L' arrivo a Prateria Erbosa

144 11 0
                                    

Era una mattina, mi svegliai con Curry, il mio gatto, sulla pancia. Mi faceva male la testa ormai da tre giorni. La mamma diceva che era perché guardavo troppa TV. Secondo me si sbagliava.
Nonostante il mal di testa mi alzai scrollandomi Curry di dosso. Scesi a fare colazione. La mamma aveva preparato le cialde con la Nutella.
-Buongiorno Caroline!-mi disse.
-Buongiorno mamma - le risposi io sempre mezza assonnata.
-Oggi è il grande giorno. Non sei eccitata? Partiremo finalmente per la nostra vacanza a Los Angeles.
-Sono contenta. Ma di sicuro non quanto te.
Finii la colazione e mi andai a vestire. Era solo una vacanza. Che cosa ci trovava la mamma di così speciale?
Mi preparai in fretta altrimenti non saremmo riusciti a prendere l'aereo. Presi la valigia e la misi nel bagagliaio. La mamma mise in moto la macchina e ci avviammo verso l' aeroporto. Da ciò che avevo capito il nostro aereo era il "Sunset Armony" . Nome curioso per un aereo. Ma devo dire originale. Messe tutte le valigie nello scomparto eravamo pronte per partire. Dico pronte perché mio padre non c'era. A quanto pare da quando sono nata lui non c'è mai stato. La mamma non ne parla e a me di certo non interessa parlare di uno che mi abbandonata a pochi mesi di vita.
I nostri posti a sedere erano il 202 e il 203. Ci sedemmo, allacciammo le cinture e l'aereo decolló. Soffrivo il mal di mare e anche il mal di cielo così mi addormentai. Un infallibile tecnica per non vomitare.
Mi svegliai quando eravamo quasi arrivati. La cosa strana era che sotto di noi non c'erano case, grattacieli o le cose che si trovano di solito in una metropoli. Sotto di noi c'era solo un grande prato vuoto e desolato. Quasi mi faceva pena. Il pilota parlò dall' altoparlante : - Preparatevi per l'atterraggio. State per scendere a Prateria Erbosa.
La mamma era sempre eccitata. Che fosse quello il posto in cui non vedeva l'ora di andare?

OlimpusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora