CAPITOLO II

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Io ed Annabelle frequentammo la scuola del villaggio fino all'età di dodici anni, com'era in uso per le classi meno agiate. Terminato l'obbligo, l'istruzione si interrompeva. Annabelle cominciò a lavorare col padre e la madre nel panificio di famiglia ed io iniziai a rubare i trucchi dell'arte del cucito a Deirdre. La mia mamma adottiva non avrebbe voluto che abbandonassi gli studi. Ero brava a scuola e cercavo sempre qualcosa da leggere. La moglie del macellaio continuava a prestarmi i libri delle figlie: erano soprattutto romanzi per signorine, come Piccole donne e La piccola principessa. Li amavo: leggevo avidamente ogni sera.

Ci alzavamo all'alba. Aiutavo Deirdre a preparare il porridge e facevamo colazione in cucina. Poi, andavamo a curare l'orto e raccoglievamo le verdure da usare per il pranzo e la cena.

Seguiva la lezione di cucito: non ero troppo brava, ma sapevo che quello sarebbe stato il mio mestiere e che avrei dovuto apprendere bene e in fretta

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Seguiva la lezione di cucito: non ero troppo brava, ma sapevo che quello sarebbe stato il mio mestiere e che avrei dovuto apprendere bene e in fretta. Deirdre era lesta nel confezionare gli abiti ed io la ammiravo. Spesso mi assentavo: ero come rapita in un'altra dimensione. Ricevevo messaggi dai miei maestri spirituali, ma li tenevo per me, sapevo che Deirdre viveva con preoccupazione il mio dono. La preparazione del pranzo mi coinvolgeva nell'esecuzione di piccoli compiti: di solito, pulivo, lavavo e affettavo le verdure. Mi piaceva cucinare e avrei voluto che Deirdre mi lasciasse maggiore spazio di manovra. Dopo pranzo, mi riposavo un po' nella mia cameretta. Nel pomeriggio, venivano ricevute le clienti per la prova o per la consegna degli abiti. Qualcuna di loro pagava Deirdre con un barattolo di marmellata. Dopo la chiusura del panificio, Annabelle veniva a trovarmi e trascorrevamo un'oretta a chiacchierare fitto fitto. 

Qualche volta, si fermava a cena, proprio come accadeva da piccole

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Qualche volta, si fermava a cena, proprio come accadeva da piccole. Se le condizioni metereologiche lo consentivano, ci inoltravamo nel bosco. Quando Annabelle non poteva raggiungermi, andavo da sola. Un giorno, incontrai un lupo dal pelo grigio. Cominciò a seguirmi docile. Non avevo paura: sentivo che voleva proteggermi. Sono sempre stata in grado di comunicare con gli animali: percepisco il loro amore. Quando Deirdre, affacciata alla finestra del cottage, mi vide rincasare in compagnia del lupo, uscì terrorizzata dall'uscio, gridando che corressi: pensava non mi fossi accorta della presenza dell'animale. Le spiegai che era mio amico, ma, per qualche giorno, mi impedì di andare a passeggiare nella foresta.

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