C'era un caos assurdo a giro per il Malincoly e scoprimmo così che gli scenografi erano davvero troppi.
Fummo costretti a dividerci in tre gruppi.
Uno sarebbe andato con North, l'altro con Wirt e l'altro ancora con Sophie, della A. Avevamo saputo poi, indirettamente, che Julian si era mostrato abbastanza scocciato da questa improvvisa nomina di altri referenti ma non si poteva fare altrimenti per quella volta.
A me scocciava invece che dovessero essere per forza nominati dalla A, anche perché esisteva gente molto più qualificata per dirigere il lavoro all'infuori di quella classe.
Voglio dire, A parte North, che eravamo tutti costretti a subire, Wirt era il più fastidioso diciottenne che avessi mai incontrato;di certo non gliene importava un bel niente di dirigere dei lavori un minimo creativi, mentre Sophie era , come diceva Bryce " l'oca più stupida che esista ma purtroppo sa come studiare, la bastarda."
Quando cominciarono a dividerci in gruppi scoprì che ero finita in quello di North, ovviamente.
" Bene" cominciò lui, pragmatico" state tutti bene a sentire, non ho voglia di sgolarmi: Dobbiamo mantenere un certo ordine, altrimenti sarà difficile stare a sentire le esigenze di tutti e lavoreremo nel malcontento. Certo che siamo veramente tanti.....
Comunque, Julian settimane fa ha avuto il permesso dalla Aarmand per farci usare la Biblioteca in cima alla torre, almeno fino a quando oggi pomeriggio non avranno liberato la palestra grande per farci lavorare con il materiale artistico, i pacchi con pennelli e gesso devono ancora arrivare, Tara e Dan andranno a prenderli tra qualche minuto.
Vi ricordo che è un grande privilegio poter entrare in questa biblioteca, è vecchia quasi quanto la scuola e possiede numerosi volumi originali di capolavori. Esigo il massimo rispetto e buona partecipazione da parte di tutti quanti.
Seguitemi"
Mentre camminavamo North fu assalito da una pila di ragazze che cominciarono a elencargli le loro idee su come decorare l'atrio.
Il tema di quell'anno era la tracotanza ( ύβρισ) e, visti i precedenti disastri degli anni scorsi ( almeno così mi riferirono poi) il lavoro doveva venir su abbastanza bene.
Arrivammo nella sala grande che era poco distante dall'atrio e da lì prendemmo le scale.
Le mie rampe di scale preferite, all'interno del Malincoly.
Fatte in pietra, come quelle che portavano al mio dormitorio, ma su queste c'era stato steso sopra un sottile tappeto di velluto cremisi e il corrimano era dorato e incredibilmente ben lavorato, pieno di riccioli e conchiglie di madreperla incastonate chissà come e tenute ancora lucide chissà come.
La libreria era in cima alla torre circolare più ampia e aveva scaffali di librerie disposte semicircolarmente, nel centro si facevano strada delle lunghe tavolate in legno scuro e sedie color corallo.
C'erano anche tre finestre più piccole , con pannelli a rombi, e panche in legno intagliate sotto.
Credo che quella fosse l'unica " stanza" del castello dove le pareti erano rimaste completamente in pietra e dove il soffitto non era né affrescato e nemmeno decorato.
Anche il pavimento doveva essere in pietra, ma era interamente ricoperto da un morbido tappeto verde fondo di bottiglia.
Io mi sedetti in una delle panche in legno sotto le finestre, ignorando lo sguardo di scherno degli altri alunni e guardai fuori dalla finestra.
Dava sullo stagno di ninfee, mi chiesi come doveva essere durante le stagioni calde.
North richiamò la mia attenzione schiarendosi la voce.
" Bene, considerando che Lillian sta bene là dove si trova, direi che tutti gli altri possono comodamente sedersi sulle sedie e cominciare a elencare le proprie idee."
Un ragazzino seduto accanto a North, che era a capotavola, parlo per primo, schiarendosi la voce terribilmente acuta:" io direi di costruire una statua di Icaro. Noi potremmo occuparci di lui mentre i gruppi di Wirtoland e Sophie del mare e delle ali."
North passò in rassegna dei fogli che aveva in mano " e come vorresti farla questa statua?" Chiese.
" Con del gesso liquido e del cartone, magari ?"
North scoppiò a ridere. Non l'avevo mai visto ridere ma a quanto pare non doveva essere presagio per qualcosa di positivo perché tutti si irrigidirono e pure io seguì il loro esempio.
" E ditemi,qualcheduno di voi sarebbe davvero in grado di costruire di sana pianta un'essere umano di notevole grandezza e farlo pure sembrare tale? "
Nessuno rispose
" Come pensavo. Altre idee?"
Avrei voluto farli cuocere nel loro brodo per vendetta ma sapevo anche che quello poteva essere un'ottimo momento per farmi notare, se non proprio dalla A, almeno dagli altri alunni. Avere degli amici non doveva essere poi così male, quindi parlai: " io voto comunque a favore della statua"
North alzò talmente gli occhi al cielo che temevo si sarebbe ribaltato.
" Non so se te ne sei resa conto, Lillian, ma il nostro atrio è pieno di statue e mezzi busti." Commentò aspro. Perché improvvisamente era così scontroso?
" Si ma sono noiose e bianche" dissi, suscitando il suo malumore . Ritiro ciò che ho detto prima, ci teneva all'arte.
" Voglio dire" cercai di correggermi per non sembrare ignorante in materia " se ne facessimo una in stucco e gesso e la colorassimo anche,sarebbe tutta un'altra cosa, no? Possiamo fare il mito di aracne e costruire la statua di un ragno, alcuni fanno le zampe, altri il busto. Il gruppo di Wirt potrebbe occuparsi di creare la ragnatela e quello di Sophie di trovare un modo per appenderlo e colorare il tutto."
L'idea piacque. North non si espresse.
Appena Dan fu mandato a riferire a Julian, che a sua volta avrebbe riferito ai vari referenti ciò che avevamo deciso di fare, scendemmo per andare a procurarci il materiale e cominciare.
La biblioteca si svuotò quasi del tutto e io uscì per ultima nel tentativo di rimanere sola con North e discutere con lui di ciò che era realmente successo quella sera, e perché mai mi aveva aiutata.
Logicamente c'erano anche altre ragazze che avevano avuto la mia stessa idea.
Lode alla furbizia, che dire.
Io attesi pazientemente fino a quando North non si rese conto della mia presenza e mandò via tutti, trovando la scusa che doveva per forza chiudere la biblioteca. Io appoggiai la schiena contro gli scaffali polverosi della libreria centrale.
" Perché questa biblioteca sta sempre chiusa chiave?" Chiesi, mentre lui armeggiava con il mazzo di chiavi
" Credo si tratti di prevenzione contro il vandalismo.
E per tenere le coppie lontane." Rispose asciutto.
" Perché proprio le coppie?"
Lui spallucciò e venne verso di me " non ne so niente a dire il vero ma Julian mi ha raccontato che un tempo qua dentro venivano a farci dei riti strani, evocazioni di fama, potere e altre scemenze. Come se queste fossero cose che possono essere ottenute attraverso qualche trucco di magia.
Comunque questi riti finivano sempre con la consumazione di rapporti sessuali, chissà, magari credevano che avere un amplesso in una zona con così tanti concentrati di antichità e cultura li rendesse più intelligenti. Bah.
Come ti ho detto sono solo leggende, il Malincoly ne ha tante perché ha una lunga tradizione ma non bisogna credere a tutto. Le persone più pericolose sono proprio quelle che credono nelle superstizioni . "
Io annuì come se avessi capito.
" Sei chiusa qua' dentro con me ora" scherzò lui.
" Lo so."
" E non sei spaventata?"
" Non credo mi farai del male North, altrimenti avresti lasciato che la A mi prendesse quel giorno. Perché lo hai impedito?"
Lo fissai intensamente.
Non è che lo avessi proprio previsto, il bacio dico.
Baciava particolarmente bene, chissà quante occasioni per fare pratica aveva avuto quell'idiota.
Come Julian nemmeno lui aveva un particolare odore ma sapeva di fresco, di pulito di ghiaccio, quasi.
Solo quando, la mano appoggiata con violenza al mio collo esile e l'altra mano che cercava di farsi strada sotto al mio scollo a V capì che dovevo fermarlo. Sarebbe stato da scema fare una cosa del genere vista la situazione in cui mi trovavo.
Considerando che non mi lasciava andare gli morsi il labbro fino a fargli uscir fuori il sangue, poi mi svincolai.
Lui non si lamentò, anzi, si limitò ad appoggiarsi con il braccio sinistro alla libreria dove ero prima appoggiata io di schiena e con l'altra mano e la testa abbassata si premeva sul labbro insanguinato. Poi mi guardò di traverso.
" Julian è stato in camera mia. Mi ha puntato un coltello alla gola e poi se n'è andato. Gli ho chiesto di Luisa. Mi ha detto che lei vi amava, è vero?" Mentre parlavo, ansimavo anche. Era come se avessi corso una maratona.
Lui stette in silenzio, il sangue che gli scorreva lungo la pelle bianca.
" Perché Amaria ti odia così tanto?" Provai di nuovo. Volevo metterli alle strette, volevo fargli confessare quel che avevano tentato di farle lui, Jhoon e Julian.
Lui però era più bravo di quel che credevo a fingere di non sapere niente.
" E che ne so? Dovessi stare attento a tutte le persone che mi odiano e perché starei molto lustro.
Non ho mai avuto molto a che fare con Maria, anche se una volta credo di averle passato il sale, a cena."
" Non mi fai ridere, Nathaniel."
Lui sorrise
" Ah ma io sono serissimo, Merliah.te lo assicuro.
Ascolta, è meglio che tu vada ora."
Io piantai i piedi per terra.
" No! Esigo una spiegazione!"
" Lillian, devi andartene" Capì dalla sua voce improvvisamente divenuta irrequieta che qualcosa lo stava turbando. Volevo sapere che cosa ma decisi anche che ero talmente a pezzi da non voler ridurmi completamente in poltiglia.
Alzai rabbiosamente le spalle e me ne andai nel momento in cui lui aprì languidamente la porta.
Non senza prima avergliela sbattuta sonoramente a un centimetro dal naso.
Devo dire che quello fu il pezzo meglio della giornata.
STAI LEGGENDO
I Carismatici
RomansDopo la tragica morte dei loro genitori, Lillian e suo fratello minore ,Laurie, sono costretti a separarsi e vengono mandati in due college diversi per volere del nonno, un'egocentrico ricco e amante del classicismo(in special modo del greco e del l...