Un posto che non gli appartiene.

7 2 0
                                    

🌀 KAOS.

I'm so lonely..

Continuo a canticchiare tra le mura delle mia stanza, sono caduto in uno dei miei patetici periodi di buio.

Capita spesso quando prendo le medicine e poi le sospendo, non ho voglia di vedere nessuno e non ho voglia nemmeno di rispondere al dottor Arnold.

Mia madre continua ad andare e venire dalla mia stanza con i vassoi del pranzo e della cena, ma li ha riportati indietro ancora pieni.

Oggi è Natale.

"Senti, Blake. Mi sto preoccupando, continua a cantare la stessa canzone tutti i giorni, alla stessa ora." Sento dire da mia madre.

"Cantare? Non ho mai sentito Kaos cantare." Risponde scioccato.
Credo che si sia avvicinato con l'orecchio alla porta, ed io smetto di canticchiare.

Non posso essere lasciato in pace anche quando non creo problemi.

"Kaos." Bussa alla porta.

"Vattene, Blake." Sbuffo girandomi di lato nel letto.

Apre la porta di scatto e si avvicina a me, per poi guardarsi intorno.

"Chi cazzo è passato qui? Un tornado?" Domanda allibito.

Già, persino la stanza è un disastro come me.

"Cerca di tirarlo fuori, farò sistemare la stanza." Dice mia madre, e poi si ritira.
Ha provato a parlarmi più volte in questi giorni, ma le ho sempre urlato contro.

Vorrei solo sentirmi meglio, riuscire a distrarmi.

"Mio padre e Oliver sono partiti per Disneyland." Dice.

"È così noiosa la mia vita, cazzo." Borbotto alzandomi dal letto.

"Ti è sempre piaciuta, scopi, hai i soldi, hai le donne. Che cazzo vuoi ancora?" Sbottona il giubbotto e si tasta le tasche per cercare qualcosa.

"Non lo so." Ci rifletto su prima di rispondere.

"Fatti una doccia e usciamo." Si distende sul letto guardando il soffitto. "Chissà cosa stanno facendo le ragazze." Mormora.

Parla di Harper e Luna.

"Probabilmente si staranno divertendo." Inarco un sopracciglio e per un attimo mi è venuta la stupida idea di raggiungerle.
Ma la accantono subito, o Luna penserà che io vada lì perché provi qualcosa per lei.

Ma qualcosa mi spinge a volerci andare a tutti i costi, ho la strana sensazione che non stia bene.

"Beh, io con Harper ci parlo costantemente. Si sono fatte molti amici." Mi lancia un'occhiata divertita.

"E sono lì da appena due giorni." Rispondo infastidito. "Dovresti preoccuparti per la tua ragazza, piuttosto." Mi spoglio dirigendomi verso il bagno lasciando la porta aperta.

"Mi fido di lei." Ammette.

Alzo le spallucce e apro il getto dell'acqua calda, saranno anche cazzi loro.

Finisco la doccia e mi preparo in fretta, stranamente la stanza comincia a starmi stretta e devo andarmene da qui.

"Ma che cazzo stai facendo?" Impreca Blake vedendomi calarmi dall'albero da fuori alla mia finestra.

"Evito mia madre e le mie sorelle." Ammetto.

Staranno pranzando come un'allegra famiglia e non voglio che ci chiedano di unirci a loro.

"Tu sei fuori di testa." Continua ad imprecare.

Si cala dall'albero anche lui e appena atterra si strofina le mani per ripulirsele dal terreno.

Quanto Kaos sotto questa Luna.©Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora