- A GIRO PER IL CASTELLO, DI NOTTE-

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Per Luisa non ci fu un vero e proprio funerale, quindi ci risparmiamo dello stress inutile in mezzo al caos generale.
A quanto pareva i suoi genitori non avevano molte intenzioni di spendersi per organizzare un'evento del genere, quindi Luisa fu semplicemente cremata,e le sue ceneri invece, poste in un bel vaso di porcellana cinese.
La Aarmand venne a darci il vaso qualche settimana più tardi l'avvenimento e devo dire che fu impressionante tenere per la prima volta in mano un oggetto del genere. Non riuscivo a crederci, inizialmente mi parve uno scherzo di pessimo gusto.
" Ma che dovremmo farci,noi? "Aveva chiesto Bryce con voce rotta.
"I genitori della ragazza hanno detto che potete gettarli in qualche posto che le piaceva. Magari c'è un luogo a cui era particolarmente affezionata,non so. Ha passato 4 anni della sua vita qui, o sbaglio?."

No,di certo la Aarmand non si sbagliava. Ma Luisa, a detta di Amaria e Bryce, non amava particolarmente il Melanconly e dintorni quindi le ceneri rimasero sopra una delle mie due mensole per un po'.

Mi rendo conto che tutto ciò è estremante riassuntivo ma i giorni che seguirono la morte della povera Luisa furono i più opprimenti della mia vita, e lo dico tutt'ora, a distanza di anni passati.
In quanto a cosa le fosse successo, dalle autopsie era emerso che fosse morta per annegamento nel lago vicino ai pressi della scuola, in seguito ad aver fatto uso scorretto di bibite fortemente alcoliche e sostanze stupefacenti. Evidentemente,come mi feci confermare poi, Luisa non sapeva nuotare e, stordita com'era doveva essere caduta e non essersi rialzata più,annegando di conseguenza . O almeno, è così che il caso fu frettolosamente archiviato . In realtà sia io ,che Amaria, che Bryce ma sono sicura anche il resto della scuola e degli insegnanti, la Aarmand compresa, sapeva che qualcosa non quadrava in quella storia. Tutti sapevano, anche se lo tacevano, che la A era in un modo o nell'altro implicata nella faccenda.
Eravamo abbastanza sicuri che il caso fosse stato velocemente messo a tacere per risparmiare il buon nome del prestigioso istituto Melanconly. Quindi i giornali, ( ovviamente corrotti dai genitori della tanto rinomata classe ) cominciarono a scrivere articoli accanendosi per lo più sulla figura della nostra povera amica morta. Venne detto che il suo comportamento ( vale a dire bere e drogarsi ) non era stato degno di un'alunna frequentante una scuola di questo livello e venne anche detto che Luisa purtroppo non aveva voti alti, come se tutto ciò ,in un certo senso, fosse andato ad impattare sul ricordo e il sentimento di dispiacere che qualcuno poteva provare leggendo quel che era accaduto. Era come se, dicendo che magari Luisa era brutta, cattiva e scema il mondo non sentisse di aver perduto qualcosa di così prezioso come avrebbe invece potuto essere se a morire fosse stata una ragazza bella, brava e ben voluta da tutti.
Dal canto nostro, io, Amaria e Bryce avevamo dormito insieme e ci eravamo anche tenuti a distanza da tutti i membri della classe A, mentre invece le lezioni erano state sospese a causa di vari problemi burocratici che la scuola stava attraversando a causa della fatto che Luisa era ancora una minorenne, all'epoca.

Fu proprio in una di queste sere che cominciarono a sorgere i nostri primi dubbi e le prime idee su come muoverci.
" Innanzitutto" cominciò Amaria mentre seduta nella mia scrivania finiva di scrivere un tema riguardante la vestizione degli eroi nell'Iliade e nell'Odissea "innanzitutto ci servono delle prove. Prove davvero concrete, intendo. Nessuno accetterà una storia del genere se diciamo " crediamo di aver visto". Non se ne parla. Ci vogliono prove schiaccianti. Non ci resta altro che provare a incastrare Julian, North e gli altri membri della classe A. "
" Abbiamo capito Amy ma qua un'altra cosa che ci serve sicuramente sapere è perché mai Luisa abbia deciso di mentirci. Se non è uscita con Edward dov'è che è andata?" Aggiunse Bryce.
" E inoltre " continuò Amaria "Luisa aveva un diario. Va di gran moda possederne uno,ora, quasi tutte le ragazze lo hanno.
Lei ne era ossessionata, girava sempre con la chiave attorno al collo. Mi chiedo se sia bruciata insieme a lei...insomma,dobbiamo ritrovare questo diario. Ero convinta di avercelo, lei me lo lasciava sempre nell'armadio prima di uscire ma adesso è sparito e non so chi l'abbia preso. Dobbiamo trovarlo e leggerlo."
" E questo è un'altro mistero su cui ci tocca lavorare. Come può un diario sparire nel nulla?" Chiesi io,anche se non ci tenevo molto a sapere la risposta.
Bryce si mise a fischiare. Io stavo disegnando seduta sulla cassapanca mentre lui, sdraiato sul mio letto con le mani dietro la nuca guardava il mio bel soffitto a volta con aria vaga. Mi chiesi a cosa stesse pensando.

