Daniel
Le fauci di un grosso lupo sono tutto ciò che riesco a vedere: lo tengo lontano con le braccia, cercando di aprirgli il più possibile la bocca per rompere la mandibola. Due secondi dopo, riesco finalmente nel mio intento.Dannati cani.
Quando mi rialzo in piedi, vado subito alla ricerca di El nella sua forma animale.
Eccoti là, in preda a ringhi, che ti lanci sguardi assassini con altri tre animali grossi il doppio di te.
Eppure non accenni ad avere timore: sei un concentrato di odio talmente forte che ora sei praticamente impossibile da abbattere. Quando ho incrociato il tuo sguardo, ho avvertito il fuoco. Un fuoco che ti sei tenuta dentro per troppo tempo, e che ora è esploso insieme alla tua vera natura da lupo. Il che è piuttosto strano: da quel poco che ho studiato sui lupi, so che i tardivi non sempre hanno la forza di trasformarsi.Beh, tu sì.
L'Alpha se l'è data a gambe, probabilmente per cercare altri membri del branco. Infatti, una volta finito il lavoro, dovrò portarti via da qui: non intendo perderti un'altra volta per nulla al mondo.
Mi catapulto sul primo lupo che accenna ad attaccare la lupa: affondo i canini nel collo, senza tuttavia berne il sangue. Il lupo urla di dolore, per poi cessare quando finalmente pongo fine alla sua insulsa esistenza con uno strattone che gli rompe le ossa del torace.
Gli altri due ora sono su di te, che tu ribelli in modo davvero eccezionale. Sai di non avere la forza necessaria per affrontarli, per questo sfrutti la velocità e la tua figura di gran lunga più esile rispetto agli altri lupi.
Quando un terzo lupo si mostra alle tue spalle con l'intenzione infame di prenderti alla sprovvista, vado su tutte le furie: in due secondi contati, sono proprio davanti al cane con un ghigno stampato sulla mia faccia da schiaffi. Lo spingo addosso a una quercia non molto lontana, sentendo le ossa della colonna vertebrale che si frantumano. Tuttavia, riesce a rialzarsi in piedi.
Contemporaneamente, le urla della mia amata si fanno sentire: voltandomi, mi accorgo che ti trovi proprio sotto l'unico lupo che è rimasto, stavolta grosso come un orso.
Ti volti a guardarmi, faccio per avvicinarmi quando... fai qualcosa che il cane non si aspetta. Mordi la zampa accanto alla tua testa, con una forza tale da non lasciare la presa neanche con diversi strattoni.
Nel frattempo, un secondo prima di avvertire la sua presenza, mi ritrovo a terra con questo stupido bastardo che prende a mordermi il braccio. Lo strattono velocemente, non sentendo alcun dolore o emozione, se non l'improvvisa paura che mi assale per El.
Non sento più urla dietro di me.
Proprio per questo, assalito dalla rabbia, mi accanisco sul bastardo che mi sta rubando fin troppo tempo, facendolo fuori con alcuni colpi ben assestati e un morso talmente forte da strappargli la carne.
Mi volto, ma rimango con gli occhi sgranati quando mi accorgo che quel lupo, che prima era su El, ora è steso a terra senza una zampa: è soltanto uno della scia di cani morti che abbiamo lasciato intorno a noi. La puzza di sangue e morte inonda le mie narici, il viso che si tramuta in una smorfia di disgusto ma al tempo stesso anche di inquietante soddisfazione.
E poi, in un angoletto buio vicino a un cespuglio, ecco che scorgo la tua figura minuta e nuda. Sei nella tua forma umana, inginocchiata e intenta a riprendere fiato con i palmi delle mani poggiati sul suolo umido e fangoso.
Faccio un profondo respiro, consapevole del fatto che ora ti starai dando tutte le colpe del mondo per aver strappato la vita a questi poveri disgraziati.
