Appena entrato nel suo appartamento, Derek gettò la valigetta sul tavolino accanto alla porta d'ingresso. Poi si tolse la giacca del vestito e la gettò sulla poltrona reclinabile mentre passava.
Quando raggiunse la cucina, il telefono gli vibrò in tasca. Lo ignorò mentre prendeva la bottiglia di whisky, per lo più piena, appoggiata sul bancone. Immaginava che sarebbe stata per lo più vuota quando questo progetto sarebbe terminato.
Il telefono squillò di nuovo.
"Dannazione", imprecò sbattendo la bottiglia dopo averne versato un bicchiere. Tirò fuori il telefono dalla tasca e vide che c'erano tre messaggi di Elijah.
'Bevi ancora flat white o ti è cresciuta la personalità?'.
'Sto scherzando, Derek, dai, non ignorarmi'.
'Sto solo cercando di allentare un po' la tensione. Pensavo che potessimo almeno essere amici'.
Derek strinse i denti mentre digitava una risposta.
'La bevanda preferita di Stiles è il cappuccino alla vaniglia con una dose extra di espresso. Sì, io bevo ancora il flat white. E non siamo amici'.
Lasciò cadere il telefono sul bancone prima di prendere il bicchiere di whisky e berne un bel sorso. Ci volle meno di un minuto perché Elijah rispondesse.
'Dai, non fare così. Non è che ti sto suggerendo di uscire di nuovo insieme. Ne parleremo lunedì mattina'.
Derek emise un pesante sospiro. In che cosa si era cacciato? Si scolò il resto del whisky prima di andare a fare la doccia.
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Stiles si sdraiò sul letto con il telefono premuto sull'orecchio: "È stato terribile, Scott", gemette nel ricevitore.
"Ma dai, non può essere stato così brutto", disse Scott ridendo.
"No, davvero, amico, mi ha fatto fingere di essere il suo ragazzo perché il suo ex si era presentato con un accompagnatore".
Scott smise di ridere: "Cosa?".
"Sì, e ho accettato perché mi ha promesso quelle due settimane che chiedevo", Stiles si passò una mano sul viso.
"Com'è andata?" Il tono di Scott era dubbioso e curioso.
"Bene, finché non abbiamo scoperto che il suo ex lavorerà con noi a un grosso progetto per il prossimo mese o due", brontolò di nuovo Stiles.
"Aspetta, ma non pensa che tu e Derek siate...".
"Sì", tagliò corto Stiles, 'e dopo ho parlato con Derek e... Mi darà un bonus e due settimane di ferie se mi atterrò allo stratagemma'.
Stiles attese il giudizio di Scott, ma dall'altra parte ci fu solo silenzio.
"Ti sta obbligando a farlo?". Chiese infine Scott, con una nuova preoccupazione nel suo tono.
"No, no, era un accordo reciproco. O così o ci si lasciava ed Elijah avrebbe sicuramente pensato che fosse per colpa sua e, onestamente, quando lo conoscerai, capirai perché non volevo dargli questa soddisfazione. Inoltre, ne abbiamo parlato e abbiamo concordato di mantenere una certa professionalità al lavoro e, siamo onesti, ci vedremo raramente, se non mai, al di fuori del lavoro. Inoltre, come ho già detto, mi spetta un bonus e due settimane di ferie", spiegò Stiles.
"Oh, ok, bene", il tono di Scott era più rilassato ora.
"Sarà comunque una cosa stranissima", disse Stiles alzandosi a sedere e passandosi una mano tra i capelli.
"Ok, allora qual è la vostra storia? Da quanto tempo vi frequentate? Come è iniziata?".
"Beh, Derek ha detto a Elijah che ci frequentiamo da sei mesi, ma questo è tutto", scrollò le spalle Stiles, nonostante Scott non potesse vederlo.
"Faresti meglio a convalidare la vostra storia e a farcelo sapere, nel caso in cui Elijah sia il tipo di ex che indaga", suggerì Scott.
Stiles emise un sospiro: "Sì, probabilmente hai ragione. Potrebbe benissimo essere il tipo".
"Buona fortuna, amico", propose Scott con un tono comprensivo.
"Quanto può essere difficile uscire con Derek Hale?". Stiles si schernì, guadagnandosi una risata da parte di Scott. "Ci sentiamo domani".
"Ci vediamo", riattaccò Scott lasciando Stiles da solo con i suoi pensieri.
"In cosa diavolo mi sono cacciato?", chiese alla stanza vuota.
Lanciò un'occhiata al telefono e si chiese se fosse il caso di mandare un messaggio a Derek. Scott aveva ragione, dovevano capire la loro storia.
Con un gemito prese il telefono e mandò un messaggio a Derek.
'Dobbiamo inventare una storia così, nel caso Elijah ce lo chieda, siamo sulla stessa lunghezza d'onda'.
Stiles non era sicuro se si aspettasse che Derek rispondesse o meno, ma di sicuro non pensava che avrebbe risposto così in fretta.
'Stavo pensando la stessa cosa. Vediamoci domani a pranzo e discutiamone".
Stiles sgranò gli occhi. Proprio quello che voleva fare nel suo sabato libero, passarlo con quel coglione del suo capo.
'Certo, al bar di Lana a mezzogiorno?'.
'Ci vediamo allora'.
Stiles gettò via il telefono e fissò il soffitto. Era meglio che ne valesse la pena.
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Derek strinse forte il telefono in mano, emettendo un pesante sospiro. Passare altro tempo con Stiles non era quello di cui aveva bisogno.
Guardò l'orologio e vide che erano quasi le dieci e mezza. Era un po' tardi per chiamare, ma aveva bisogno di sfogarsi.
Compose il numero del suo migliore amico e portò il telefono all'orecchio.
Quando squillò la segreteria telefonica, si lasciò sfuggire uno sbuffo di frustrazione: "Alaric, ehi, sono io. So che è un po' tardi ma... Ho fatto una cazzata. Dovevo mantenere le distanze e ora... Non so cosa fare. Chiamami quando puoi".
Derek riattaccò e gettò il telefono sul letto. Era un idiota per essersi messo in questa situazione. Aveva portato Stiles a quella cena solo perché aveva bisogno del suo assistente. Derek non sapeva come avesse fatto il suo lavoro prima dell'arrivo di Stiles. Non si aspettava che Elijah fosse lì, tanto meno con un appuntamento.
Derek si passò una mano tra i capelli prima di lasciarsi cadere sul letto a fissare il soffitto. Tutto questo gli si sarebbe ritorto contro.
Vi ricordo che questa storia è una slow burn, spero che vi piaccia <3
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Like it or Not {Italian Translation}
FanficStiles lavora come assistente editoriale a Vogue. Ama tutto del suo lavoro, tutto tranne il suo capo, Derek Hale. Derek Hale è il peggiore e Stiles lo odia. Ma quando Derek lo trascina alla cena di premiazione annuale dell'azienda, è costretto a fa...