Imparo ad usare i miei poteri

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Byron quella mattina aveva fatto tardi alle lezioni. Era rimasto a dormire fino alle 10:30. Quando arrivò, Mister E lo raccomandò di non tardare più.
-Siete diventati esperti con le armi ormai. Come avrete notato siete riusciti a sconfiggere ben 2 mutaforma. Però all'inizio credevo che la nostra scuola fosse sicura per voi. Dopo l'attacco di ieri sono certo che non esista nessun posto sicuro adesso.
-D'accordo siamo in pericolo ma se la scuola è nascosta, come ha fatto ad entrare? -ero curiosa di sapere la risposta.
-Beh, o qualcuno lo ha fatto entrare oppure ha fiutato il vostro odore. Quelli sentono l'odore di quelli come voi a km di distanza. Soprattutto se hanno un odore così forte. Comunque credo sia arrivata per voi l'ora di imparare ad usare i vostri poteri.
Atena vi ha dato l'intelligenza che ovviamente usate tutti i giorni.
Zeus però vi ha dato poteri più importanti come ad esempio volare oppure scatenare temporali e influire sulla meteorologia. Avete mai fatto caso che quando siete arrabbiati c'è sempre un grande temporale? Oppure che quando siete tristi piove? Che quando avete paura c'è la nebbia? Ecco il meteo sbaglia sempre perché non dipende da fattori scientifici ma dalle vostre emozioni. Ritornando al volare non siete come le rondini o le aquile. Se vi buttate di sotto da un burrone voi non vi schiantate a terra. Più che un volare i li chiamerei "fluttuare" oppure "quando cado non mi spiaccico". Provate forza.
Salii su di una scala. Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere. I miei piedi non avevano toccato terra. Aprii gli occhi. Fluttuavo. Desiderai tornare a terra e i miei piedi toccarono il pavimento.
-Come avrai già capito questo potere si controlla con la mente. Ciò che che non sapete è che se siete molto spaventati non riuscirete a fare niente e cadrete. Per questo per quanto possa essere spaventoso dovrete essere coraggiosi.
Provò anche Byron. Quando tornò a terra lo definì come "una figata assoluta".
-Qualcuno mi ha detto che stanotte avete dormito nello stesso letto. Fra di voi c'è del tenero per caso?- ci chiese Mister E.
-Tecnicamente eravamo nello stesso letto, però lui era seduto ai miei piedi quando mi sono addormentata. Comunque se proprio ci tiene a saperlo fino a ieri sera lo odiavo- risposi io.
-Odiare è un parolone, diciamo che mi diprezzavi- corresse Byron.
-Per quanto possa contare e non che mi voglia intromettere nei vostri affari di cuore, sappiate che sareste un ottima coppia voi due insieme.
Io arrossii, Byron scoppiò a ridere ma anche lui era tutto rosso. Detto quello Mister E se ne andò.

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