CAPITOLO 35

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POV ETHAN

Punto di vista di Ethan.

I giorni passavano e la pressione aumentava come una tempesta in arrivo.

Ogni mattina mi alzavo con un solo pensiero nella testa: chi era la talpa? Chi aveva il coraggio di tradirci?

La mia pazienza stava per finire.

Io, Alexander, Juarez ed Eros eravamo in piena caccia, e non avevo intenzione di lasciare che qualcuno si prendesse gioco di noi.

"Abbiamo un problema serio," dissi, alzando la voce nella nostra riunione.

"Le operazioni stanno andando a rotoli, e qualcuno sta parlando. Dobbiamo trovare quel bastardo."

Il mio sguardo era fisso su Alexander, che annuì con determinazione.

"Non possiamo permettere che ci sfuggano di mano. Dobbiamo fare quello che serve per proteggere il nostro territorio."

"Esatto,"

ribatté Juarez, il suo tono pieno di grinta.

"Dobbiamo interrogare i nostri uomini, capire chi ha il coraggio di tradirci."

Nei giorni seguenti, intensificammo le indagini. Ogni notte tornavo a casa, ma la mente era sempre rivolta al lavoro.

Lily cercava di farmi sentire meglio, ma era difficile staccare la spina.

"Ethan, tutto andrà bene,"

mi diceva, accarezzandomi la schiena.

"Lo senti? Siamo più forti insieme."

sentendomi in colpa per non poterle dare la mia totale attenzione.

Finalmente, dopo giorni di indagini, una pista emerse.

Alejandro Ramirez un nostro uomo, sembrava muoversi in modo sospetto.

Lo convocammo nel nostro ufficio, e il suo sguardo si fece nervoso.

"ALEJANDRO," dissi, avvicinandomi con aria minacciosa. "

Dobbiamo parlare. Ci sono voci di tradimento."

Lui si irrigidì, ma cercò di mantenere la calma. "Non so di cosa stia parlando, Signore. Io sono fedele."

"Fedele?!" sbottò Alexander, avvicinandosi con un'espressione feroce.

"Le cose stanno andando male, e tu hai accesso a informazioni riservate. Dobbiamo sapere da che parte stai."

La tensione era palpabile. "Non ho fatto nulla!" esclamò Ramirez, il panico negli occhi. "Vi prego!"

"Non ci interessa cosa hai fatto o non hai fatto," lo interruppi, il tono duro.

"Ci interessa sapere chi ti ha pagato per tradire la nostra famiglia."

Dopo un breve scambio di sguardi, lo portammo in una stanza nei sotterranei del club Luxuria. "Sei in un mare di guai, bastardo," dissi, mentre lo spingevamo in un angolo e i miei uomini lo tenevano fermo. "Ti conviene parlare, o le cose si faranno brutte."

La situazione si fece intensa. Ramirez tremava imbecille, e io potevo sentire l'odore della paura che emanava da lui.
dopo ore di tortura si arrese,
"Va bene, va bene! Ho sentito delle informazioni! Ma non posso dire chi!"

"Non abbiamo tempo per giochi," sbottò Juarez, la sua voce carica di minaccia.

"Se non parli, ti garantisco che saranno dolori il bello deve ancora cominciare. "

Le cose presero una piega brutale.

Iniziammo a torturarlo anche Juarez e Alexander stanchi di guardare si unirono a me , e Ramirez si rese conto che non poteva scappare.

"D'accordo!" si arrese, la voce tremante. "Ho sentito che un rivale ci sta tradendo,

rivelò il nome di un nostro nemico  Emir Aslan. Era tutto ciò che ci serviva per capire la vera portata del tradimento.

Mentre lo lasciavamo alle mani dei miei uomini dando a loro le precise istruzioni con che cosa fare con lui, ovviamente di ucciderlo perché non do seconde opportunità ai traditori,

Tornammo nel mio ufficio e ci fu un silenzio pesante che riempì la stanza. Avevamo un obiettivo, e ora sapevamo chi affrontare.

Tornai a casa quella sera, e Lily era lì, pronta per me.
"Ethan, come è andata?" mi chiese.

"Abbiamo trovato la talpa," risposi, cercando di mantenere la calma. "Ma ci sono ancora molte cose da fare."

"Mi preoccupo per te," disse, avvicinandosi. "Ma so che sei forte."
Dopo quell'affermazione la scopai tutta la notte, non credevo ai miei occhi quando l'altro giorno,

entrai e la trovai con quel completino sexy che le fascia perfettamente il suo corpo.

Mi ero trattenuto dal scoparla forte, era la sua prima volta e volevo che se lo ricordasse.

Ma ora comincia a capire il mio ritmo e penso che anche a lei piace.
"sei così stretta " dissi ansimando
lei continuava ad urlare e a gemere, aumentai la velocità
"sto per venire " disse in preda al piacere
"non ancora piccola resisti ancora un po' " dissi aumentando le spinte, venimmo insieme e fu una bomba, adoravo il suo corpo mi faceva provare tante cose che con le puttane non riuscivano a farmele provare.

Dopo crollammo insieme nel letto, lei accoccolata nel mio petto e io che le accarezzavo i capelli, non avrei mapi pensato di arrivare a questo punto o di amare qualcuno come amo lei.

E dentro di me promisi che nessuno le avrebbe fatto ancora del male.

La sua presenza era la mia forza, e sapevo che, insieme, avremmo affrontato qualsiasi sfida. Non avevo paura. Chiunque osasse mettere in discussione il nostro potere avrebbe dovuto affrontare le conseguenze.

Ero il boss dell'America e parte della Turchia , e non avrei mai lasciato che qualcuno ferisse mia moglie, ebbene si appena finirò con questa storia del Bastardo di Emir, chiederò a Lily di sposarmi e la farò entrare in Società, cose che quel farabutto del padre non ha fatto. Se c'era una cosa che avevo imparato nel mio cammino, era che il rispetto si guadagna con la forza, e io ero pronto a difendere la mia famiglia a qualunque costo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07 ⏰

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Intrigo e Passione: L'Amore Proibito tra Due Anime MafioseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora