Sei un pericolo.

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🌀 KAOS.

Apro gli occhi lentamente, mentre sono ancora spiaccicato con la faccia nel cuscino, lascio scivolare lentamente la mano accanto a me, per controllare se lei è ancora qui.

Ma non trovo nessuno, mi alzo di scatto e mi guardo intorno, il posto accanto al mio è ancora caldo, si è alzata da poco.

Non so cosa mi sia passato per la testa stanotte per averla portata qui, dovevo essere realmente fatto di brutto.

Quella donna è una spina nel fianco.

Un misto di bellezza e di pericolo.
Si, lei è un pericolo.

Ma su una cosa mi sbagliavo, lei non è complice di suo padre.
Suo padre la maltratta, forse è questo che non riusciva a dirmi Blake.

Ora capisco perché l'ha difesa.

Entro in bagno, faccio una doccia e lascio che l'acqua bollente scorra sui miei addominali.

Stanotte, quando l'ho messa a letto e le ho sfilato le scarpe, non sono riuscito a privarle di tutti i suoi vestiti, non volevo farla trovare in imbarazzo al suo risveglio.

Sono uno stronzo con le donne, ma non mi sono mai approfittato di loro.
Sono cattivo, ma fino ad un certo punto.

Durante la notte, si è avvinghiata alle mie gambe e mi ha stretto tra le sue braccine magre, ci ho messo un po' a spostarla, ma l'ho fatto.

Tremava dal freddo, ma non sono abituato ad essere abbracciato o ad abbracciare.

Le ho solo fatto un favore, non volevo lasciarla andare a casa da James.
Se ne approfitta solo perché è uno sbirro del cazzo, se mi avesse di fronte, ci penserebbe due volte prima di alzare le mani ad una donna.

Era così terrorizzata quando l'ho caricata in macchina, che non sono riuscito a capire se aveva più paura di me, o delle auto in generale.

Quello che so però è che lei non sopporta me, ed io non sopporto lei.

Dopo essermi asciugato, infilo i miei vestiti della notte precedente, e infilo le scarpe.

Sono sorpreso che sia scappata dopo essersi svegliata, di solito nessuna scappa da me.
Anzi, le donne mi pregano per rimanere a dormire.

È una ragazzina viziata e piena di sé.

Esco dall'hotel e passo in fretta per casa a prendere i libri per l'università.

Appena entro a scuola, vado a cercare Marian e Dimitri, hanno ancora le chiavi della mia auto.

Li vedo in lontananza, appoggiati alle scale che portano al piano superiore, si girano tutti verso di me non appena varco la soglia del portone.
Marian ha la testa appoggiata al ferro battuto della scala, mentre Dimitri sembra essere ancora ubriaco e perso tra i suoi pensieri.

"Ma dov'eri? Ti abbiamo chiamato tante volte stanotte." Dice Florin appoggiando una mano sulla mia spalla.

Sono di cattivo umore stamattina, non ho voglia di parlarne.

"Pensavamo che ti avessero arrestato." Aggiunge Teo.

"Hai riportato a casa la biondina stanotte?" Dimitri mi lancia le chiavi della mia auto, aspirando il fumo della sua sigaretta.

"Di quale biondina parli?" Chiede Marian.

Era così ubriaco e strafatto che non ricorda nemmeno di essere stato preso a sberle dall'agnellino.

"La biondina che ti ha picchiato stanotte, facendoti cadere col culo sull'asfalto. Dove sono le mie chiavi?" Mi incupisco e li guardo male.

Non devono intromettersi nei fatti miei, sono miei amici ma non ho mai lasciato che entrassero in mezzo a cose che non li riguarda.
Ci ho messo quattro anni prima di farli entrare in casa mia, figuriamoci se li faccio entrare dentro a cose personali che non sia la droga e il resto.

Quanto Kaos sotto questa Luna.©Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora