Intrigo e Passione: L'Amore Proibito tra Due Anime Mafiose

CAPITOLO 2

POV: LILY
Oggi vi racconto una giornata che sembra iniziare come le altre, ma si trasforma in un incubo.

Vivo in una famiglia di mafiosi, dove ogni giorno è segnato dalla violenza e dal potere.

Mi sveglio come sempre in camera mia visto le poche volte in cui mi permettono di uscire da questa gabbia dorata , circondata da guardie armate e scortata ovunque io vada.

Non c'è spazio per la normalità o la tranquillità nella mia vita. Sono cresciuta in questa oscura realtà , dove il rispetto per la famiglia e il rispetto per le regole sono valori fondamentali.

Ma questa volta ho deciso di trasgredire ovvero ieri sera sono uscita di nascosto dalla finestra di camera mia per andare in un centro di volontariato per poveri, ebbene si quando posso esco di nascosto la sera per aiutare persone che non hanno niente...

Ho osato fare qualcosa di mio, di diverso, di proibito. Ecco perché sono stata convocata nell'ufficio di mio padre.

Mentre cammino verso l'ufficio, sento l'ansia salire dentro di me, ma cerco di nascondere la mia paura.

Appena entro nell'ufficio, la porta si chiude dietro di me e mi rendo conto di essere intrappolata.

Mio padre è lì,seduto dietro la sua imponente scrivania. Mi guarda con uno sguardo freddo e senza pietà .

Non c'è bisogno di parole, so di averlo deluso e so cosa mi aspetta ma almeno sono felice che non abbia scoperto quello che faccio sennò tutte quelle persone rischierebbero la vita solo per colpa mia.

Senza alcun preavviso, mio padre si avvicina a me e inizia a picchiarmi duramente.

I suoi scagnozzi di sono lì,pronti ad eseguire ogni suo ordine.

Colpiscono il mio corpo senza pietà , continuando finché non sentono qualcosa rompersi.

Il dolore è insopportabile, ma cerco di resistere, di non mostrare debolezza.

Dopo che mio padre si è sfogato, mi lascia li a terra, ferita e sanguinante.

Non c'è compassione ne amore, solo il freddo ricordo di aver disobbedito alle sue regole.

Mi rialzo con fatica, cercando di rimettere insieme i pezzi di me stessa.
POVV ETHAN:
Sono seduto nel mio ufficio al club principale ovvero quello che fattura di più, circondato da lussuosi arredi e da un'atmosfera carica di malizia .

La musica in sottofondo crea un'atmosfera perfetta per i miei affari.

La mia attenzione è tuttavia distratta da una puttana che lavora qui, la migliore.

Ha cominciato qualche tempo fa, e da allora chiamo solamente lei per svuotarmi le palle quando sono arrabbiato ma ho già precisato che voglio solo il suo corpo  in modo che non ci siano fraintendimenti da lei, Oggi l'ho chiamata perché sono particolarmente teso e dovevo svuotarmi le palle..

Ma proprio quando sembra che nulla possa interrompere il mio momento di riposo, la porta si apre di scatto. Il mio braccio destro, Eros, entra con un'espressione di preoccupazione sul volto.

I miei occhi si incrociano con i suoi, e so immediatamente che c'è qualcosa di grave.

"Eros, cosa sta succedendo?" chiedo, cercando di nascondere la mia frustrazione per essere stato interrotto. "Perché sembri così agitato?"

Eros si avvicina a me, sussurrando in modo che solo io possa sentire.

Le sue parole sono come pugnali nel mio cuore. "C'è un traditore nella nostra mafia, Ethan", dice con voce bassa e carica di tensione. "Stanno cercando di ucciderti."

La mia mente viene travolta da un mix di emozioni: rabbia e voglia di uccidere qualcuno.

Chi può essere così audace da tradire la nostra famiglia? E perché cercano di eliminarmi? Tutto sembra così surreale, ma so che devo agire velocemente per proteggere me stesso e coloro che amo.

"Preparati, Eros", dico, cercando di mantenere la calma nonostante il tumulto dentro di me.

"Dobbiamo fare tutto il possibile per scoprire chi è questo traditore e fermarlo".

Decidiamo di unire le nostre menti e le nostre risorse per stanare il traditore.

Iniziamo a rivedere le recenti attività , a studiare i sospetti e a raccogliere informazioni preziose che possano condurci alla verità .

Chi ha osato solo pensare di fare un passo avanti allora non sa ancora contro  si è messo.