CAPITOLO 8

281 10 5
                                    

POV ETHAN:

Dopo essere tornato a casa di mia madre e essermi assicurato che la mia famiglia stava bene, decisi di chiedere più informazioni a mia sorella su Lily domani.

Quindi, andai a casa mia, accompagnato dal mio autista, fino al mio attico dove sgranocchiai qualcosa e dopo mi ero messo a dormire,

normalmente dormo con solo i boxer ma oggi decisi di lasciare i pantaloni.

Mi svegliai e mi preparai per andare da mia madre.

Mi vestii con un completo blu scuro e una cravatta di seta chiara,
indossando sempre scarpe lussuose.

Arrivai a casa di mia madre, una fortezza che nessuno oserebbe toccare, sia per la sua sicurezza che per il timore di finire in un fosso sotterrato vivo.

Faccemmo colazione e decisi di chiamare mia sorella nel mio ufficio in casa di mia madre.

Dopo che si accomodò, non intimorita come le altre persone che si sedevano di fronte a me, visto che avevamo lo stesso sangue.

Le chiesi di raccontarmi la storia di Lily.
La vidi un po' titubante all'inizio, ma cominciò a raccontarmi come si erano conosciute.

C'era qualcosa che non quadrava, saltava qualche dettaglio, ma non volevo forzarla.

Avrei scoperto la verità da solo.

Arrivò l'ora di andare a pranzo a casa di Wilson. Appena arrivammo,

fummo accolti dalle domestiche e ci fecero accomodare nella sala dove trovammo la Signora e il Signor Wilson. Arabella e Lily non c'era, cosa molto strana.

Mia madre chiacchierava con la signora Wilson, che era palesemente una leccatrice di culo, dato che era un privilegio parlare con la "famosa regina della mafia inglese".

Nel frattempo, io, Alex e Juarez parlavamo di affari con Wilson,

mentre mia sorella chiese di andare in bagno, stanca della parlantina di Arabella e della sua aria da snob e ambiziosa.

Sapevo già dove andava mia sorella, e non era nel bagno, ma da Lily,

per verificare se stava bene.

POV LILY:

Ellen mi aveva aperto la porta e, vedendomi in quelle condizioni, decise di chiamare il medico e rischiare.

Diceva che non poteva lasciarmi morire dissanguata. Ah, mi scuso, dimenticavo di dirvi che ieri, quando tutti se ne andarono, mia madre fece un'ultima visita da me e lasciò un souvenir. Ovviamente, visto che suo marito non era abbastanza, aveva deciso di unirsi anche lei.

Come se non fossi loro figlia,
come se non fossi sangue del loro sangue,
come se non fossi come Arabella.

Tralasciando quello che è successo,

Ellen decise di rischiare e chiamò il medico di famiglia, visto che la mia situazione era davvero critica.

Mi chiedevo perché non se ne fossero accorti, e perché i miei cosiddetti genitori non mi avessero fatto visita.

Così chiesi a Ellen e lei mi disse che erano tutti in ansia perché sarebbero venuti gli Steel e i Petrov, ovvero la mafia turca, inglese, americana e russa.

Ora tutto si spiega.

Avevano messo anche degli
scagnozzi dietro alla porta per non farmi uscire,
così che non mi vedessero in queste condizioni.

Ad un certo punto, sentimmo bussare alla porta, cosa molto strana dato che non potevo aprirla, visto che era stata chiusa a chiave.

Era Bella, che era venuta a farmi visita.

Mi chiesi come avesse fatto a distrarre le guardie, ma alla fine non mi meravigliai Lei è Bella Petrov.

Ad un certo punto, aprii la porta e rimase sconcertata nel vedermi.

Intrigo e Passione: L'Amore Proibito tra Due Anime MafioseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora