Mi svegliai di soprassalto nel cuore della notte e mi resi conto di non essermi svegliata per puro caso. Amaria infatti mi stava scuotendo con una certa insistenza, sussurrandomi all'orecchio :"Li, Lillian, svegliati."
Faceva freddo e io avevo sonno,fuori si stava scatenando il più violento dei temporali. I soffi d'aria che entravano dalle fessure delle finestre fischiavano minacciosamente, contornati dai suoni dei tuoni e della pioggia.
Un lampo illuminò per una frazione di secondo la stanza, il che mi bastò per scorgere la sua aria assonnata e preoccupata.
" Eh? Che c'è??" Mugugnai.
" Li, Luisa non e tornata, dove sarà secondo te?"
Mi sembrò un motivo stupido per preoccuparsi e,stanca com'ero, mi infilai sotto al piumone dandole le spalle.
"Lillian!" Strillò lei,scoprendomi.
" Eh, ma ti prende? Non devo spiegarti io come funzionano queste cose, si sarà trattenuta un po' di più con Edward ma cosa sarà mai?"
" Non mi sono spiegata bene allora" cominciò lei "Edward non è mai uscito con Luisa stasera perché lei non si è presentata!" Concluse con voce sommessa.
" Come fai a dirlo?" Ormai ero in piedi, intenta ad accendere una candela e raccogliermi i capelli bruciati.
Dovevo assolutamente tagliarli l'indomani.
" Bryce ci ha fatto visita poco fa per sapere se Luisa fosse rientrata poiché Edward lo aveva avvertito. Come puoi ben vedere Luisa però non è qua!
Di grazia,che le sarà capitato? Liana, dobbiamo sbrigarci e avvertire qualcuno. Bryce ci aspetta nell'atrio, datti una mossa."
Fui costretta a partire in spedizione mezza assonnata e con la testa che mi girava non poco. Ma ciò non mi impedì di accorgermi, mentre camminavo per il corridoio buio con la candela in mano e Amaria qualche passo avanti a me, qualcosa di analogo che si muoveva fuori dalla finestra.
Mi fermai un'attimo e mi avvicinai a passo lento, toccando con i polpastrelli e appiccicando la fronte al vetro.
Le gocce di pioggia sbattevano rumorosamente contro le finestre, come a volerle sfondare, l'aria sembrava infestata dagli spettri, e fuori si vedeva questa grande distesa nera che si muoveva agitandosi, il bosco. Ma non era questo ad aver catturato la mia attenzione. Proprio sotto di me, mascherati con un lungo mantello nero e il cappuccio, tre figure uscite dal bosco erano intente e rientrare al Malinconly. Rimasi immobile per un'istante, cercai di notare chi potessero essere e non dovetti faticare molto poiché uno di loro alzò senza preavviso il volto nella mia direzione, e mi vide.
Le sopracciglia perfette e scure, la pelle pallida, gli occhi dalle lunghe ciglia nere. Era Julian dannazione. E mi aveva vista.
Non poteva non avermi riconosciuta, ero inconfondibile, illuminata pure dalla luce della candela. Scappai velocemente e raggiunsi Amaria che stava scendendo le scale a chiocciola.
Giù, fermo alla statua del Laocoonte c'era Bryce ad aspettarci.🕯️ 🌙 🌒 ✨🔥🥀🍂🍁🍄🌧️🌩️
" Quindi hai visto Julian e altri due ragazzi uscire dal bosco,giusto?" Mi domandò Bryce per la centesima volta, oramai tutta la scuola era stata avvertita, il caos generale regnava sovrano, la polizia stava cercando da ore senza trovare nulla. Erano stati interrogati in molti, specialmente Amaria, Bryce ed Edward, che era sul punto di svenire.
" Si, te lo posso giurare. Dobbiamo dirlo a qualcuno..."
