14 - Rimanere nell'ombra

22 9 3
                                    

Jades

Quando due anni fa David portò me e mia sorella all'organizzazione fu in un momento di sballo.

Ci fu un incidente.

Un ragazzo, mio fratello;

morì quella notte, e con la sua morte si portò anche una parte di me e di mia sorella, Akira.

Due anni prima: 06/07/2018 – Izumi River – Yokohama

Non avrei mai pensato che oggi ci avresti portato in questo posto fratellone, è bellissimo, sono sicuro che ad Aki piacerà tanto.

<Sarà il miglior regalo di compleanno che potessi farle> urlai felice.

Mi stendo sull'erba e inspirai l'aria che la natura ci offriva, lontani dal centro urbano, dove si può respirare meglio.

<Bene allora, andiamola a prendere, non vorrai goderti questa giornata senza di lei?> disse spensierato

- con il fatto che solo Irish lavorasse, mantenere me e mia sorella per lui non era facile e gite fuori porta di questo genere non erano all'ordine del giorno, anche io dovevo sbrigarmi a cercare lavoro, dovevo pur aiutarlo in qualche modo, potermi sdebitare anche solo usando i soldi per le spese quotidiane. -

Annuì e andammo.

Appena vidi mia sorella sorrisi e l'abbracciai come se non ci vedessimo da anni, lo stesso fece Irish.

Oggi Akira compie quattordici anni ed è giusto che nel suo giorno speciale si diverta.

- Da quando è nata non abbiamo avuto una vita facile, mamma è morta due settimane dopo aver partorito.

I medici affermavano che avesse una depressione post partum, e dallo stress, l'insonnia e la scarsa quantità di cibo che ingeriva si fosse data per morta ancor prima dell'avvenimento stesso.

Papà invece se n'è andato quando scoprii che la mamma prese iniziativa per una terza volta di procedere agli esperimenti sui feti, pur sapendo dei rischi che comportavano e delle prime difficoltà che avevano avuto con me e Irish, ma lei accettò comunque e papà chiese il divorzio.

Non ci lasciò totalmente soli sapendo la situazione della ormai sua ex moglie ma ci portò in una casa famiglia, dove si presero cura di noi, ma isolandoci dal resto dei bambini considerati "normali", tutto ciò a causa dei nostri poteri, nonostante solo Irish fino a quel momento riuscisse a dominarlo.

Io ed Akira eravamo troppo piccoli e i nostri non si erano ancora sviluppati.

Restammo lì fino a quando Irish non trovò lavoro e con i primi stipendi e risparmi poté permettersi un monolocale che col tempo imparammo a definire "casa". –

<Sorellina io e il fratellone abbiamo una sorpresona per te, tanti auguriii> dissi con un sorriso stampato sul volto.

Lei ci sorrise di ricambio e ci abbracciò.

Ci incamminammo nuovamente per l'Izumi River, stavolta insieme ad Aki.

E quando capì che quel luogo era la sorpresa era felicissima, non poteva contenere quel sentimento, era troppo grande.

Si mise a fare i salti di gioia.

Era un fiume abbastanza semplice, ma circondato di verde, se si prendeva nella stagione giusta si potevano notare i boccioli di ciliegio che galleggiavano sulla riva, c'era erba ovunque, un ponte con degli archi che lo attraversava e nelle sue acque oltre ai pesci nuotavano anche delle anatre.

You made me hate this cityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora