Quella notte, non riuscivo a prendere sonno, tormentata dal pensiero del dolore causato involontariamente a Lady Elizabeth. Tentai di contattare la mia guida spirituale, invano. Dopo qualche ora, mi addormentai, stremata dalla stanchezza.
Il giorno successivo, a colazione, Lady Elizabeth e Lord Barrington non si presentarono. Sentii un vuoto allo stomaco. Lady Fiona, invece, mi attendeva sorridente.
- Che brutta cera hai, cara, dormito male? – mi chiese, con leggerezza.
- Ieri sera ho commesso un grave errore. – le dissi, e le raccontai ogni cosa.
- Non preoccuparti, bambina, parlerò io ad Elizabeth e tutto si aggiusterà. – mi rassicurò Fiona.
Le sue parole, però, non bastarono a consentirmi di seguire le lezioni di Mr. Prescott serenamente. Temevo il momento di sedere a tavola a ora di pranzo. Quando raggiunsi la sala, tremante, vidi Lord Barrington a capotavola e il posto di Lady Elizabeth ancora vuoto. Fiona arrivò poco dopo di me. Avevo il cuore in subbuglio, ma mi feci forza e mi rivolsi a Lord Barrington:
- Come sta sua moglie, Sua Grazia? –
- E' molto confusa, mia cara, ma non è colpa tua, so che le tue intenzioni erano buone. – rispose, cortese.
- Vi chiedo perdono, sono costernata. – aggiunsi, con le lacrime agli occhi.
- Non occorre, si riprenderà. Ha bisogno di tempo. Tutti noi abbiamo bisogno di tempo. – rispose, pensieroso.
Dopo il pasto, Lady Fiona mi propose una passeggiata nel parco. Ero ansiosa di sapere cosa avesse da comunicarmi.
- Elizabeth è molto turbata. Ho tentato di pacificare il suo animo, al momento, senza successo. – esordì.
- Non vuole vedermi, ne sono sicura... - dissi, affranta.
- Ho pensato che la soluzione migliore sarebbe che venissi a Londra con me nel fine settimana. Avrai modo di allontanarti da qui per un po' e, nel frattempo, Elizabeth si calmerà. – propose, con naturalezza.
- A Londra? – domandai, incredula.
- Sì, cara, sarai ospite in casa mia. Dovevo, comunque, tornare per qualche giorno, per dare qualche direttiva ai domestici. Dio solo sa cosa stiano facendo in mia assenza! –
Ero senza parole. Fiona aveva tramutato un brutto momento in un'occasione di svago. Non ero mai stata nella capitale. A dire il vero, non avevo mai lasciato il mio villaggio, prima di varcare i cancelli del palazzo.
- Grazie, grazie infinite, Fiona, sarò felice di accompagnarti. – le dissi, con il cuore colmo di gratitudine.
Durante tutto il pomeriggio, vagheggiai il mio viaggio a Londra con Fiona, sognante, ma, a cena, Lord Barrington, informato dalla cognata dell'imminente partenza, si oppose:
- Non sai a che cosa andreste incontro, Fiona! Come ti salta in mente? Londra è già stata più volte attaccata, è estremamente pericoloso! Non ti lascerò esporre Gardenia a un simile pericolo!- tuonò.
STAI LEGGENDO
Gardenia
RomanceLa vigilia di Natale del 1899, nelle Cotswolds, in Gran Bretagna, qualcuno depone una cesta di fronte alla porta del cottage di un'umile sarta, Deirdre. La cesta contiene una neonata che la donna decide di allevare e di chiamare Gardenia. La piccola...