Vidi che la maggior parte dei ragazzi andava verso una certa direzione,cosi li seguii. La mensa era grande quasi quanto la sala grande di Harry Potter. Ma probabilmente il cibo non vi appariva sopra per magia. Ogni dormitorio aveva il proprio tavolo. Qui mi arrabbiai. Trovavo ingiusto che non si potesse decidere a chi stare vicino. Mi sedetti al mio tavolo con Byron accanto. Notai che alcune ragazze lo fissavano a bocca aperta. Fra me pensai: " adesso sbavano". Nessuno ci guardava male. Era la prova che non gli avevano detto che noi eravamo più potenti. Però qualcuno che mi guardava male c'era, tante ragazze che si erano prese una cotta per Byron erano invidiose di me. E come dargli torto. Avevano ragione. Byron era molto bello. Ma non ero ancora al livello "ora sbavo" e non ci sarei mai arrivata. La cena era squisita. Più di ciò che cucinava la mamma. Ora che ripensavo a lei ero triste. Byron se ne accorse e infatti mi chiese:
-Che hai? Qualcosa che non va?
-Stavo solo ripensando a mia mamma.
-Ti deve mancare tanto.
-Sì - risposi. Volevo essere forte. Fargli vedere che non ero una che piagnucolava per delle sciocchezze, ma era impossibile. Io ero così.
Finito di mangiare Mister E ci diede la buonanotte e se ne andò a dormire. Tornammo ognuno nel proprio dormitorio. Tutti tranne tre ragazze che ci stavano seguendo.
-Ciao Byron- dissero in coro le tre galline.
-Ragazze- rispose prontamente lui. Non sembrava ne entusiasta ne scocciato. A quel punto decisi di andare. Non ero ben accetta dalle galline. Mi cambiai prima che Byron rientrasse. Non era semplice vivere con un maschio. Dovevi fare tutto di nascosto. Quando lui aprì la porta, io ero già nel letto che leggevo.
-Che libro leggi?
-Sì chiama "I lupi del deserto"
-Sembra carino. Comunque ti volevo chiedere. Come mai prima te ne sei andata?
-Non sto molto simpatica a quelle tre.
-Capisco. Ma appena te ne sei andata una di loro voleva baciarmi. Sono corso via ma mi hanno inseguito. Menomale che è arrivato Mister E e gli ha detto di andare a dormire.
-E ti lamenti anche. Hai tre ragazze carine che ti amano.
-Quello non è amare, è desiderare. E comunque non sono ragazze ma galline. D'ora in avanti tu starai con me quando ci sono delle galline nelle vicinanze. In qualche modo con te sono al sicuro.
-Se proprio insisti. D'accordo. Buonanotte.
-Buonanotte.
Spensi la luce.