Myrhiam
Tra un giorno torniamo a Cearind, di recente ho capito di amare davvero Evan, ma non riesco ad aprirmi con Katia perchè so quanto lo odia e che ha in mente ancora di ascendere al trono di Cearind.
Mi sento ad un vero e proprio bivio.Essendo che non riesco mai a dormire come il solito mi ritrovo in camera con la nona camomilla della giornata.
Noto Evan entrare in stanza mentre io affondo nei sensi di colpa, giusto oggi Katia mi ha detto di voler mettere fine al regno tirannico che ha costruito suo padre, e che Evan sta portando avanti, non so cosa ha intenzione di fare, mi ha detto che rivedrò mia sorella, che è da un anno che non la vedo, e la mancanza mi sta uccidendo, penso di essermi anche dimenticata della sua voce.
Le persone più importanti della mia vita alla fine sono lei, mio padre e mio figlio, o figlia.
Poi c'è Evan, siamo meno di amanti ma più di amici, ed è vero che è responsabile dell'esilio di mia sorella ma lui mi fa provare sentimenti che nessuno è mai riuscito.
Lo sento sospirare dietro di me.
"Che è successo?" chiedo girandomi verso di lui, e dando le spalle alla toeletta dove stavo pettinando i miei lunghi capelli biondi.
"Oggi Katia indossava il colore della regalità, il viola, è sempre la stessa" mi spiega scuotendo la testa.
"Fa parte del suo carattere" sorrido, mentre guardo fuori dalla finestra le stelle, ma riporto il mio sguardo su di lui quando fa tintinnare una bottiglietta di liquore con dei bicchieri.
"Chi è che non rispetta le regole adesso?" gli chiedo divertita alzando un sopracciglio.
"Ho imparato dalla migliore no?" mi dice mentre mi porge un bicchiere con dentro del liquore, e mentre lo beviamo entrambi ci guardiamo negli occhi, occhi che non mentono mai.
E mentre ci guardiamo negli occhi scorgo che anche lui ha voglia di baciarmi, ma proprio in quel momento che mi pare aver atteso da una vita, la porta si spalanca e una cameriera fa capolino all'interno della stanza.
"Scusate Vostre Altezze ma Sua Altezza Katia desidera vedere Sua Altezza Evan nella sala del trono" spiega, così io ed Evan decidiamo di andare nella sala del trono.Nonostante Katia abbia chiesto solo di Evan non mi fido a lasciarlo solo con lei, non lo so ma ho un brutto presentimento.
Appena Evan mette piede nella sala, Katia che lo aspettava a seduta sul trono si alza con lentezza, e con un cenno della mano, sia Evan che me ci ritroviamo in ginocchio, obbligati dalle guardie reali.
"Che vuol dire tutto questo?!" sbotta Evan contro sua sorella agitato.
"Non lo sai? Sei davvero duro di comprendio se non hai ancora capito che questa è la tua fine Evan" risponde Katia e con un cenno del capo a suo marito, lui sfodera la spada e si avvicina pericolosamente a Evan mentre io guardo la scena con il cuore in gola.
"Ti prego Katia, non farlo!" la supplico in lacrime.
"Dovrebbe interessarmi qualcosa? Te l'ho detto Myrhiam, se lo uccido rivedrai tua sorella, o forse non te ne importa più?"
"Tu lo sapevi?!" mi urla contro Evan furioso, p dovrei dire deluso.
"Non pensavo che volesse arrivare a tanto... - poi mi rivolgo di nuovo a Katia - certo che voglio rivedere mia sorella, ma ti prego lascia vivere Evan".
"Perchè dovrei?"
"Perchè lo amo! Il nostro incontro è stata come una collisione tra galassie, diverse e differenti in ogni cosa, ma questa fusione ha creato qualcosa di talmente luminoso e straordinario da essere impossibile da spiegare, in questo anno siamo cambiati, ci siamo trasformati completamente, certo che abbiamo avuto degli scontri violenti, ma anche in quelli la nostra forza unita era affascinante" le spiego mentre sento le lacrime scorrermi sulle guance, che finiscono sul mento.
Noto con la coda dell'occhio Evan che mi guarda senza parole, ma io tengo fisso lo sguardo su Katia.
La noto chiudere gli occhi per poi sospirare: "No dispiace averti mentito Myrhiam, ho avvelenato io il re e aver detto che era stata tua sorella, e pensavo che questo bastasse a farmi aiutare da te e a conquistare il trono, ma a quanto pare alla fine ti sei innamorata proprio di chi non avresti dovuto... Non lo ucciderò, dopotutto abbiamo lo stesso sangue, anche se in parte, vi manderò sulle Hibiscus Isle e lì sarete esiliati, adesso sono io la regina di Cearind".
Quando sento le mie braccia essere liberate dalla presa delle guardie corro verso Evan e lo abbraccio, anche lui è in lacrime.
"Va tutto bene, andrà tutto per il meglio" gli sussurro mentre affondo il naso nell'incavo del suo collo dove sento il suo buon odore, di vaniglia e caffè.
"Ma fa male lo stesso" mi risponde lui, sempre in un sussurro.
"Ci siamo solo io e te" dico ancora per tranquillizzarlo e lo guardo negli occhi mentre gli accarezzo dolcemente la guancia ed è li che Evan scoppia a piangere.
"Penso di amarti Myrhiam, non sono riuscito a proteggerti come meritavi e ora sei qui solo per colpa mia, mi dispiace" dice coprendosi il viso bagnato di lacrime mentre singhiozza.
"Io voglio solo te, non mi interessa cosa puoi darmi quando mi hai donato il tuo cuore, ce lo proteggiamo a vicenda, e una volta protetto quello va bene qualsiasi cosa, nessuna sfida è troppo difficile se tu sei con me" dico col cuore in mano mentre continuo ad accarezzargli la guancia, dopo aver tolto le sue mani dal suo viso.
"Sei la persona segreta del mio cuore" dice per poi baciarmi, ma dopo pochi secondi le guardie di nuovo ci staccano e ci trascinano verso una carrozza, che penso ci porterà al porto che ci farà arrivare al'isola.
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Kingdom of freedom
Historical FictionMyrhiam e Lorayne sono sorelle, diverse come i loro destini. Entrambe arrivano alla capitale di Cearind Kingdom con l'intento di far competere Lorayne con altre spasimanti del principe, futuro re del regno, mentre Myrhiam le sta accanto come dama di...