prologo

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Gli puntai la lama del coltello alla gola, quel suo collo già coperto dalle bende per coprire i segni del suo immenso dolore, d'altronde lo sapevamo entrambi.

Lui voleva morire, ed è lì che me ne resi conto, anche se puntandogli la lama lui non si mosse, anzi, mi sorrise, mi disse di farlo, ma non ci riuscì lo stesso, la mia mano era bloccata. Forse quello che provavo per lui non era solo odio per avermi lasciato da solo... Già, da solo nella mafia nel momento in cui avevo più bisogno di lui. Lo odio, lo odio a morte, mi ha fatto odiare tutto pure questa città in cui viviamo perché ovunque andassi, tutti luoghi che vedevo mi ricordavano di lui; eppure non riesco a finirla. La mia mano inerme sulla lama, una lama che avrebbe potuto terminare questo strazio o forse ciò che provo è un qualcosa in più? Cosa è lui per me, veramente non lo so, prima lo odiavo, ora mi sono affezionato a lui e non riesco a staccarmene nonostante mi abbia tradito, ci abbia tradito, ha abbandonato la mafia e mi ha lasciato da solo, pensavo che provasse le stesse cose che provo ancora io. Perché l'ha fatto? ha tradito tutti, anche gli unici amici che aveva e non riesco a perdonarlo. Sento scendere una lacrima sulla guancia, scende fino ad arrivare ai nostri piedi, abbasso ormai la lama, lui prese un respiro più profondo; sapevamo entrambi d'altronde che non l'avrei fatto, <venire a cercarti dopo ciò che hai fatto sarà pure sbagliato ma non riesco a dimenticarti, non riesco a dimenticare ciò che hai fatto> dissi stringendo la lama ancora di più nel mio pugno, poi raggruppando un po' di energia e con ormai il braccio impregnato di potere chiusi il pugno della mano libera e andai a dare un pugno alla parete proprio dietro di lui, ma poco prima dell'impatto afferrò la mia mano, sentivo una vibrazione dentro di me, annullò tutto il potere che avevo in corpo e rimanemmo uno con la mano sul palmo dell'altro.
Senza muoverci, calai la testa in automatico, non volevo mostrarmi a lui in questo modo, lui è l'unica persona che riesce a rendermi così, inerme. Non inteso solo per i poteri ma anche le emozioni, riesce a renderle offuscate e confusionarie tanto da non capire più nulla. Sentii solo un suono da lui, le labbra di David che si muovevano lentamente e dicevano <scusami Charles>.

You made me hate this cityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora