La vigilia di Natale del 1899, nelle Cotswolds, in Gran Bretagna, qualcuno depone una cesta di fronte alla porta del cottage di un'umile sarta, Deirdre. La cesta contiene una neonata che la donna decide di allevare e di chiamare Gardenia. La piccola...
Trascorsi la giornata come inebetita dalla tristezza. Fiona era partita ed Edward e Peter erano nei campi. Ero di nuovo da sola con i coniugi Barrington. Mi sembrava di rivivere l'atmosfera della guerra.
A pranzo, Lord Barrington faceva grandiosi progetti per i due figli. Lo ascoltavo in silenzio, pensando quanto fosse cieco di fronte al fatto che Peter soffriva e si trascinava come un automa sui campi, spinto da Edward, che odiava occuparsi dei terreni e avrebbe voluto soltanto studiare Filosofia e insegnare all'università.
Le mie guide spirituali mi avevano sempre ripetuto che era importante che sviluppassimo i nostri talenti, che era quello uno dei modi in cui si esprimeva la nostra anima. Ecco, le anime di Edward e Peter mi apparivano soffocate da doveri che non avevano scelto.
Trascorsi il pomeriggio studiando, come sempre, e cercai di impegnarmi, nonostante la mestizia, perché mi ritenevo molto fortunata a potermi dedicare a un'attività che amavo. Era molto più di quanto fosse concesso a molti.
A cena, Edward e Peter erano seduti a tavola. Il primo raccontava la giornata appena trascorsa con vivacità, quasi volesse compensare il cupo silenzio del fratello. Io ascoltavo, guardando di sottecchi Peter. La sua aura era grigia.
Quella sera, mi ritrovai da sola in biblioteca. I coniugi Barrington si erano ritirati prima del solito. Stavo cercando un volume che mi aveva consigliato Mr. Prescott, quando mi sentii chiamare:
- Voltati. –
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Mi si ghiacciò il sangue nelle vene. Quella era la voce di Peter e mi aveva apostrofata proprio come faceva nel mio sogno ricorrente.
- Voltati. – tornò a ripetere, mentre io mi ero come bloccata.
Mi girai molto lentamente verso di lui. Mi guardava come un sonnambulo. Ero spaventata, non sapevo cosa aspettarmi. Che significava? Nel sogno, non facevo mai in tempo a voltarmi verso di lui, invece, adesso, ce lo avevo di fronte. Avevo paura: che cosa sarebbe accaduto? Sapevo che quello era un sogno importante, temevo che preannunciasse guai. Rimasi silente. Lui continuava a guardarmi con sempre maggiore intensità.
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