Era mattina e il sole stava sorgendo. Byron era già in piedi. Indossava una strana divisa. Non era la solita.
-Oh già. Mi ero dimenticato di dirti che stamani è un giorno importante. Non so perché ma Mister E vuole che siamo eleganti. Il tuo vestito è sistemato nell'armadio.
Aprii l'armadio, dentro c'era un favoloso abito azzurro. Era tutto luccicante. Andai in bagno lo indossai e mi raccolsi i capelli in uno chignon. Appena uscii dal bagno Byron rimase a bocca aperta.
-Avevo sentito parlare di belle ragazze con bei vestiti. Ma wow. Sei fantastica!
-Grazie -ero diventata tutta rossa dall ' imbarazzo.
Anche Byron era molto bello con quel vestito. La giacca era azzurra e i pantaloni erano bianchi.
Uscimmo nel corridoio. Tanti ragazzi avevano la giacca rossa, altri la giacca verde. I colori dipendevano probabilmente dal dormitorio a cui appartenevi. Stessa cosa valeva per gli abiti delle ragazze. Non vedevo ne July ne Piper. Tutti ci eravamo riuniti nella sala da pranzo. Mister E sedeva al suo solito posto. Accanto a lui su un trono d'oro c'era un uomo alto con i capelli castani tendenti al nero e gli occhi azzurri. Era molto più elegante di qualsiasi re che avessi mai visto e anche se non portava la corona avevo l'impressione che fosse un uomo potente.
-Buongiorno a tutti ragazzi -cominciò Mister E -come avrete notato abbiamo un ospite. È un onore per noi godere della sua compagnia. Prego -adesso parlava rivolto all uomo -spiegate ai nostri giovani il motivo della vostra presenza.
L'uomo si alzò e cominciò a parlare :- Dunque buongiorno ragazzi. Credo che sappiate tutti chi sono io. Comunque per chi non lo sa io sono Zeus re degli dei -si alzò un'area di stupore fra tutti noi. Mio padre era lì. Non lo avevo mai visto prima d'ora. E adesso che era lì non lo avevo nemmeno riconosciuto. Magari non si ricordava nemmeno che io fossi nata. Alla fine non mi vedeva da tanto tempo, probabilmente si era scordato di avere figli.
-Vi dirò solo questo. Ho bisogno che voi ragazzi mi facciate un favore. Credete sempre in me e negli dei. Non vi lasciate influenzare dal nemico. Se voi sarete dalla mia parte non avrò nella di cui preoccuparmi.
Detto questo si rimise a sedere. Tutti eravamo sconvolti. Chi dal fatto di incontrare Zeus, chi da questa richiesta. Mister E ci diede il permesso di sederci e mangiare. Non riuscivo a pensare al cibo. A quanto pare pure Byron la pensava come me. Quando tutti ebbero finito ognuno tornò nel suo dormitorio a pancia piena. Tutti tranne noi che non avevamo mangiato nulla.
Il corridoio era ormai deserto. Entrammo in camera e con grande stupore vedemmo Zeus intento a guardare un fringuello alla finestra.
-Oh siete qui -ci disse in tono sorpreso -vi aspettavo. So che sono arrivato così all'improvviso. Che per voi è strano ma oltre all'annuncio sono venuto per incontrarvi. Sono tanti anni che non vi vedo e a dir la verità sono molto felice di vedervi forti e così pieni di vita.
Io non riuscivo a parlare, invece Byron fece un gesto che potrebbe apparire strano per un maschio ma fu di sicuro un gesto che nostro padre apprezzò molto. Lo abbracciò. Era la cosa più dolce che avessi mai visto. Un figlio che abbraccia il padre che non sapeva quasi di avere. Avrei potuto farlo anche io. Zeus e Byron non me ne diedero il tempo. Mi strinsero forte. Rimanemmo così per qualche minuto. Adesso mancava solo Atena e poi saremmo stati la famiglia al completo.