" NO!" Esclamarono sia lui che Amaria all'unisono. " Non se ne parla. " Continuò lei " ci metteremmo solo nei guai. Nessuno deve sapere che sappiamo, men che meno Julian e compagnia. Qua c'è qualcosa che non quadra, è assurdo."
" Ma Amy, lui mi ha vista. Ha alzato lo sguardo e mi ha vista" piagnucolai
" Siamo nei guai fino al collo allora, maledizione " bisbigliò Bryce guardandosi attorno
" Sentite, non facciamone un dramma. È tutto abbastanza improbabile,no?
Vedrete che la troveranno e che starà bene ,insomma, si parla di Luisa che è l'essere più sensibile di questa terra. Per quale motivo uno come Julian dovrebbe avere a che fare con la sua scomparsa? È semplicemente assurdo. "
Mentre Amaria e Bryce discutevano il mio sguardo corse da una zona a quell'altra dell'atrio e lo individuò.
Se ne stava appartato a fumare e osservava tutto il caos attorno a sé, gli studenti agitati, i professori disperati, con una calma impressionante.
Appoggiato al muro della parete, con indosso solo una maglia grigia e i pantaloni di una tuta da ginnastica color cemento. Scalzo.
Alle orecchie aveva un paio di orecchini con una goccia verde smeraldo. Probabilmente quelli erano Smeraldi.
Mi avvicinai a lui, presa dall'adrenalina, e mi posi davanti.
Lui mi guardò per un'istante con un'espressione indecifrabile e poi voltò lo sguardo. Una nuvola di fumo mi investì, facendomi tornare di cattivo umore. "sei davvero incredibile lo sai? E nel peggior senso della parola." Dissi poi, cercando di non tremare.
" E tu mi conosci bene,vero?
Sei ridicola, vai a dormire.... Come ti chiami scusami?"
Mi chiese aggrottando le sopracciglia.
" Tu lo conosci il mio nome! Non fare finta ,idiota." Inveì io. Lui incrociò le braccia al petto e mi fisso sorridente e sereno, inclinando la testa come se stesse osservando qualcosa di interessante.
"Quindi ora te la prendi anche sul personale eh? È per questo che mi disturbi,perché ti senti ferita nell'orgoglio? Sei proprio una ragazzina e io continuo a non ricordarmi il tuo nome. " Mi rispose lui. Sembrava si stesse divertendo davvero un mondo.
Quando però gli dissi, aggressiva" e allora che ci facevi alle 4:00 di notte fuori nel bosco? Questo te lo ricordi per caso?
Dov'è Luisa e che le avete fatto?"
Diciamo che qui il sorriso gli morì sulle labbra.
" Non ti devo nessuna spiegazione, ragazzina." Il suo tono di voce cupo mi intimorì un po'. Indietreggiai fissandolo negli occhi.
" Ascoltami bene, non ti conviene andare a dire in giro quel che hai visto stanotte. Lo dico per il tuo bene. Mi concedo di avvertiti personalmente visto che sei qua da poco"
Concluse con un mezzo sorriso tranquillo.
"Dov'è Luisa?" Insistetti io
" Ma per l'amor del cielo, come sei pesante. Ti ripeto che non so dove sia la tua amica, non la conoscevo, non ti devo spiegazioni. "
" E se io andassi a raccontare ciò che ho visto,allora?"
Sussurrai con aria di sfida
" Non hai prove per confermare quest'assurdità e poi non lo faresti mai" disse lui con aria truce mentre tirava l'ultimo tiro di sigaretta.
" E perché no? " Lo provocai,seria. Julian mi sorrise debolmente e, spostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio disse solamente: " perché io ti ucciderei, Lillian".
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I Carismatici
Roman d'amourDopo la tragica morte dei loro genitori, Lillian e suo fratello minore ,Laurie, sono costretti a separarsi e vengono mandati in due college diversi per volere del nonno, un'egocentrico ricco e amante del classicismo(in special modo del greco e del l...