«È Natale! È Natale! Michael! Cloe! È Natale, svegliatevi!»
Sentii Cloe letteralmente grugnire mentre ancora tenevo gli occhi chiusi.
«Sono le sei e mezza, che diamine!» borbottò alzando la testa solo per controllare l'orario sulla sveglia.
«Abbiamo un sacco di cose da fare, volete aprire o no?» Nicholas continuava insistentemente a bussare alla porta della nostra camera.
«Torna a dormire!!» urlò, lanciando il suo cuscino in direzione della porta.
«Dai, smettila!» sogghignai.
«Da quanto è qui, cinque giorni?»
«Sì, più o meno, lui e i tuoi sono arrivati... venerdì sera, mi sembra.»
«Quindi questa è la quinta mattina di seguito che viene a svegliarci prima delle sette, perfetto.»
«Baby... è la mattina di Natale, è diverso!»
«Non vedo l'ora che ricominci la scuola.» grugnì nuovamente, dandomi le spalle. Poi si voltò e con uno scatto repentino mi strappò il cuscino da sotto il capo, facendomi sbattere la testa sul letto; sotterrando la sua sotto il bottino appena confiscato.
«Hey!» protestai ridacchiando.
«Non mi sembra tu ne abbia bisogno quanto me.» mormorò, con la voce ovattata e attutita dal cuscino sul viso.
«Pff!» ormai privato del soffice sostegno per continuare a dormire, decisi di alzarmi.
Raccolsi il cuscino da terra e infine aprii a Nicholas; lui corse come un fulmine verso il nostro letto e cominciò a saltarci sopra, continuando a gridare vivacemente, esprimendo tutta la sua gioia per il Natale.
«Scendi subito!» gli ordinò Cloe tirandosi su a sedere con uno scatto.
«Michael, posso saltare sul letto?» mi implorò con il faccino più dolce che avessi mai visto.
«Non provare a fare il ruffiano con lui, sai benissimo che non ti dirà di no. Questo è anche il mio letto!»
«Per favore!» sporse in fuori il labbro inferiore e intrecciò le mani sotto il mento.
Annuii leggermente, distogliendo lo sguardo. Cloe doveva pagarmela dopotutto.
«SÌ! GRAZIE, MICHAEL!»
«Non ci credo.» esclamò Cloe, cercando in tutti i modi di nascondere un sorriso. Scosse la testa e rivolse gli occhi al cielo quando incrociò il mio sguardo. Rimase seduta sul bordo del letto a contemplare Nick rimbalzare al centro di esso; mi sentivo sicuro nel poter affermare che fosse segretamente grata per la sua innocenza e spensieratezza.
«Noto con piacere che vi ha svegliati anche questa mattina!»
Udimmo la voce inconfondibile della mamma di Cloe approcciarsi.
«Mamma! È Natale!» balzò dal letto per raggiungerla sulla soglia e sciogliersi in un suo abbraccio.
«Lo so, Tesoro!» si staccò da Nicholas e venne ad abbracciarci singolarmente. «Buongiorno e Buon Natale, Michael!» mi strinse con affetto.
«Buon Natale anche a te, Katherine!»
Mi sorrise.
«E tu, dormigliona? Vieni qui!» scherzò, «Un tempo eri tu che venivi a saltare sul nostro letto la mattina di Natale, la nostra bambina!» pronunciò con tono nostalgico, prendendo il volto ancora assonnato di sua figlia tra le mani.
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•Falling In Love Wasn't My Plan•
Fanfiction**IN CORSO** Cloe Isabella Willick è alla soglia dei suoi 21 anni quando lei e la sua migliore amica partono da Roma per tornare nella loro città natale, Los Angeles. Cloe scrive da quando era bambina e sogna di diventare cantante. Negli anni succes...