David
Entrai nel palazzo sbattendo la porta ed entro nell'appartamento dove mi attendevano Jades e degli altri ragazzi per la cena.
Mi avvicinai al primo, lo presi per il collo e gli bloccai la mano dove stava tenendo la sigaretta strappandogliela e portandomela in bocca.
Nel modo più tossico che potesse forse esistere, aspirai fino al filtro e la gettai a terra.
Lasciai Jades libero subito dopo.
*
Jades
<Omi, che cazzo ti è preso> dico tenendo le mani sul collo ormai arrossato.
<cosa sa? Che cazzo gli hai raccontato?> lo guardo perplesso, capivo parlasse di Norton a un chilometro di distanza.
Cosa gliene importava? Cosa voleva da lui? Ma soprattutto, cosa vuole da me?
<Voleva sapere di Irish... Non che ovviamente abbia ricavato chissà quanto da quel che ci siamo detti, è stato la mammina di turno a fare la predica per la sigaretta.>
David è davvero nero, si può notare oltre che dal teatrino che sta buttando sopra, da come ha reagito con me, e la mia, o meglio, ormai la sua mezza sigaretta.
Lui normalmente non fuma, è come mio fratello. Anche se ci sono dei casi, anche se rari che lo portano a fregarsi di questa sua "regola" imposta, dove, quando succede fuma come una ciminiera.
Secondo lui, per quella rara volta non succede nulla, poiché normalmente non lo fa tipo vizio.
O magari non è ciò che realmente pensa ma è ciò che vuole farci credere.
Non vuole che noi ragazzi ci preoccupiamo per lui.
"Perché lui oggi c'è ma un domani chissà" ... Parole sue.
È fissato col fatto che un giorno ci lascerà per sempre, e spera sempre che sia il più presto possibile.
Per fortuna tutti noi sappiamo che odia provare dolore, in qualsiasi forma possa esistere, quindi nonostante questa sua strana fissa per il suicidio ogni suo tentativo si è rivelato fallito anche grazie a questo.
<oh->
Seppe dire soltanto questo <scusa per il mio nervosismo>
<non preoccuparti> risposi seppur cupo.
*
David
Mi sedetti a tavola e incominciai a mangiare tranquillamente, anche se è meglio suggerire, nei canoni della tranquillità di questo momento.
Sapevo che un giorno ci saremmo rincontrati, ma non così, non oggi, e non per Jades.
Non doveva sapere di Irish, non aveva il diritto di chiedergli nulla, anche se lui è soltanto un ragazzino, non può sbucare dal nulla e chiedere vita, morte e miracoli delle persone che incontra.
Non lo ricordavo così impiccione negli affari altrui.
Ho reagito troppo d'impulso, ho sbagliato e ho fatto male ad un ragazzo che ha fiducia in me.
Non dovevo farlo.
Dovrò scusarmi per bene con lui più tardi.
Ci vorrà un gran discorso.
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You made me hate this city
Fantasy⚠ TW ⚠ In questo libro saranno presenti argomenti come: mafia, dipendenze, disturbi psichici vari, armi, violenza, suicid!o e morte. Dopo essere stati sottoposti a degli esperimenti genetici un gruppo di ragazzi tra cui il giovane Charles si trova...