You made me hate this city

19 - Ti chiedo: Ricominciamo?

Charles

Siamo tutti qui, la Mafia e l'Agenzia di Detective, due associazioni opposte che non c'entrano niente l'una con l'altra che si ritrovano insieme per poter collaborare e sconfiggere un nemico comune, il male che potrebbe cambiare le sorti del Giappone in primis e che potrebbe espandersi anche oltre.

Abbiamo tutti paura, ci sgorga nelle vene e fa ribollire il sangue, è più che normale.

Mi avvicino a quell'unica faccia riconoscibile tra le altre, quella che purtroppo corrisponde all'unica che avrei preferito non riconoscere, la faccia di David.

<Giorno Omi> guardo il viso puntando lo sguardo in alto, mentre vedo il suo abbassarsi un po' per guardarmi <Giorno Norton> mi risponde, fa puzza di tabacco, aveva fumato il che non era un segno positivo conoscendo David.

<Dav... -tossì- Omi, penso che ti ricordi di Akuta> mi giro dietro di me per indicargli di avvicinarsi a noi, con un cenno di testa ubbidisce <David> lo saluta freddo, <piccolo Ryūga, sei cresciuto tantissimo dall'ultima volta che ci siamo visti> affermò con un simil sorriso sul volto.

<È inutile comportarsi come se nulla fosse accaduto tra noi David, io non ti ho perdonato, e nemmeno Charles> disse schietto alla fine Ryū.

<e va bene, quel che è fatto è fatto, ora però è il momento di mettere i diverbi da parte Ryūga, c'è qualcosa di più importante a cui dover pensare, lasciate che vi presenti, o per lo meno in parte visto che già Charles già lo ha conosciuto, il mio piccolo discepolo, Jades Kijima.>

Vidi i pugni di Ryū stringersi forte su sé stessi alla parola "discepolo", inghiottì il groppo in gola con fatica e continuò ad aspettare mentre David chiamava Kijima tra noi per poterlo presentare ufficialmente.

<Buongiorno a tutti> tese la prima mano a me per salutarmi per poi passare a quella di Ryū <Piacere, io sono Jades Kijima> disse con un sorriso a trentadue denti <Akuta Ryūga> rispose l'altro.

Interruppe David che guardando l'orologio esclamò <sarebbe anche ora di cominciare, Charles, in quanto rappresentante della Mafia dovresti seguirmi> calai la testa e lo seguii.