto... Aveva un messaggio per te. Mi ha chiesto di farti sapere che è in pace. –

- Oh, Gardenia! Non posso crederci! Grazie! Davvero lo hai visto? – esclamò, con gli occhi colmi di lacrime di sollievo.

- Sì, indossava l'uniforme e sorrideva... Sta bene, davvero... -

Annabelle mi abbracciò, piangendo di gioia.

Mentre mi dirigevo verso il cottage, ripensavo all'accaduto. Doveva essersi aperto un canale dopo la morte di Deirdre, era come se le mie doti medianiche si fossero affinate. Chissà se anche lei sarebbe venuta a farmi visita... Lo speravo, avrei tanto voluto rivederla. Non appena giunsi sulla soglia di casa, mi accorsi di un'altra cesta: conteneva latte, marmellata e persino un pollo! Non credevo ai miei occhi. Frugai all'interno del cestino per assicurarmi che non ci fosse un biglietto, ma nulla: il mio benefattore non aveva intenzione di manifestarsi o, almeno, non ancora. Un po' delusa, portai la cesta in casa, guardandomi attorno: volevo essere sicura di non essere osservata. Pensavo già alla lauta cena che avrei offerto ad Annabelle non appena mi avesse raggiunta, dopo il lavoro. Mi misi subito in cucina. Non avevo mai preparato da sola il pollo arrosto, così, aprii il ricettario che Deirdre aveva ereditato da sua madre e andai a cercare la ricetta. Fui sollevata nell'apprendere che non era troppo difficile. Mentre pulivo il pollo, mi sentivo felice: avrei potuto festeggiare quella giornata così importante per Annabelle con un pasto da re.

Annabelle arrivò portando del pane fresco, appena sfornato.

Annabelle arrivò portando del pane fresco, appena sfornato

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