- IL PIANO- PT.1.

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Alla fine le pulizie dei corridoi le facemmo proprio alla buona. Amaria disse che Julian era un'esagerato e che non si sarebbe mai sognato di escludere qualcuno dalle settimane classiche.
"Non dobbiamo preoccuparcene" continuò a dire poi, passando la scopa per terra " anche se dovesse essere, con la media che ho a greco e letteratura sfido chiunque a torcermi un capello" concluse aspramente.
Io di certo non potevo ragionare in quei termini quindi mi limitai a stare zitta, a fare quel che potevo e spolverare le statue ruvide dei Cherubini.
L'idea iniziale di entrambe era quella di affaticarci il meno possibile ma , alla fine, le varie rampe di scale che fummo costrette a percorrere su e giù con un certo nervosismo e furia di finire, ci esaurirono.
Bryce passò ad una certa portandoci due bottigliette d'acqua che aveva recuperato in mensa dalla cena, che, tra parentesi, io ed Maria eravamo state costrette a saltare
"Grazie Bryce" bofonchiai, sinceramente assetata.
" Ti sei proprio sprecato eh." Commentò invece Amaria.
" Mi rifiuto di prendermi responsabilità inutili per le vostre stupide azioni, care ragazze. E poi, vi ci siete infilate da sole direi. Tu, Li, potevi solamente chiedere scusa e ora magari non sareste tutte e due qua nel bel mezzo della notte e nella semioscurità ad elemosinare acqua."
Ci rispose Bryce controllando maniacalmente il suo orologio da polso. Effettivamente aveva ragione, avrei potuto solamente chiedere scusa e adesso sarei a letto. Nel mio comodo e caldo letto. Però chissà per quale motivo avevo preferito fare la dura e ciò significava - rullo di tamburi- altri tre corridoi da dover spazzare, lavare e spolverare entro la mattina.
" A Liana piace provocare Julian, ha capito che così attira la sua attenzione" ridacchiò Amaria. Per la prima volta da quando l'avevo conosciuta avrei voluto prendere uno dei Cherubini in gesso che stavo meticolosamente spolverando e spaccarglielo in testa. Proprio sopra i suoi bei capelli dai riflessi amaranto.
" Ma vaffanculo"mi limitai a dire. " E poi non è assolutamente vero. Pure tu non sei un'angelo con lui e lui neanche ti considera, perciò.... è solo spaventato perché crede di non riuscirmi a controllare, non vuole che vada a spifferare tutto quanto a giro. Se solo avesse la minima idea dell'influenza che ha su di me.."
Bryce schioccò improvvisamente la lingua. " Tu continua a non farglielo capire. Altrimenti perdermo ogni vantaggio. E comunque non preoccuparti Li, del resto Amy e Julian si sono stuzzicati a vicenda tempo addietro, e lui le ha fatto ingoiare anche quell'ultimo briciolo di orgoglio che le è rimasto." Mi disse, ironico.
Io ridacchiai ma smisi quando vidi che Amaria si era spaventosamente incupita.
" Già " commentò lei poco dopo, sempre cupa in volto. " Ecco perché quelli della A sono pochi ma pericolosi. Non sai mai cosa potrebbero rifilarti. Infatti sono molto preoccupata per il modo in cui trattano Lillian. C'è qualcosa sotto che mi sfugge ma.....ah ,cielo!" E così dicendo si batté il palmo della mano sulla fronte mimando un " stupida" con le labbra.
" Lillian! Non ti ho detto il piano che ho ideato stamani mattina ,quello del bigliettino!"
Io mi destai in piedi( ero infatti seduta su una delle panchine in legno attaccate al muro) ,incredula di me stessa. Tutta quella stanchezza e quel caos e non mi ero neanche chiesta per cosa!
Bryce alzò gli occhi al cielo, come se non sapesse cosa farsene della nostra sbadataggine, e se ne andò senza neanche salutarci.

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Amaria mi spiegò che cosa aveva in mente con dovizia di particolari. Parlò talmente velocemente che feci fatica a seguirla.
" Rallenta un secondo, ma sei impazzita? Intendi irrompere di nascosto nel dormitorio femminile della A , più precisamente in camera di Antoniette e rubarle il diario? E se ci scoprissero che vorresti farci?
Ti voglio bene ma io non vengo, la mia vita non la rischio così."
Amaria aveva alzato gli occhi al cielo
" Ma avanti Li, pensaci. Lo troveremo utile, senz'altro! Ragazze come Antoniette scrivono compulsivamente tutto ciò che accade nella loro vita. Dobbiamo solo entrare senza farci beccare e fregarglielo"
" Ma,Amy,tu non capisci. Se ne renderebbe subito conto e i suoi amici ci darebbero la caccia per tutta la scuola a suon di padellate,
se ci va bene. Altrimenti passano subito ai coltelli."
Amaria rise.
" Anzi no, non brandirebbero mai coltelli, sarebbe poco sofisticato. Passano subito alle pistole e allo strangolamento. Ma insomma, io non lo trovo produttivo questo piano" conclusi apprensiva .
" Li, per allora noi avremmo già letto ciò che ci interessa, avremmo capito cosa è successo veramente a Luisa e avremmo già denunciato con tanto di prove tra le mani.
Fidati di me, conosco bene questa classe, so che cosa fare.
Domani pomeriggio, durante la riunione per la gara di traduzione, noi due ci intrufoleremo in camera di Antonella.
Ho un'ottimo piano, vedrai."

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