Dopo cena mi dissero che c'era una telefonata per me in segreteria e, sapendo che di altri non poteva trattarsi se non di mio fratello, corsi istericamente giù per le scale per rispondere al telefono portatile della scuola.
A quell' ora non vedevo a giro nessuno, le scale e la ringhiera erano fatte di quercia, le finestre erano alte e con le inferriate. Il corridoio che percorsi era avvolto nella semioscurità e mi sembrava di respirare un'aria alquanto sepolcrale. Cominciai ad inquietarmi.
Baluginava solo la luce di una candela in lontanza e faceva brillare gli arredamenti dorati e lucidi del castello ,come ad esempio le armature. Imboccai quindi un'altro corridoio.
Un tappeto rosso ciliegia ai miei piedi si prolungava per dei metri e spariva poi nell'oscurità infinita . Le finestre decorate costituivano invece una parte importante del muro alla mia destra. Alla mia sinistra c'era qualche statua in gesso e anche un grande orologio a pendolo fatto in legno d'ebano.
Nulla da fare però. Mi ero persa. Non riconoscevo quella parte del castello.
"Dannazione. Perché sempre a me?" Pensai. Provai ad avanzare ancora e ancora. Nulla da fare veramente,non sapevo dove stavo andando. Volevo tentare di ritornare sui miei passi ma il rumore di lontane voci mi fece gelare il sangue nelle vene.
" Non hai spento la sigaretta prima,Jhoon. Vorresti dare fuoco agli arazzi per caso? "
A parlare era stato North, lo riconobbi subito, il che mi fece sentire anche un po' strana. Non sapendo cosa fare e dove andare mi appiattì di fianco al pendolo, sperando che la sua profondità mi coprisse abbastanza.
Non riuscivo a distinguere bene anche le altre figure. Erano in tre ,certamente, e avanzavano con un candelabro in mano. Alcune zone del castello erano troppo vecchie per potercisi instaurare un'impianto elettrico e poi,avevo la netta sensazione che nessuno dei 4 dovesse trovarsi realmente lì.
Mi sporsi leggermente per osservare meglio. Uno dei ragazzi era North, lo avevo riconosciuto. L'altro era Julian, con la sua solita camicia leggera e sbottonata e i capelli raccolti dietro la nuca. Aveva un bel viso coi capelli tirati così.
L'ultimo era Jhoon Lin, il referente di teatro. Non lo avevo mai osservato bene prima ma era davvero un bel ragazzo. Se non fosse stato per delle palesi cicatrici di acne sulle guance avrei osato dire fosse perfetto.
"E che te ne importa? Tanto orami è tutto una merda perché la troietta che ti sei fatto ci ha visti uscire dal bosco"
Jhoon parlava di me. Ricacciai la testa indietro e mi appiattì ancor di più al muro. Con una mano cercai di tenere appiccicata la gonna alle ginocchia. Tutto ciò non era bello, non lo era affatto.

Quando, dopo alcuni minuti di silenzio mi spaventai credendo si stessero dirigendo cautamente verso la mia direzione, Julian parlò " Quella ragazzina è un problema,lo è per davvero. " Disse con il suo solito tono sottile, cupo e vagamente sensuale.
" Eh certo! Come può non esserlo, l'hai minacciata di morte Julian.Ma in che paese vivi, si può sapere? "
Questo era North. Non lo avevo mai sentito esprimersi con tanta veemenza,non lo credevo capace.
" Maria e Bryce sono sempre stati un po' delle palle al piede,bisogna ammetterlo. Ma almeno avevano la decenza di non agire in fatti. Lillian invece.....non so quale sia il suo status sociale ma un pregio che non depone a nostro favore lo ha . È passionale. E anche abbastanza emotiva. Questo non lo avevo minimamente preso in considerazione la prima volta che l'ho incontrata, altrimenti avrei certamente fatto qualcosa.
Non riesce a tenere la bocca chiusa e non so se è eccessivamente coraggiosa oppure eccessivamente scema.
Tu che ci hai avuto a che fare,come ti è parsa?"
Silenzio totale. Credo che North stesse sbuffando. " Non so Julian, se dovessi ricordarmi di tutte le ragazze che porto a letto starei lustro. Non ricordo nulla di quella sera. So solo che quando mi svegliai lei non c 'era più, se n'era andata la mattina presto, alle prime luci dell'alba."
" E quindi ora che si fa? Julian trovaci una soluzione, perché non so gli altri, ma io sto per impazzire."
Julian in risposta scoppiò a ridere. Aveva una risata cristallina, allegra.
" Non esiste nessuno in grado di farci qualcosa, Jhonny. Devi star sereno. Se qualcosa dovesse andar storta e loro dovessero diventare troppo un problema , sappiamo già che cosa fare "

Il tono con cui pronunciò quest'ultima frase non mi piacque per nulla. Stetti in silenzio a contemplare il buio anche dopo che se ne furono andati, in preda alla tachicardia.
E ora che avremmo fatto io ,Amaria e Bryce?

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