Il tragitto sarebbe durato l'intera giornata, saremmo arrivate a Londra in tarda serata. Per tentare di distrarmi, presi il libro che avevo portato con me, ma Gladys continuava a interrompere la mia lettura indicandomi i villaggi, le pecore, i campi, che scorrevano dietro il finestrino. Io annuivo, poi, tornavo a immergermi tra le pagine. Dopo un po', Gladys si assopì. Felice di questa pausa dalle sue incessanti chiacchiere, ripresi a leggere, quando una voce mi strappò al mio romanzo.
- Dì a mia nipote che il medaglione d'oro che ho conservato per lei è avvolto in un fazzoletto tra la biancheria da corredo. –
Sobbalzai nel vedere accanto a Gladys una donna anziana, era stata lei a pronunciare quelle parole. Doveva essere sua nonna. La visione scomparve dopo pochi secondi. Avevo i brividi, non mi capitava di vedere spiriti dall'ultima volta che David era apparso in biblioteca. Mi chiesi come avrebbe accolto Gladys la notizia che le avrei dato al risveglio. Lei continuava a dormire e, a dire il vero, russava un po'. Scossa, decisi di aspettare che si svegliasse da sola.
Quando si destò, ebbe un sussulto:
- Oddio! Mi sono addormentata! Perdonatemi, Lady Gardenia, non sono stata una buona compagnia! – esclamò, mortificata.
- Non preoccuparti, Gladys, stavo leggendo. Piuttosto, ho qualcosa di molto importante da comunicarti. – le dissi.
- Spero non sia una brutta notizia. Ho fatto qualcosa di sbagliato? – mi chiese, allarmata.
- Tranquillizzati, non hai commesso alcun errore, Gladys. Ora, ascoltami: io sono in contatto con le altre dimensioni e, a volte, vedo le anime dei defunti. – esordii.
- Dite davvero o volete spaventarmi? – domandò, turbata.
- Dico sul serio, ma non c'è nulla da temere. Mentre riposavi, è apparsa, seduta accanto a te, un'anziana donna, che mi ha dato un messaggio da riferirti: afferma che il medaglione d'oro che ti ha lasciato in eredità si trova avvolto in un fazzoletto tra la biancheria del corredo. – rivelai, senza pause.
- Oh, mio Dio! Deve trattarsi di mia nonna! Non sapete quanto ho cercato quel medaglione! Me lo aveva promesso in vita, ma, dopo la sua morte, non l'ho più trovato! Non posso crederci! Doveva per forza essere lei, perché nessuno sa nulla di questo gioiello... -
Gladys era molto agitata, le guance color porpora, goccioline di sudore le imperlavano la fronte.
- Calmati, Gladys, sono certa che si trattasse di tua nonna. Ora, non vorrebbe che ti impaurissi o ti agitassi: è venuta a trovarti per aiutarti. – tentai di rassicurarla.
- Ma com'è possibile? – mi chiese, strabuzzando gli occhi.
- Posseggo questo prezioso dono fin dalla nascita: posso comunicare con l'invisibile. A volte, mi compaiono le mie guide spirituali, altre volte, mi contattano le anime dei trapassati che desiderano comunicare coi loro cari. Non c'è nulla di cui aver paura. – spiegai, con pazienza.
- Siete sicura che non siano inganni del Maligno? – domandò ancora, rabbrividendo.
- Il pastore ci mette sempre in guardia alla funzione... - riprese, infervorandosi.
- No, Gladys, non è opera del diavolo. Ciò che non è visibile agli occhi esiste e non ha nulla di minaccioso. Io ho il privilegio di conoscere la vita ultraterrena. – risposi, cercando di tranquillizzarla.
- Va bene, se me lo assicurate, vi credo. Cercherò il medaglione. Non sapete quanto mi farebbe comodo, in questo momento: vorrei tanto sposarmi con Jack, il mio fidanzato, ma siamo a corto di denaro. Vendere il ciondolo mi aiuterebbe. – mi raccontò.
- Sono sicura che tua nonna desidera che tu te ne serva per coronare il tuo sogno d'amore. – le dissi, sorridendo.
- Adesso, credo sia il caso di fare una sosta per rifocillarci in una locanda. – aggiunsi.
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Gardenia
RomanceLa vigilia di Natale del 1899, nelle Cotswolds, in Gran Bretagna, qualcuno depone una cesta di fronte alla porta del cottage di un'umile sarta, Deirdre. La cesta contiene una neonata che la donna decide di allevare e di chiamare Gardenia. La piccola...