Un passo, un secondo passo...- non ti avvicinare- mi arresto all'istante, sorpreso dalla tua voce di un tono più basso rispetto al normale, che mi ordina decisa.
Certo che ha il timbro diverso, è una cazzo di lupa. Dio, in cosa mi sono andato a cacciare... è una situazione più grande di tutti e due.
- El, sono Daniel...
- lo so, per questo fai un favore ad entrambi e vattene.
- non è così, Elizabeth, io sono qui e starò qui. Mi sei mancata tanto...- rimango immobile, certo del fatto che se non faccio come dici tu, la situazione potrebbe peggiorare da un momento all'altro: sento il tuo cuore battere all'impazzata, il calore del corpo è aumentato a dismisura insieme al ritmo del respiro, i muscoli tesi e ingrossati più del solito; lo sguardo puntato a terra, i capelli lunghi e riccioluti a coprirti come uno scudo. L'alba sta arrivando con i suoi raggi a colpirti la pelle sporca di sangue, tuttavia senza togliere la bellezza di quel corpo ormai divenuto più forte di quando aveva solo la parte umana a comandare.- tu no.
- so che non è vero- faccio un altro passo verso di te, stavolta senza ricevere risposta.
- Non può funzionare così. Io non sono quello che vuoi, non posso darti ciò che desideri. Va' via- così è questa la tua paura? Che io possa rifiutarti perché sei un lupo? Faccio ancora un altro passo, e mi metto in ginocchio proprio davanti alla mia rosa.Riesco a prenderti il mento con due dita, alzandolo per incastrare i miei occhi nei tuoi, e scoprire ancora una volta il mondo che si cela dietro di essi.
Rosso contro giallo.
Sangue contro oro.- Riesci ancora a guardarmi?- mi scappa un sorrisetto dolce, quindi rispondo mettendoci tutto il mio cuore.
- Ti guarderei altre mille volte- finalmente posso tornare a vedere quel verde che tanto mi ha fatto battere il cuore. I tuoi occhi vengono attraversati dai flebili raggi solari, diventando quasi trasparenti come se la tua anima fosse ripulita da tutta la paura, da tutto il dolore.
Ed è la cosa più bella che abbia mai visto.Ti abbraccio e posso sentire i tuoi muscoli rilassarsi, per poi ricambiare la stretta.
- oh, Daniel...- piangi contro il mio petto, e io non posso far altro che accarezzarti la nuca e baciartela più e più volte.Mi scosto per togliermi la camicia e, anche se è resa uno straccio sporco dopo la rissa, la poso sulle tue spalle, tornando a stringerti a me per non lasciarti mai più.
Al diavolo tutto quanto... io voglio te, che tu sia umana, lupa o alieno.
Il tuo calore mi avvolge senza tuttavia scaldarmi. Senz'altro, ora non avrai più freddo con me accanto.
Chiudo gli occhi, avvertendo la corsa di altri lupi che si avvicinano al bosco, lontani non più di cinquecento metri.Ma un momento di pace l'avremo mai?
- dobbiamo andare, non è più sicuro qui- ti prendo in braccio senza alcuna difficoltà, dirigendomi verso la nostra casa alla mia velocità disumana.

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𝓣𝓾𝓽𝓽𝓸 𝓓𝓲 𝓣𝓮
Vampir𝒫𝑒𝓇 𝓆𝓊𝒶𝓃𝓉𝑜 𝓊𝓃𝒶 𝓇𝑜𝓈𝒶 𝓅𝑜𝓈𝓈𝒶 𝓅𝓊𝓃𝑔𝑒𝓇𝑒, 𝒾 𝓈𝓊𝑜𝒾 𝓅𝑒𝓉𝒶𝓁𝒾 𝓇𝒾𝓂𝒶𝓇𝓇𝒶𝓃𝓃𝑜 𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝒻𝓇𝒶𝑔𝒾𝓁𝒾. La fortuna non ha mai preso parte nella vita di Elizabeth Allen, a cominciare dalla sua nascita prematura che...