La settimana che precedette i funerali di David fu illuminata dalla presenza di Lady Fiona. Lady Elizabeth non si mostrava, trascorreva tutto la giornata nella sua camera e Lord Barrington sedeva raramente a tavola con noi. Se fossi stata da sola, mi sarei sentita persa. Fiona, invece, mi salutava ogni giorno a colazione con uno splendido sorriso ed era avida di notizie sul mio conto. Le raccontai tutto quanto era accaduto nella mia breve vita, fino ad allora. Durante la passeggiata nel parco, che divenne una consuetudine, sebbene avessi ripreso le lezioni, mi porgeva domande sui mondi sottili. Mi sembrava di rivedere Annabelle, seduta sotto la nostra quercia nel bosco, quando, da bambine, mi interrogava con gli occhi sgranati.
- Dunque, abbiamo vissuto tutti delle vite precedenti? – mi domandava, Lady Fiona, schermandosi dal sole con l'ombrellino.
- Secondo ciò che mi hanno insegnato le mie guide spirituali, sì. –
- A che pro? Voglio dire, perché tornare a vivere, dimenticando l'esperienza precedente? – incalzava, desiderosa di capire.
- Abbiamo molte lezioni da imparare e, se ricordassimo le vite passate, la nostra nuova esperienza non sarebbe autentica, sarebbe come barare. – spiegavo.
- E avremmo scelto noi ogni singola esistenza? –
- Sì, prima di nascere scegliamo i nostri genitori e le tappe della nostra vita futura. –
Lady Fiona si fermava un momento, pensierosa.
- Alla luce di quanto hai imparato, sei riuscita a spiegarti il tuo percorso? – mi chiese, una mattina.
- Non ancora... Non del tutto, almeno... Ecco, so che Annabelle, la mia unica amica, era mia sorella in Egitto e poi... Ero attratta da questa dimora, prima ancora che Lord Barrington venisse a cercarmi... Mi inoltravo nel bosco e guardavo attraverso i cancelli... - mi confidai, decidendo, però, di non menzionare Peter: quello, volevo tenerlo solo per me.
- Dunque, possiedi il dono della precognizione... -
- A volte, e non è mai tutto così chiaro fin da subito. –
Lady Fiona sembrava davvero affascinata e mai sazia delle informazioni che le fornivo. Un pomeriggio, decisi di chiederle dei Rocherster:
- Conoscevi mio padre? –
- Certo, tutti lo conoscevano, in quest'ambiente. – rispose.
- Che uomo era? – domandai, tremante.
- Un uomo giusto, un brav'uomo. – rispose, senza esitazioni.
- Sai dirmi chi era mia madre? –
- Questo è un segreto ben custodito, temo. – rispose, dispiaciuta di non potermi aiutare.
- So di avere dei fratelli... -
- Li vedresti al funerale, se non fossero in guerra. – mi rivelò.
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Gardenia
RomanceLa vigilia di Natale del 1899, nelle Cotswolds, in Gran Bretagna, qualcuno depone una cesta di fronte alla porta del cottage di un'umile sarta, Deirdre. La cesta contiene una neonata che la donna decide di allevare e di chiamare Gardenia. La piccola...