Charles
Mi ha chiesto di restare, come lo può pretendere dopo ciò che ha fatto.
Parla di esserci stato, ma lui dov'era quando io soffrivo?
<sei solo un vigliacco> gli sputo; vedo che cala la testa come se sentisse il senso di colpa mangiarlo dall'interno.
Dici di vedermi forte, io ci ho provato, ma non sono speciale e tu ormai non mi riconosceresti più. Io per te ho sofferto come un cane, pensavo sempre a te, solo e soltanto a te, eri il mio primo pensiero e anche l'ultimo.
Dici che noi ci lasciamo piovere addosso, è vero, ma la ruggine che ci portiamo addosso prima o poi si creperà e ne rimarrà solo cenere. Qui c'è gente che non aspetta altro che questo.
<Tu non sei l'unico al mondo David, e lo sai, solo che pensi soltanto al tuo eccentrico egocentrismo del cazzo e non te ne accorgi nemmeno, pensi soltanto a ciò che ti avrebbe fatto più comodo, per i tuoi unici interessi. Non hai pensato nemmeno ad Akuta, non so chi tra noi è stato peggio, soprattutto nel primo periodo.> Sbottai, lui non emise respiro <hai almeno pensato a come avrebbe potuto reagire lui quando gli hai presentato Kijima?> Continuai <no, non l'hai pensato, hai lasciato il vecchio te alla Mafia, è vero tu non potresti mai riconoscermi ora come ora... ma nemmeno io riconosco te> tolsi il piede dal suo petto e gli porsi una mano per alzarsi <perché lo fai?> chiese <non so cosa tu voglia ma so che non hai scelto la mafia come alleato solo perché siamo forti> dissi con schiettezza <voglio ricominciare Charles, come ai vecchi tempi> si fermò un attimo prima di continuare <noi siamo cambiati ma dovremmo provarci, un nuovo inizio, come quando ci incontrammo la prima volta> inspirò ed espirò lentamente <io non vi ho mai dimenticati> ammise.
La sua mano si agganciò alla mia ancora davanti al suo corpo, per aiutarlo ad alzarsi e subito tornò tra noi quell'enorme differenza di altezza che ci caratterizzava <il mio non è un perdono ma, bentornato David Omi> gli accennai un lieve sorriso <bentornato Charles Norton> anche lui accennò a un risolino.
Dandomi un'aggiustata ai capelli mi dirigo verso la porta per andarmene da quell'appartamento; decisi di farla finita con tutto ciò che c'è stato fino a quel momento; poiché la vita è come uno scivolo, è fatta di salite e di ripide discese.
A volte, per poter passare oltre bisognerebbe semplicemente agganciare una corda alla vita, solo così potremmo scalare anche le vette più tortuose.
Ed io non mi sarei lasciato fermare.
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You made me hate this city
Fantasy⚠ TW ⚠ In questo libro saranno presenti argomenti come: mafia, dipendenze, disturbi psichici vari, armi, violenza, suicid!o e morte. Dopo essere stati sottoposti a degli esperimenti genetici un gruppo di ragazzi tra cui il giovane Charles si trova...