Entrai nel dormitorio. Era molto carino. I letti grandi erano posizionati al centro della stanza. Sulla parete a sinistra c'era la porta del bagno. Due grandi armadi ricoprivano la parete di destra. In fondi esattamente davanti alla porta d'ingresso c'era un enorme finestra che illuminava tutta la stanza e dalla quale uscendo ti ritrovavi in magnifico balcone con i fiori sparsi dappertutto. Aprii gli armadi. Dovevo sistemare la mia roba. Ma non so come era già tutta là dentro sistemata perfettamente. Anche quella del mio compagno era in ordine. Dovevo dividere la stanza con lui. Tanto valeva la pena che ci conoscessimo.
-Ciao, io sono Caroline - e gli porsi la mano in segno di saluto
-Io invece sono Byron. Piacere- mi strinse la mano.
Sinceramente era un bel ragazzo: alto, castano, occhi verdi, lentigginoso. Adoravo i ragazzi lentigginosi. Non so perché ma mi piacevano perché avevano un segno di riconoscimento, un po come una voglia.
- In quale letto vuoi dormire? -mi chiese subito.
-Mi piacerebbe quello alla finestra ma è uguale se vuoi andarci tu.
-Perfetto. Odio i letti alla finestra ho sempre paura che possa entrare qualcuno.
-Per questo io invece ho paura della porta.
Ci mettemmo a ridere. Aveva una bella risata. Di quelle che ti fanno scordare che sei triste e ti fanno ritornare il sorriso.
Gli feci una domanda. Forse un po sciocco da parte mia.
-Secondo te perché Mister E ha detto che siamo in pericolo più degli altri e tutto il resto?
-Vuoi saperlo davvero? Io non so perché di preciso. Ma ho un ipotesi. Dunque gli Dei hanno dei poteri, più o meno delle cose che sanno fare. Se loro li hanno probabilmente anche noi abbiamo una specie di potere. E se ci fai caso gli altri ragazzi sono figli di Dei minori come Afrodite o Efesto. I nostri genitori sono Zeus e Atena. Non c'è paragone tra i nostri genitori e i loro. Quindi in qualche modo siamo più importanti e più forti per questo. Ma sinceramente non so perché siamo in pericolo. Non voglio nemmeno saperlo.
-In effetti ciò che hai detto potrebbe essere vero. Ma se lo fosse avremmo tutti i nostri compagni contro. La gelosia porta sempre cose brutte. Se questo è vero allora saranno di sicuro invidiosi e arrabbiati nei nostri confronti.
-Hai ragione. E vero. Però da come Mister E ci parlava sembrava quasi dicesse "io vi proteggo. Sono dalla vostra parte. Non abbiate timore. "
-Già. Forse hai ragione. Dovrei stare tranquilla. Almeno per ora.
Erano le 7.30. Una campanella suonò. Era l'ora di andare a cena.