CAPITOLO VIII

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La mattina successiva, fu Gladys a svegliarmi. La guardai sbigottita, non mi aspettavo di vederla in camera mia.

- Sono qui per aiutarvi a prepararvi, Lady Gardenia. – disse, con un sorriso.

- Posso fare da sola, davvero... - protestai.

- Non vorrete mettermi in difficoltà con Lady Barrington... - le sfuggì.

- No, di certo. – mi arresi.

Mi aiutò a lavarmi e ascegliere e indossare l'abito per la colazione, di un giallo tenue.

Mi aiutò a lavarmi e ascegliere e indossare l'abito per la colazione, di un giallo tenue

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Poi mi accompagnò in sala da pranzo. Sulla tavola c'era ogni ben di Dio: salsicce, bacon, uova, pane tostato, fagioli, patate... Non ero abituata a tanto. Lord e Lady Barrington erano già ai loro posti.

- Dormito bene, mia cara? – mi chiese il Duca.

- Sì, Sua Grazia. – risposi, riconoscente.

- Tra poco, incontrerai il tuo istitutore, Mr. Prescott. Desidero che presti la massima attenzione durante le lezioni, Gardenia. – si intromise Lady Elizabeth.

- Non ne dubiti. – assicurai.

Il maggiordomo, Mr. Miles, a colazione conclusa, mi scortò nella sala studio. Qui, mi attendeva un uomo sulla quarantina, Mr. Prescott, appunto.

- Onorato, Lady Gardenia. – mi omaggiò, inchinandosi. Arrossii, dovevo fare l'abitudine a tante cerimonie.

- Molto lieta. – risposi.

- La nostra prima lezione sarà incentrata sul galateo e partiremo proprio dalle presentazioni

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- La nostra prima lezione sarà incentrata sul galateo e partiremo proprio dalle presentazioni. Le spiegherò come ci si rivolge ai nobili, secondo il loro grado. –

Ero tutta orecchi, sapevo che per Lady Barrington l'etichetta era di cruciale importanza. Ascoltando Mr. Prescott, mi resi conto che erano parecchie le cose da tenere a mente.

- Sarebbe meglio che prendeste appunti. – mi suggerì, indicando un quaderno e una penna.

Cominciai presto ad annoiarmi, ma cercai di non darlo a vedere. Ogni tanto, Mr. Prescott mi riprendeva:

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