Mi ha fatto un regalo.

19 2 0
                                    

🌕 LUNA.

Rimango seduta sul letto della stanza, pensando a cosa sia successo in pochi minuti qui dentro.

Mi sono lasciata toccare ancora da lui, come se la prima non mi fosse bastata per farmi mettere in ridicolo davanti agli altri.

La verità è che la colpa è solo mia, sono io che mi lascio usare.

Avrei potuto insistere nel dirgli di no, ma la lussuria e la voglia mi hanno preceduta.

Mi sono vergognata così quando quando gli ho confessato di essere vergine, ma mi sono vergognata ancora di più quando mi sono lasciata mettere le mani dappertutto.

Cosa penserà lui di me? Perché si avvicina per avere piacere dal mio corpo?

Mi tocco le labbra involontariamente, dove prima c'erano appoggiate le sue labbra.
Ho avuto il mio primo bacio, un bacio inesperto e dolce allo stesso tempo.

La sua lingua è così calda, il suo sapore è dolce.
Le sue labbra morbide e invitanti, avrei voluto che non smettesse mai di assaggiarmi, di assaporarmi, di baciarmi.

Si è staccato dalle mie labbra da cinque minuti e già ne sento la mancanza.

Non dovrei farmi certi pensieri su di lui, è pur sempre Kaos, il mio peggior nemico.

Appoggio la testa tra le mani e prendo un respiro, non so nemmeno perché io mi sia lasciata convincere da Emily a venire qui se so che rischio di incontrarlo ogni volta.

"Luna, sei lì?" Sento bussare alla porta.
Si tratta di Blake, mi irrigidisco di colpo.
Come faceva a sapere che ero qui?

Kaos si sarà andato già a vantare con tutti, è privo di sentimenti e non ha un briciolo di cuore.

Zeus alza la testa di scatto e abbaia.

"Blake, sono qui. Non entrare, c'è il cane di Kaos, esco io." Rispondo.

Mi alzo dal letto e sistemo il mio vestito, mi sento nuda a non indossare l'intimo sotto questo vestito, mi si vedrà il sedere.

Accarezzo Zeus ed esco dalla stanza chiudendo la porta alle mie spalle.

Trovo Blake che mi lancia un'occhiata di rimprovero.

"Che succede?" Domando facendo finta di niente.

Evito il suo sguardo in tutti modi, altrimenti piango e non voglio farmi vedere piangere da qualcuno.

"Dovrei chiederlo a te." Incrocia le braccia al petto e si appoggia con la schiena al muro, credo che la serata sia finita perché non sento più la musica.

"Blake, niente." Lo rassicuro.

"Kaos mi ha chiesto di riaccompagnarti a casa." Mi fa cenno di seguirlo.

"Non posso camminare."

Si gira di scatto, credo che abbia fatto altre allusioni.

"Non avrai mica.. insomma, con Kaos?" Si tocca la fronte esasperato.

"No, nono. È che .. Blake, hai una camicia e basta?" Lo intimo a non fare altre domande.

Non capisco perché tutti si preoccupano quando Kaos mi è fin troppo vicino.

Cosa nasconde?

Sfila il suo giubbotto e toglie la camicia, lanciandomela.

La lego in vita e lui infila il suo giubbotto e mi guarda, sta cercando di capire cosa io debba fare con la sua camicia.
La lego in vita, ora va meglio.

Quanto Kaos sotto questa Luna.©Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora